Buongiorno lettori, oggi vi presento l’autore self
Giorgio Leone.
Qui troverete un anticipazione dell’intervista, l’articolo completo lo troverete nel numero di Ottobre del nostro Summary blog.
Benvenuto Giorgio e grazie infinite per questa
opportunità, per rompere il ghiaccio inizio chiedendoti:
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Chi sei nel quotidiano e
cosa fai? Hai hobby o altro che occupano le tue giornate?
Salve e grazie per questa opportunità. Nel
quotidiano sono un uomo semplice e fortunato, lavoro come infermiere in un
ospedale pubblico, amo il mio lavoro e lo svolgo con diligenza e passione. Sono
un marito fortunato e un padre innamorato perdutamente della sua bambina, loro
sono tutta la mia vita. Quando non lavoro, ne approfitto per scrivere, fare
sport, leggere e comporre. Suono la chitarra e me la cavicchio con il
pianoforte. Insomma le passioni non mi mancano.
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Com’è iniziata la tua
passione verso la scrittura? Ricordi la prima cosa che hai scritto? La conservi
ancora, raccontaci un po’?
Ho sempre amato scrivere, sin da piccolo mi
dilettavo a comporre poesie, diciamo che la mia situazione con mio padre mi ha
spinto a chiudermi un poco in me stesso e scrivere mi aiutava a non lasciarmi
andare. Ho tante poesie custodite in un cassetto, alcune sono diventate della
canzoni per la mia lei. Il primo romanzo scritto è stato autobiografico, poi ne
sono venuti molti altri, ma che ancora non mi appresto a continuare, ma forse
un giorno vedranno la luce.
●
Ora veniamo ai tuoi libri,
tra le pagine troveremo più fantasia o realtà? Quanto dei tuoi personaggi ti
viene ispirato da gente che conosci, o hai conosciuto?
Allora, diciamo che nel primo romanzo c'è
moltissimo di me, della mia lei e dei varie vicende (a tratti anche surreali)
che abbiamo vissuto. Però giuro che non cambierei nulla, a parte qualcosina che
purtroppo non abbiamo il potere di cambiare o modificare. Per quanto riguarda i
miei altri lavori, diciamo che c'è un 50 e 50, mi piace sempre mischiare
fantasia con realtà, rende il tutto più reale.
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