TITOLO:
La parte sinistra
AUTORE:
Laura Vegliamore
EDITORE:
Words Edizioni
GENERE:
Romance contemporaneo
PUBBLICATO
IL: 12
Maggio 2022
Trama
È uno scambio di persone a determinare l’incontro tra
Leonardo e Nina. Un fraintendimento, un’istintiva rabbia, poi l’inaspettata
connessione. E dalla mente di Leonardo, ecco che Nina proprio non riesce andare
via.
Inizia così il loro rapporto, che si regge su una
superficie precaria, al di sotto della quale fluttuano omissioni e dolori,
cuori che battono più forte di quello che vorrebbero, ma che, comunque, non
riescono a smettere di farlo. Da un lato c’è Leonardo, che ama e che ha paura,
che vuole andare avanti e liberarsi di ciò che lo tiene ancorato a rabbia e
rancore. E dall’altro c’è Nina, che avanti c’è già, che è cresciuta per forza.
Qualcosa di puro, qualcosa di estremamente delicato li
unisce. E il pericolo che proprio la paura di farlo crollare possa alla fine
mandarlo in frantumi, aleggia sulle teste di entrambi.
È il racconto di frammenti di vite, quello che ci
propone Laura Vegliamore, in questo romanzo che arriva cronologicamente dopo
“Novembre”, ma che è qualcosa di completamente diverso e nuovo. Perché, in
fondo, Leonardo e suo fratello Adriano sono gemelli, sì, ma completamente
diversi nell’animo.
Buongiorno lettori, oggi torno a parlarvi dell’autrice
Laura Vegliamore, di cui già vi avevo parlato con la recensione a novembre,
storia che mi aveva conquistata per l’intensità con cui l’autrice ci racconta
le emozioni.
La parte sinistra per quanto mi riguarda è stata
ancora più emozionante. L’autrice possiede una penna molto schietta, vera e
rapace come i suoi protagonisti, lei esalta il lato emozionale e lo porta al
limite, sia nel bene che nel male. Non si trattiene, butta tutto fuori
attraverso i suoi personaggi e, al lettore, arrivano vere e proprie bombe che
colpiscono dritte allo stomaco, si propagano fino al cuore per poi bruciare fin
dentro l’anima.
“Nudo.
Spogliato. Senza pelle, solo carne, solo buchi e fratture,
solo
asimmetria e rancore.”
Questa storia dedicata principalmente a Leonardo, mi
ha travolto ancor di più, ogni parola prende vita ricreando attorno al lettore,
luoghi, vicende e atmosfere. Per me è stato molto semplice immedesimarmi e
sentirmi parte integrante delle vite di questi personaggi. Al termine della
lettura ho avuto la sensazione bellissima di aver vissuto ogni cosa realmente,
mi sembra quasi di vedere ogni cosa sotto forma di ricordo.
Tante sono le emozioni che ho assorbito, si perché credetemi
è così che vi sentirete, spugne che assorbono e che poi vengono strizzate. Il
senso di colpa vi terrà a braccetto quasi fino alla fine, così come il
risentimento, la paura, la rabbia, come Leonardo vi sentirete confusi,
inebriati e spesso esausti. L’autrice racconta quasi di una guerra tra buio e
luce, e come in ogni storia per entrambe le fazioni ci sono gli eroi che le guidano,
per me Leonardo con tutto il suo vissuto e con il suo profondo bagaglio
psicologico fa parte del buio, mentre papà Mauro e Clio sono gli eroi del team
luce, tutt’intorno vorticano come satelliti gli altri personaggi, chi più chi
meno spalleggia prima l’una e poi l’altra fazione, alimentandone l’intensità.
Questa naturalmente è solo una mia visione personale
che neanche fa capire appieno ciò che davvero ho provato.
“La
sento ridere e mi piace, cazzo.
Il
suono è salvezza, è un balsamo.
Ride
e il mondo si ferma, diventa minuscolo, lo si riesce a prendere tutto.”
La figura genitoriale di Mauro fin dalla prima storia
mi ha emozionata tantissimo, ho sentito sulla pelle l’amore per i suoi figli, con
lui ho creato un legame molto profondo, nella mia testa credo di averlo
abbracciato e di aver pianto sulla sua spalla proprio come se fossi una dei
suoi figli. Adri e Leo, be’ che posso dire li ho amati immensamente entrambi,
poi c’è Claudia quell’amica che tutti vorremmo avere e infine Nina e la piccola
Clio, loro sono state il tocco romance se vogliamo, il lampo di luce che ha
rischiarato il temporale che imperversava sulla vita di Leo.
“Ogni
lettera una carezza, ogni parola una stretta allo stomaco.
Nina,
ti prenderei davvero come fa il vento, come fa il cielo.
Ti
stringerei fino a sciogliermi addosso a te.”
Quante risate, quanti nodi alla gola e quante urla di
frustrazione e rabbia vi sentirete di fare. Non so cos’altro dirvi per
convincervi a dare una possibilità alle storie di Laura, sicuramente le mie
parole non sono sufficienti ma spero almeno di avervi incuriosito.
Ora mi butto in un’altra storia ma terrò sicuramente d’occhio
questa autrice per non perdermi le sue prossime storie.
A presto, Emanuela.
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