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venerdì 26 gennaio 2024

Recensione - Una brava madre - di Elisabetta Cametti

 

Titolo: Una brava madre

Autrice: Elisabetta Cametti

Pubblicato da: Piemme

Pagine: 512

Data di uscita: 7 novembre 2023

Genere: Thriller

 

Trama

Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un'importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell'incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l'arma del delitto e confessa l'omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano "la serial killer dell'inchiostro", la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora.

Recensione

Buongiorno lettori, oggi torno a parlarvi di Elisabetta Cametti, un’autrice che ogni volta sa coinvolgermi e attrarmi alle sue storie con un’intensità tale, da farmi incastrare nella mente ogni suo personaggio.

La rete d’intrecci ricreata dall’autrice è fitta, ben congeniata, mai banale e assolutamente avvincente.

Il cuore è come una casa con tante stanze: non sempre siamo pronti ad aprirle tutte. Chi ci vuole bene deve avere la sensibilità di capire quando è il momento di forzare la serratura e quando invece è meglio aspettare.

I suoi personaggi hanno sempre un vissuto molto interessante, il loro io più profondo risulta palpabile, si trasforma da essenza astratta, a una forma più solida che si veste di sensazioni e forti emozioni. A loro volta queste ultime, arrivano sottopelle attraverso brividi e battiti accelerati, trapassando letteralmente il lettore.

L’autrice attraverso l’inchiostro disegna intorno al lettore i luoghi delle sue vicende, fa rivivere ogni azione, pensiero, persino odori e rumori. L’atmosfera è una creatura che cresce e si alimenta di pagina in pagina, per me è stato davvero molto semplice immedesimarmi e sentirmi parte della trama.

Negli anni alla Squadra Mobile, di rabbia ne aveva vista tanta: era l’amante fedele dei killer. L’amica esigente. La complice che lasciava la propria firma sul delitto. In rare circostanze si identificava con il delitto stesso.

Amo molto come l’autrice in ogni suo libro riesce a portare a galla tematiche profonde, che ti fanno riflettere, lo fa alternando crudeltà e amore, dolcezza e paura, rabbia e frustrazione. Una montagna russa dell’animo umano che tra fragilità e imperfezione, combatte la vita e la morte in egual misura.

Un thriller avvincente e ricco di colpi di scena, se non conoscete ancora la penna di Elisabetta, dovete assolutamente rimediare.

A presto, Emanuela.



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