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lunedì 21 marzo 2022

Recensione doppia - Quattro anziani, due cani e una prostituta - Atto primo: La Congiura dei Pensionati. Quattro anziani, due cani e una prostituta - Atto Secondo: Come si diventa una banda. - di Giorgio Ponte

 

Titoli: Quattro anziani, due cani e una prostituta - Atto primo: La Congiura dei Pensionati.

Quattro anziani, due cani e una prostituta - Atto Secondo: Come si diventa una banda.

Autore: Giorgio Ponte

Self Publishing

Genere: Romanzo

Formato: Cartaceo, Ebook

Data pubblicazione: 2 ottobre 2021/ 2 novembre 2021

Pagine: 218/320


Sinossi Atto primo

Una farmacista single ex sessantottina, un pensionato che parla con la moglie morta, un settantenne latin lover ossessionato dalla sua pancia, e una perfetta sciura di chiesa con inconfessabili fantasie sessuali e un’ironia dissacrante, si ritrovano ad essere i protagonisti della più rocambolesca avventura che abbia mai visto coinvolti quattro pensionati. Per aiutare una ragazza a pagare il suo debito con la malavita, i quattro dovranno affrontare boss, improvvisarsi ladri e soprattutto riuscire nella sfida più grande di tutte: imparare ad andare d’accordo! La Congiura dei Pensionati è il primo capitolo di una commedia brillante che vi farà ridere e commuovere, riflettere e restare col fiato sospeso. Una storia sulle risorse che si nascondono in ognuno di noi e sul diritto di esistere di tutti quelli che il mondo vorrebbe dimenticare. Perché in fondo non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita. Anche a settant’anni!

Sinossi Atto secondo

“In quella seconda notte di follia, a due settimane da quella in cui quattro vecchi semi-estranei si erano incontrati per caso, accorrendo alle grida di aiuto di una prostituta in un hotel, un nuovo patto si concluse, molto più forte del precedente, sebbene con ancora meno garanzie di riuscita. I vecchi non erano più estranei, la prostituta non era più tale, e nessuno era più solo. Meno di un mese mancava al grande giorno, ma quella sera erano tutti troppo sollevati all’idea di aver allontanato lo spettro di un traditore, per pensare a quanto poco tempo restasse. La Banda era cresciuta: Margherita, Vito, Elisa, Giuseppe e Irina, ora avevano alcuni fra i più improbabili degli alleati. Ciascuno di loro per la prima volta stava sperimentando qualcosa di più importante dei soldi, della libertà e forse persino della vita stessa: sapere finalmente cosa significa camminare con dei compagni di strada che lottano al proprio fianco. E un dono del genere non poteva essere rovinato dal pensiero che qualcuno potesse tradirlo. Anche se questo significava rischiare di perdere tutto”.

Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di una storia che si divide in due atti come avrete visto dalle sinossi e dal banner che ho preparato sopra. Giorgio Ponte è stata una meravigliosa scoperta, la sua storia mi ha coinvolta ed emozionata tantissimo.

Inizialmente ero un poco scettica quando la mia redattrice mi ha proposto la lettura e non so spiegarvi bene il motivo, quel che è certo, è che dopo qualche pagina lo scetticismo è sparito, lasciando il posto a risate e a tantissime forti emozioni.

Fin dal principio mi sono affezionata tantissimo a questi quattro vecchietti, mi hanno rubato il cuore e riempito l'anima. Neanche a dirlo i miei preferiti sono sicuramente Vito e Giuseppe, con il secondo è stato amore a prima vista, mentre con il primo è cresciuto pagina dopo pagina.

"Riprese a leggere, sbuffando, stavolta contro sé stessa. Di una cosa era certa: la vecchiaia faceva davvero schifo."

L'autore è riuscito ad amalgamare con maestria, momenti ironici e attimi davvero emozionanti. Le vite dei suoi personaggi si scontrano e si intersecano alla perfezione dando vita ad una trama incalzante e molto dinamica.

Attraverso gli occhi dei protagonisti il lettore si rende partecipe dei loro pensieri, delle loro paure, delle loro intense emozioni ma soprattutto della loro lotta personale.

L'autore ha creato una storia che attraverso l'ironia smorza quel lato più realistico e concreto fatto di vita quotidiana, di problemi e avversità che ognuno di noi si ritrova ad affrontare quotidianamente; e lo fa senza sminuire questo lato, anzi lo esalta usando appunto l'ironia e il sarcasmo come arma per combatterlo.

"L’indomani, infatti, per la prima volta dopo anni, si sarebbero svegliati senza sapere cosa i avrebbe attesi nella loro giornata. Ma soprattutto avrebbero avuto uno scopo per cui alzarsi. E questo, alla loro età, era più di quanto si potesse desiderare."

Entrare nella testa dei suoi personaggi è stato semplice, diretto e molto emozionante. Ho amato immensamente lo scambio tra Giuseppe e Betty, così come mi sono sentita coinvolta dai pensieri di Vito e dalla sua forza, anche le protagoniste femminili mi sono piaciute anche se come detto sopra un po' meno.

Descrizioni di luoghi e ambienti in cui si svolgono i fatti sono perfette, ho potuto con facilità immaginare e sentirmi parte di ogni vicenda. Le pagine mi hanno assorbita e l'atmosfera ricreata dalle parole ha fatto sì che attorno a me per qualche ora ci fossero solo Giuseppe, Vito, Margherita ed Elisa con le loro strambe idee e i loro esilaranti siparietti.

Insomma, una lettura che consiglio assolutamente perché molto divertente ma anche molto riflessiva.

Alla prossima, Emanuela.

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