Titolo:
Caino
Autrice:
Elisabetta
Cametti
Genere:
Thriller
Editore:
Cairo
Pubblicato
il: 10
novembre 2016
Trama
Una donna scomparsa da dieci anni.
Un artista ossessionato da un unico, definitivo
capolavoro.
Un serial killer nel braccio della morte.
Un numero ricorrente: 29.
Veronika Evans, discussa fotoreporter delle nobili
cause, non vuole più̀ saperne di collaborare con il nypd: ha ancora negli occhi
la scia di sangue dell’ultima indagine, l’orrore della verità̀ nel cuore. Per
rimettere insieme i pezzi, è volata in Groenlandia a documentare la silenziosa
mattanza delle foche, ma il passato la raggiunge anche dall’altra parte del
mondo.
Fisher, il capo del Detective Bureau, ha bisogno di
lei a New York: sotto i leoni di pietra della Public Library è stato rinvenuto
il cadavere di una donna. Seduta, truccata, in abito da sera. Una scena del
crimine che sembra un’installazione contemporanea. La coincidenza è da
escludersi: nella biblioteca si inaugurerà̀ a breve un evento artistico di
portata mondiale, gemellato con la Biennale di Venezia. A Fisher servono occhi
che osservino al posto suo, e Veronika è nella lista dei vip.
Nel frattempo, i corpi diventano due, tre. Stesso
modus operandi, il messaggio è preciso benché́ indecifrabile. In realtà̀ un
collegamento esiste: una donna scomparsa da più̀ di dieci anni. Ma porta a un
vicolo cieco, a un altro serial killer, noto come il Sarto, che sta per essere
giustiziato con iniezione letale. Cosa unisce Caino – così Fisher chiama gli
assassini ancora senza identità̀ – al Sarto? L’unico elemento ricorrente è il
29, una data che si trasforma in minaccia a New York, in un carcere di massima
sicurezza in Virginia e a Venezia.
Il giorno della vendetta.
Il giorno dell’esecuzione.
Il giorno della strage.
Recensione
Buongiorno lettori, oggi torno a parlarvi di colei che
per me è la regina italiana del genere thriller, Elisabetta Cametti. In Caino
troviamo tutto ciò che gli amanti del genere cercano e bramano, intreccio fitto
e ben organizzato, suspense che crea un’atmosfera incredibile e personaggi con
un lato psicologico molto ricco e intenso.
Io come al solito non mi sono resa conto che fosse una
serie, quindi, sono partita da questo, anche se in realtà bisognerebbe leggere
prima “Il regista”, recupererò nelle prossime settimane, nonostante questo il
libro si può leggere perfettamente visto che la protagonista Veronika verrà
buttata in una nuova e articolata indagine che si, è collegata al primo libro
attraverso alcuni personaggi, ma che evolve regalando intrecci ed enigmi nuovi
tutti da svelare.
“Non
le interessano né i soldi né la fama: vende ai giornali gli scatti peggiori e
spara in rete gli scoop.”
Detto ciò, ora veniamo allo stile di questa favolosa
autrice, se avete letto le mie precedenti recensioni, sapete quanto la sua
penna mi entusiasmi e mi intrighi.
Ogni sua storia ha una porta che si apre con la prima
pagina, ti accoglie, per poi richiudersi alle tue spalle imprigionandoti in un
altro mondo. I suoi personaggi faranno a gara per renderti partecipe, ti
daranno indizi, ti chiederanno di aiutarli a scoprire chi sta dietro alle
vicende narrate e al tempo stesso entrerai nella testa di vittime e carnefici,
trasformando ogni parola in immagine vivida e concreta.
“Se
non è il movente, ne è l’ispiratrice. E a questo punto le variabili si
moltiplicano. Caino uccide per vendicarla? Oppure per vendicarsi di lei? E ogni
volta che commette un omicidio è come se la ammazzasse di nuovo? Ma potrebbe
uccidere anche per compiacerla, emularla, ricordarla… Dio solo sa cos’altro.”
L’autrice riesce a trasformare ogni cosa in immagine
viva, è facile e immediato rivivere personaggi e azioni. Ogni più piccola
sensazione ed emozione, anche la più cruda, arriva fin sotto la pelle, intensificando
la partecipazione e il coinvolgimento del lettore.
“Le
pupille fotografavano e la mente archiviava…”
I personaggi, i luoghi dove si svolgono le vicende, ma
anche le vicende stesse, prendono forma intorno al lettore, ricreando l’atmosfera
perfetta e alimentando curiosità e intrigo. La narrazione è caratterizzata
dalla tipica tensione altalenante spezzata ogni tanto da momenti intimi e
personali dei protagonisti. Un sali e scendi che dà il giusto ritmo e incalza
il lettore portandolo alla fine con una sensazione di soddisfazione e
appagamento, e sicuramente con la voglia di leggere altro di questa autrice.
Insomma, un’altra entusiasmante storia che consiglio
assolutamente agli amanti del genere.
Alla prossima, Emanuela.
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