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giovedì 22 ottobre 2020

Recensione - Annegare, Serie: Water’s edge #1 - di Stacy Kestwick

 


Titolo: Annegare

Autore: Stacy Kestwick

Serie: Water’s edge #1

Editore: Hope Edizioni

Genere: Contemporary romance

Traduzione: Matilde Piccinini

Progetto grafico: Catnip Design di Pamela Fattorelli

 

Trama

 

Le ciambelle erano la sua debolezza.

Se Sadie Mullins non fosse andata a correre in spiaggia – per bruciare le calorie dovute alla sua dipendenza da ciambelle – non avrebbe notato quell’uomo, immobile nell’acqua, e non si sarebbe tuffata per aiutarlo.

West Montgomery avrebbe dovuto esserle grato e ringraziarla.

Fine della storia.

E invece non è andata così.

Maledette ciambelle!

Recensione

Queste storie a me servono tantissimo per darmi una sorta di pausa, mi fanno staccare la testa, mi allontanano dai pensieri quotidiani e mi fanno immergere nei sogni, in quel bellissimo limbo dove la fantasia ti trasporta in un altro tempo e in un altro luogo e ti fa vivere e essere protagonista di altre vite. Quindi ringrazio l'autrice per questo bellissimo viaggio!

Ora veniamo alla storia,  per me è stato una bel viaggio fatto letteralmente nella pelle di  Sadie, l'autrice è riuscita a farmi vivere ogni cosa come se fossi lei, ogni pensiero, emozione, brivido, è diventato mio. Attraverso l'ironia e la freschezza dei dialoghi la storia scorre veloce e coinvolge fino alla fine.

“Stupida per non aver ascoltato Rue e le sue regole geniali. Stupida per non essere andata via con il ragazzo inglese. Stupida per aver pensato che West avesse sentito le stesse scintille tra di noi. Stupida per aver segretamente sperato che forse, forse il tutto sarebbe diventato molto di più di un’avventura di una notte. Stupida per aver contemplato anche solo per un minuto il fatto che West potesse scegliere una come me piuttosto che una come Aubrey.”

La narrazione è scorrevole e molto dinamica, non annoia mai anzi incalza e spinge a volerne di più man mano le vicende scorrono.

Le descrizioni sono ben equilibrate, la giusta dose necessaria a far si che le parole diventino immagini e trasformino le pagine in luoghi e ambienti concreti, immergendo il lettore facilmente nella storia.

«Io ti salverò sempre, Sadie. Sempre.»

Tra cose dette a metà, fraintendimenti e sospetti, la curiosità cresce e spinge verso il seguito. Piccoli dettagli e alcune scene sono poco credibili e leggermente assurde ma non hanno intaccato più di tanto la lettura.

L'unica cosa che mi ha lasciata un pò così, soddisfatta a metà è l'inizio della vicenda, qualche notizia in più sulla fine della storia tra Sadie e Stronzo mi sarebbe piaciuta, soprattutto la reazione di lui.

Ora corro a leggere il seguito, a presto, Emanuela.


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