Lo
sapevate che in alcuni paesi del mondo, al posto dei libri si possono prendere
in prestito, le persone? Non troverete pagine da leggere, ma semplicemente
storie di vita da ascoltare. Vi piace l’idea?
Nel 2000, in Danimarca, è stato avviato un progetto
molto innovativo e originale: una libreria di esseri umani, dove è possibile
prendere in prestito una persona per mezz'ora e ascoltare la sua storia.
L'iniziativa si è presto diffusa in altri luoghi,
grazie all'organizzazione The Human
Library.
Uno degli obiettivi è combattere i pregiudizi: ogni
persona ha un "titolo", come "Disoccupata",
"Rifugiato", "Bipolare", ma ascoltando la loro storia
realizzerete quanto sia sbagliato "giudicare un libro dalla copertina".
Al momento l'organizzazione è attiva in cinquanta
paesi, e alcune biblioteche, ad esempio in Corea del Sud e in Tasmania, sono
permanenti - mentre altre sono allestite soltanto temporaneamente.
L'origine
della biblioteca umana
La Human Library o “Menneskebiblioteket” come viene
chiamata in danese, è stata creata a Copenhagen nella primavera del 2000 da
Ronni Abergel e suo fratello Dany e dai colleghi Asma Mouna e Christoffer
Erichsen.
L'evento originale era aperto otto ore al giorno per
quattro giorni consecutivi e presentava oltre cinquanta titoli diversi. L'ampia
selezione di libri ha fornito ai lettori un'ampia scelta per sfidare i propri
stereotipi e quindi più di mille lettori ne hanno approfittato lasciando libri,
bibliotecari, organizzatori e lettori sbalorditi dall'accoglienza e
dall'impatto della Biblioteca umana.
Che
cos’è la biblioteca umana?
The Human Library® è una piattaforma di apprendimento
globale innovativa e pratica. Sono radicati nella scuola superiore, nella
formazione medica, nell'impegno civico al fine di migliorare la comprensione
della diversità e contribuire a creare comunità più inclusive e coese,
attraverso le differenze culturali, religiose, sociali ed etniche.
Formazione
The Human Library offre formazione sulla diversità,
l'equità e l'inclusione per le aziende che desiderano incorporare meglio la
comprensione sociale all'interno della propria forza lavoro, nonché accrescere
la propria consapevolezza culturale per partnership più profonde con i clienti.
Nel loro percorso educativo, con la Biblioteca umana
creano un quadro sicuro per le conversazioni personali, che possono aiutare a
sfidare i pregiudizi, ottenere l'obiettivo di aiutare a eliminare la
discriminazione, prevenire i conflitti e contribuire a una maggiore coesione
umana attraverso le divisioni sociali, religiose ed etniche.
Raggiungono i loro obiettivi, creando una stanza di
dialogo speciale, dove gli argomenti tabù possono essere discussi apertamente e
senza condanna. Un luogo dove le persone che altrimenti non parlerebbero mai,
trovano spazio per la conversazione.
I libri così come le biblioteche sono un patrimonio
inestimabile che va protetto, visitatele, aprite e leggete libri, insegnate ai
bambini a farlo, perché la lettura è crescita, è comprensione, è cultura.
Ci sono storie ancora non scritte, che vanno
ascoltate, iniziative come questa meritano di essere divulgate e conosciute e
magari copiate anche qui da noi, che dite? Aspetto i vostri commenti!
Emanuela.
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