Buongiorno Susanna e benvenuta nel mio angolino letterario,
rompo subito il ghiaccio partendo con la mia domanda di rito:
- Chi è Susanna
nel quotidiano, quali hobby e passioni hai?
Buongiorno
Emanuela, nel quotidiano sono una moglie e una mamma di due figli, 18 e 21
anni. Cerco di dedicare loro il tempo che mi chiedono, mi piace parlare di
tutto e ascoltare ogni cosa vogliano dirmi.
Io
e mio marito abbiamo molti amici e, spesso e volentieri, la nostra casa ne è
piena. Così ho l’occasione di cucinare (adoro farlo) per poi gustarmi in
compagnia quello che ho preparato.
Appena
ho un po’ di tempo tutto per me, mi tuffo nella lettura. Mi piace tenermi
impegnata e difficilmente mi annoio perché sono sempre alla ricerca di qualcosa
da fare.
-La tua avventura come
scrittrice quando e come è iniziata? Cosa ti ha spinta a pubblicare e a far
conoscere le tue storie?
Non
so di preciso quando ho cominciato a pensarci, ma volevo provare a scrivere
qualcosa che scatenasse reazioni intense nel lettore. Quello che avevo ben
chiaro era che la storia che avrei scritto avrebbe avuto un lieto fine.
Al
principio, ho iniziato a scrivere per me stessa e per le mie amiche, che mi
hanno seguita capitolo dopo capitolo, facendosi trasportare da quello che
scrivevo. Alcune volte ne rimanevano affascinate, altre mi criticavano. In ogni
caso m’incoraggiavano a continuare a farlo.
Il
più delle volte, le idee prendevano forma quando mi trovavo in auto da sola. Annotavo
su post-it o sulle note del cellulare, delle scene, dei dialoghi o solo delle
parole chiave.
Ci ho messo un po’ a terminare il mio manoscritto perché, inizialmente, l’obiettivo non era la pubblicazione. Poi qualche anno fa ho pensato di proporlo a una casa editrice. Per mia fortuna sono incappata in Triskell, nella quale mi sono trovata subito in famiglia.
- Ora
parlaci dei tuoi libri e se vuoi anche dei personaggi che le popolano. Come
sono nate e come si sono evolute, cosa o chi te le ha ispirate, insomma
raccontaci tutto quello che vuoi.
Back
to me non nasce come trilogia ma come libro singolo. Dividerlo in tre parti è
stata un’idea del risultato nato da un confronto con Triskell. E ne sono molto
contenta.
Ho
un forte legame con tutti i miei personaggi, perché nascono da esperienze
personali con un pizzico di fantasia.
Per
quanto riguarda l’ispirazione è qualcosa che mi arriva in diverse circostanze.
Basta una canzone ascoltata alla radio, qualcosa che sento dire per caso o un
luogo che suscita il mio interesse e subito mi frullano in testa un sacco di
pensieri.
Mi è stato fatto notare l’assenza di difetti
nei miei personaggi, o almeno esteticamente. È vero, sono tutti belli e affascinanti!
Tuttavia questa è una scelta che non cambierò neanche nei miei libri futuri,
quindi i miei personaggi resteranno tali.
I soggetti che prendono forma nelle mie pagine sono persone che hanno vissuto, nel passato, situazioni più o meno complicate, arrivando a un punto della loro vita in cui hanno la possibilità di vivere una seconda occasione che, ovviamente, sfocerà in un lieto fine.
- In
particolare parlando della trilogia che uscirà con Triskell, Back to me, cosa
ci attende, che atmosfere troveremo e i suoi personaggi come sono arrivati a
bisbigliarti la loro storia?
I miei personaggi mi bisbigliano quello che
vogliono 24h su 24h (eh già, lo fanno anche mentre dormo!), è chiaro che poi
sta a me cercare di mettere un po’ di ordine. E questo succede solitamente
prima di addormentarmi o mentre cucino, ascoltando la musica.
Quando l’idea di scrivere il primo libro ha iniziato a svolazzarmi in testa, avevo ben chiare tre cose: si sarebbe svolta a Como, i primi protagonisti saranno stati Claudia e Diego e, la loro storia, avrebbe avuto un bel lieto fine.
Alcune persone mi hanno chiesto se questa
trilogia fosse simile alle tante pubblicate in questi anni. La mia risposta è: ‘‘Nulla
di sessualmente contorto o problematico nei miei personaggi. Se vi piace
emozionarvi, vi approccerete facilmente ai loro modi di fare.’’
- La tua
routine da scrittrice come si svolge? Hai un luogo e fai delle azioni di cui
non puoi fare a meno? (non so tipo accendere una determinata musica o
sistemarti in uno specifico angolino di casa)
Non seguo una routine.
Quando scrivo, lo faccio in silenzio. E,
comunque, quello che scrivo è sempre dettato dall’umore in cui sono quando mi
sveglio. Se sono felice, i miei personaggi ne gioiranno, in caso contrario
dovranno risolvere le loro questioni.
Comunque, ci sono giorni che, anche se
desidero scrivere, non accendo neanche il computer perché sento di più il
bisogno di rapportarmi con i miei amici.
- Prima
di essere scrittrice immagino tu sia una buona lettrice, di che tipo? Che
generi prediligi e come ti aiuta la lettura nell'essere poi scrittrice a tua
volta?
Ho sempre amato leggere, soprattutto il
genere thriller e fantasy. Mi piacciono molto Dan Brown e J.R. Ward. Sono
letture che adoro per i loro misteri e le forti emozioni ma, più di ogni altra
cosa, mi stupisco sempre di come questi due autori mi facciano vivere in prima
persona ciò che raccontano. Riesco a immaginarmi ogni cosa, anche il più
piccolo particolare, come se vivessi realmente quello che succede.
Quando
iniziai a leggere della Confraternita del Pugnale Nero, divoravo ogni libro
come se non ci fosse un domani.
Ero finita in un vortice da dipendenza, trascinandoci dentro anche le mie amiche (fuori di testa). In quel periodo non si parlava d’altro che di vampiri super fighi e innamoratissimi delle loro compagne.
-
Progetti in corso e per il futuro?
In questo momento mi sto dedicando a due personaggi che in Back to me erano personaggi secondari. Mi sto divertendo un sacco a scrivere della protagonista femminile, anche se, qualche volta, mi fa arrabbiare perché cozza con un lato del mio carattere.
- Infine
ti chiedo hai una frase che hai letto oppure scritto tu stessa che in qualche
modo ti è particolarmente cara?
Nessuna frase in particolare. Sono più che altro legata a delle descrizioni di alcune situazioni che portano poi i protagonisti a confrontarsi con se stessi.
Grazie mille di essere stata qui con noi ed esserti
raccontata, a presto, Emanuela.
Grazie a
te per avermi dato questa opportunità.
A presto.
Susanna
Nessun commento:
Posta un commento