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giovedì 22 ottobre 2020

A tu per tu con l'autrice Concetta Melissa

 



Buongiorno Concetta e benvenuta nel mio angolino letterario, rompo subito il ghiaccio partendo con la mia domanda di rito:

Chi è Concetta nel quotidiano, quali hobby e passioni hai?

Sono una fanatica dell’ordine, dei Sims e dei numeri pari. Adoro il caffè e la sua consequenziale sigaretta. E mi piace la tequila. Sono una persona onesta, un po’ troppo puntigliosa ed esageratamente emotiva. Detesto fare le file, i ritardi e l’incoerenza. Sono consapevole dei miei 1000 difetti e ne vado anche fiera perché dimostrano che sono vera.

La tua avventura come scrittrice quando e come a inizio? Cosa ti ha spinta a pubblicare e a far conoscere le tue storie?

Io scrivo da sempre, non so nemmeno come sia iniziato tutto, in effetti. Sono arrivata, ad un certo punto nella mia vita, ad avere dello spazio per coltivare questa passione e ci ho provato… Ho inviato il mio manoscritto a varie case editrici, ho avuto un buon riscontro (cosa che non credevo) e poi, tra tutte, ho scelto di pubblicare con Lifebooks.



Ora parlaci dei tuoi libri e se vuoi anche di personaggi che le popolano. Come sono nate e come si sono evolute, cosa o chi te le ha ispirate, insomma raccontaci tutto quello che vuoi.

Come perdersi in due occhi” è stato pubblicato il 7 settembre ed è il mio primo romanzo. È una storia contemporanea, senza fronzoli o magie; non è letteratura classica, non c’è il “C’era una volta…” e non è di certo un romance smielato.

È la storia di Zoe, che, a 35 anni, single e senza alcun risultato professionale, vive una fase di stallo della sua vita. Divide la casa con l'amica Laura, che, al contrario di lei, vive alla giornata, fa la cameriera in un pub e molte volte ritrova i suoi clienti nel suo letto. Laura non perde occasione di far aprire gli occhi a Zoe riguardo al suo capo e mentore Roberta che sembra solo sfruttarla; mentre Zoe, viceversa, cerca di convincere Laura ad avere più stabilità e a proseguire la storia con la sua ultima conquista: Christian.

L'incontro fortuito di Zoe, con un uomo sconosciuto, cambierà tutto, liberando la protagonista dal loop in cui era finita. Grazie a questo imprevisto, e in sole ventiquattro ore, le storie di Laura, Roberta e della stessa Zoe, condizionate l'una dall'altra, si trasformeranno e si riformeranno, come una cosa inevitabile.

È dura affrontare una fase di stallo, per cui ho immaginato la miglior soluzione che potesse liberarla e, posso dire, di aver “usato” la mia protagonista Zoe come mio riflesso (per quanto riguarda la sua situazione professionale) e come mio punto di sfogo personale. E non mi sento in colpa.

Protagonisti o meno, i miei personaggi sono sempre delle persone comuni, con problemi, pregi e difetti, talmente reali che non si fa fatica ad immaginarli. Ad alcuni mi ci affeziono pure, e, alla fine, mi ritrovo circondata da gente che non esiste ma che conosco molto bene.

Qual è il luogo in cui ami di più scrivere e perché?

Non ho un posto preferito dove scrivere, a me basta il silenzio. Suoni e rumori mi distraggono, il silenzio mi permette di entrare in varie dimensioni senza muovermi da dove mi trovo.

Prima di essere scrittrice immagino tu sia una buona lettrice, di che tipo? Che generi prediligi e come ti aiuta la lettura nell'essere poi scrittrice a tua volta?

Ho letto molti romance, non posso negarlo, ma mi piace anche la satira e il fantasy.

A dire la verità, quando sono in fase di creazione (come in questo momento) evito di leggere libri, anche quelli che già conosco, perché mi abbassano l’autostima e mi fanno pensare che ciò che sto scrivendo non è ad un livello accettabile. Per cui, in questo caso, la lettura non mi aiuta.

Quando non sto elaborando un manoscritto o una storia, leggo di tutto e penso: “Ora devo rimettermi a scrivere”.

Progetti in corso e per il futuro?

Sto completando un altro manoscritto di genere romance, che mi auguro di finire il più presto possibile, anche se, giorno dopo giorno, si allunga così tanto che non ne vedo la fine.

Infine ti chiedo hai una frase che hai letto oppure scritto tu stessa che in qualche modo ti è particolarmente cara?

“Sono il mio problema, ma anche la mia soluzione” cit. Peanuts

 

Grazie mille di essere stata qui con noi ed esserti raccontata, a presto, Emanuela.

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