Titolo:
Il compositore di sogni infranti
Autrice:
Laura Rocca
Casa
Editrice: Newton Compton Editori
Genere:
Contemporary Romance
Pagine:
480
Trama
Ottimi voti a scuola e un cuore grande, Amethyst è la
perfetta incarnazione della ragazza della porta accanto che tutti amano. Tutti,
eccetto Ermes. Violinista dal talento immenso e lo sguardo di ghiaccio, è
appena stato cacciato da Eton ed è tornato a vivere a due passi da Amethyst, la
persona che più detesta al mondo. Passa le giornate a tormentarla e a trovare
modi sempre nuovi per ferirla, respingendola con cattiveria. Solo mentre suona,
Ermes si trasforma: quando impugna l’archetto, le note del suo violino sono
pura poesia. E la melodia racconta una storia diversa: comunica le emozioni, i
timori e i desideri che è costretto a soffocare. E confessa l’amore per
Amethyst che lui non si concede di rivelare. Perché dietro al comportamento
crudele di Ermes si cela un passato doloroso, che lo divora come un demone
implacabile e gli impedisce di cedere ai sentimenti per Amethyst. Ermes troverà
la forza di fare i conti con i suoi fantasmi e riuscirà a conquistare l’unica
ragazza che sia mai riuscita a rubargli l’anima? Una ragazza dal
cuore grande.
Recensione
Buongiorno lettori, oggi vi parlo di una storia che
all’apparenza può sembrare il solito romance con protagonisti giovani, alle
prese con il primo amore e le difficoltà tipiche dell’età, ma credetemi “Il
compositore di sogni infranti” di Laura Rocca, è molto, molto di più.
In questa storia troverete temi complessi che l’autrice
riesce a trattare con profondità d’animo e una delicatezza disarmanti. I protagonisti
riescono a essere intensi, complessi e mai troppo fuori dal limite della loro
età. Ermes è un personaggio estremamente complicato, ricco di contraddizioni
che inevitabilmente risultano il suo punto forte, la calamita che ti attira a lui
anche se non vuoi, proprio come succede alla dolce Amethyst.
Quello
di Ermes non è solo suonare con una tecnica perfetta, lui ti strappa il cuore
dal petto e se lo rigira tra le dita, ti fa sentire come una delle corde su cui
sfrega l’archetto, ti brucia e ti graffia.
L’autrice ha uno stile pulito e armonioso, la
sua storia si trasforma in spartito e le scene dove Ermes suona, da parole si
trasformano in note che colpiscono dritte al cuore, regalando a chi legge le
stesse sensazioni raccontate da Amethyst.
Le atmosfere così come personaggi e ambienti, grazie a
descrizioni ben gestite, si materializzano davanti agli occhi del lettore che,
riesce ad avere una chiara e nitida illusione di partecipare a ogni vicenda
narrata.
Quando
l’anima te la strappano con gli artigli per farla a brandelli e calpestarla,
una biblioteca non ce l’hai più e anche i ricordi sono dolori. Nulla torna
indietro nel tempo. Le spire dell’ombra consumano ogni cosa e anche le
sensazioni che fino a poco fa erano lì, vive, capaci di farti riprovare ancora
emozioni, vengono risucchiate dal tormento che le avvolge nel buio.
Ho amato molto le citazioni all'inizio di ogni capitolo, le ho trovate perfette, si vede la ricerca e la passione che l'autrice ha riversato in questa storia.
È stata la prima volta che leggevo questa autrice e
devo dire che mi ha incuriosita non poco, sicuramente leggerò altro.
A presto, Emanuela.
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