Titolo: Out of
the Shadow
Autore: Erika
Castigliano
Self-publishing
Genere: Romance
contemporaneo
Data
pubblicazione: 17 gennaio 2021
Pagine: 278
SINOSSI
Ho sempre pensato che tutto quello che la vita ci mette
davanti, siano prove da superare. Anche le persone che incontriamo: ognuna di
loro è un tassello significativo che si aggiunge alla nostra anima.
Ho incontrato Ryan tra i corridoi della scuola, la sua
amicizia è stato un bene prezioso negli anni, fino a quando una sua scelta l’ha
portato dall’altra parte del paese. Ero distrutta, lo ammetto, ma poi ho
incontrato Jack e ho pensato che sarebbe stato il mio futuro. L’ho sperato per
anni, ma il tempo non è riuscito a guarire nessun dolore, nessun livido. Ho
preferito tacere e giustificare quei gesti, quelle abitudini, forse perché era
più semplice, piuttosto che trovare le parole per spiegare.
Io sono Violet e questa è la mia storia.
Recensione
Erika Castigliano con questa sua storia mi ha letteralmente buttata in una centrifuga per poi riacchiapparmi verso la fine e finalmente d'armi quel respiro che mi è mancato durante la lettura, lo so, lo so, non comprendete ma ora cerco di spiegarmi.
Per prima cosa vi posso dire che la scrittura di questa autrice è fluida e molto sciolta, questo vi permetterà di leggere velocemente ma al contempo di assaporare ogni vicenda pienamente, senza perdervi niente per strada. L'autrice riesce a dar vita ad un'incredibile tira e molla, ma badate bene non è così semplice, perché lei fa ruotare tutto intorno alla protagonista Violet, nonostante ci siano altri importanti personaggi che con le loro vicende danno ritmo e completano tutto ciò che fa e dice Violet, lei sarà il vero punto cardine dell'intera storia. I suoi pensieri, le sue emozioni, le sue azioni soprattutto, mi hanno fatta ammattire non poco, con lei e Ryan ho creato un rapporto di amore e odio, è stato frustrante star dietro a quel loro logorante, intenso e pazzesco legame. Spesso mi sono trovata a chiudere il kindle per il nervoso tanto mi sono potuta insinuare tra le righe che raccontavano le loro vite.
"Noi siamo dinamite e fuoco,
ma ancora non sappiamo come funzioniamo insieme."
Erika parla di un tema non semplice, molto attuale purtroppo e difficile da digerire. Lei riesce a farti arrivare sotto pelle le paure, i pensieri e lo fa in modo così diretto e intenso da farti rabbrividire, ma soprattutto ti accende inevitabilmente una sorta di meccanismo di protezione e di difesa che vorresti trasmettere alla protagonista, vorresti essere li con lei per guardarla dritta negli occhi e spingerla a correre verso l'altro capo del paese!!!!
"Ho lasciato che gli avvenimenti mi travolgessero, che ogni situazione prendesse il sopravvento su di me, e sulle mie emozioni.
Non ho lottato, e continuo a non farlo.
Non ho le forze e, quelle poche che mi rimangono, le sto usando per rimanere a galla, per non affondare, perché so già che nessuno ci sarà a salvarmi. Non questa volta."
Come dicevo all'inizio il tira e molla non è stato così semplice da accettare, diciamo che l'autrice fa sudare non poco questi protagonisti, ecco questo è uno dei punti che più me li ha fatti odiare, mi veniva voglia di entrare e scrollarli per le spalle e spingerli a buttare fuori tutto ciò che provavano. Questo, insieme ai continui salti temporali devo dire che mi hanno un pò spiazzata e confusa, a volte mi è successo di perdere il filo per un attimo, li ho percepiti quasi come muretti che mi obbligavano ad una sosta forzata per rimettere in ordine le vicende.
"Le nostre vite hanno camminato parallelamente,
senza mai incrociarsi; ci siamo avvicinati, quasi sfiorati,
ma mai davvero toccati."
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto per quanto riguarda il lato introspettivo, in quest'ultimo aspetto soprattutto nel personaggio di Violet, l'autrice ha dato il meglio, la resa vera, imperfetta, complicata, insomma una donna reale e non romanzata, sicuramente più concreta di quanto solitamente ci si aspetta. Quindi credo di poter dire che la trama mi ha convinta e coinvolta nonostante la difficoltà mia nel legare con i tempi narrativi della storia.
Un giorno Oscar Wilde scrisse: "Se non ci metti troppo
ti aspetterò tutta la vita"
...credo sia quello che ho fatto io con Violet.
A presto, Emanuela.
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