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venerdì 4 giugno 2021

Intervista all'autrice Susanna Bronzino

 


Buongiorno Susanna e benvenuta nel mio angolino letterario, rompo subito il ghiaccio partendo con la mia domanda di rito:

- Chi è Susanna nel quotidiano, quali hobby e passioni hai?

Buongiorno Emanuela, nel quotidiano sono una moglie e una mamma di due figli, 18 e 21 anni. Cerco di dedicare loro il tempo che mi chiedono, mi piace parlare di tutto e ascoltare ogni cosa vogliano dirmi.

Io e mio marito abbiamo molti amici e, spesso e volentieri, la nostra casa ne è piena. Così ho l’occasione di cucinare (adoro farlo) per poi gustarmi in compagnia quello che ho preparato.

Appena ho un po’ di tempo tutto per me, mi tuffo nella lettura. Mi piace tenermi impegnata e difficilmente mi annoio perché sono sempre alla ricerca di qualcosa da fare.

 

-La tua avventura come scrittrice quando e come è iniziata? Cosa ti ha spinta a pubblicare e a far conoscere le tue storie?

Non so di preciso quando ho cominciato a pensarci, ma volevo provare a scrivere qualcosa che scatenasse reazioni intense nel lettore. Quello che avevo ben chiaro era che la storia che avrei scritto avrebbe avuto un lieto fine.

Al principio, ho iniziato a scrivere per me stessa e per le mie amiche, che mi hanno seguita capitolo dopo capitolo, facendosi trasportare da quello che scrivevo. Alcune volte ne rimanevano affascinate, altre mi criticavano. In ogni caso m’incoraggiavano a continuare a farlo.

Il più delle volte, le idee prendevano forma quando mi trovavo in auto da sola. Annotavo su post-it o sulle note del cellulare, delle scene, dei dialoghi o solo delle parole chiave.

Ci ho messo un po’ a terminare il mio manoscritto perché, inizialmente, l’obiettivo non era la pubblicazione. Poi qualche anno fa ho pensato di proporlo a una casa editrice. Per mia fortuna sono incappata in Triskell, nella quale mi sono trovata subito in famiglia.

- Ora parlaci dei tuoi libri e se vuoi anche dei personaggi che le popolano. Come sono nate e come si sono evolute, cosa o chi te le ha ispirate, insomma raccontaci tutto quello che vuoi.

Back to me non nasce come trilogia ma come libro singolo. Dividerlo in tre parti è stata un’idea del risultato nato da un confronto con Triskell. E ne sono molto contenta.



Ho un forte legame con tutti i miei personaggi, perché nascono da esperienze personali con un pizzico di fantasia.

Per quanto riguarda l’ispirazione è qualcosa che mi arriva in diverse circostanze. Basta una canzone ascoltata alla radio, qualcosa che sento dire per caso o un luogo che suscita il mio interesse e subito mi frullano in testa un sacco di pensieri.

Mi è stato fatto notare l’assenza di difetti nei miei personaggi, o almeno esteticamente. È vero, sono tutti belli e affascinanti! Tuttavia questa è una scelta che non cambierò neanche nei miei libri futuri, quindi i miei personaggi resteranno tali.

I soggetti che prendono forma nelle mie pagine sono persone che hanno vissuto, nel passato, situazioni più o meno complicate, arrivando a un punto della loro vita in cui hanno la possibilità di vivere una seconda occasione che, ovviamente, sfocerà in un lieto fine.

- In particolare parlando della trilogia che uscirà con Triskell, Back to me, cosa ci attende, che atmosfere troveremo e i suoi personaggi come sono arrivati a bisbigliarti la loro storia?

I miei personaggi mi bisbigliano quello che vogliono 24h su 24h (eh già, lo fanno anche mentre dormo!), è chiaro che poi sta a me cercare di mettere un po’ di ordine. E questo succede solitamente prima di addormentarmi o mentre cucino, ascoltando la musica.


Quando l’idea di scrivere il primo libro ha iniziato a svolazzarmi in testa, avevo ben chiare tre cose: si sarebbe svolta a Como, i primi protagonisti saranno stati Claudia e Diego e, la loro storia, avrebbe avuto un bel lieto fine.

Alcune persone mi hanno chiesto se questa trilogia fosse simile alle tante pubblicate in questi anni. La mia risposta è: ‘‘Nulla di sessualmente contorto o problematico nei miei personaggi. Se vi piace emozionarvi, vi approccerete facilmente ai loro modi di fare.’’   

 

- La tua routine da scrittrice come si svolge? Hai un luogo e fai delle azioni di cui non puoi fare a meno? (non so tipo accendere una determinata musica o sistemarti in uno specifico angolino di casa)

Non seguo una routine.

Quando scrivo, lo faccio in silenzio. E, comunque, quello che scrivo è sempre dettato dall’umore in cui sono quando mi sveglio. Se sono felice, i miei personaggi ne gioiranno, in caso contrario dovranno risolvere le loro questioni.

Comunque, ci sono giorni che, anche se desidero scrivere, non accendo neanche il computer perché sento di più il bisogno di rapportarmi con i miei amici.

 


- Prima di essere scrittrice immagino tu sia una buona lettrice, di che tipo? Che generi prediligi e come ti aiuta la lettura nell'essere poi scrittrice a tua volta?

Ho sempre amato leggere, soprattutto il genere thriller e fantasy. Mi piacciono molto Dan Brown e J.R. Ward. Sono letture che adoro per i loro misteri e le forti emozioni ma, più di ogni altra cosa, mi stupisco sempre di come questi due autori mi facciano vivere in prima persona ciò che raccontano. Riesco a immaginarmi ogni cosa, anche il più piccolo particolare, come se vivessi realmente quello che succede.

Quando iniziai a leggere della Confraternita del Pugnale Nero, divoravo ogni libro come se non ci fosse un domani.

Ero finita in un vortice da dipendenza, trascinandoci dentro anche le mie amiche (fuori di testa). In quel periodo non si parlava d’altro che di vampiri super fighi e innamoratissimi delle loro compagne.

- Progetti in corso e per il futuro?

In questo momento mi sto dedicando a due personaggi che in Back to me erano personaggi secondari. Mi sto divertendo un sacco a scrivere della protagonista femminile, anche se, qualche volta, mi fa arrabbiare perché cozza con un lato del mio carattere.

- Infine ti chiedo hai una frase che hai letto oppure scritto tu stessa che in qualche modo ti è particolarmente cara?

Nessuna frase in particolare. Sono più che altro legata a delle descrizioni di alcune situazioni che portano poi i protagonisti a confrontarsi con se stessi.

Grazie mille di essere stata qui con noi ed esserti raccontata, a presto, Emanuela.

Grazie a te per avermi dato questa opportunità.

A presto.

Susanna

 L'intervista con l'aggiunta di estratti e la recensione le troverete anche sul prossimo numero del Summary blog, Quindi restate connessi! Eccovi il link: Intervista completa

 

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