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mercoledì 19 gennaio 2022

Recensione - Le farfalle dell’Elba - di Filippo Mammoli

 

TITOLO: Le farfalle dell’Elba

AUTORE: Filippo Mammoli

CASA EDITRICE: Dark Zone

GENERE: Thriller

FORMATO: Ebook e Cartaceo

 

TRAMA

La fine dell’estate all’isola d’Elba è sconvolta da due tragedie ravvicinate: due giovani donne, entrambe in vacanza, vengono uccise senza un motivo apparente. Sui corpi viene rinvenuto un simbolo, tracciato con modalità diverse, che toglie il sonno al commissario Lupi, capo della Polizia di Portoferraio, chiamato a indagare.
Richard Newell, biologo marino che vive all’Elba da sei anni, è sospettato per il primo dei due omicidi. Ed è qui che entra in scena Marcello Tarantini, commissario di Polizia livornese trasferitosi in Sicilia, ma in vacanza all’Elba. Tornato nella sua città d’origine insieme alla figlia per passare le vacanze, conosce Serena Giusti, l’ex moglie di Newell, che gli chiede di dare una mano nelle indagini per scagionare il sospettato.
Tarantini inizia a collaborare con il commissario Lupi ed è quando tutti gli indizi portano a scagionare Newell che emerge un’ipotesi dai risvolti sconvolgenti…

RECENSIONE

Salve lettori, oggi vi parlerò di una storia avvincente nata dalla penna di Filippo Mammoli, sto parlando del romanzo dal titolo suggestivo: Le farfalle dell’Elba. Amo molto i thriller, soprattutto perché sono ricchi di colpi di scena e niente è mai come sembra, diciamo che questo romanzo ha rispettato tutti gli elementi che deve avere per me un buon thriller/giallo: omicidio, poliziotto caparbio e arguto, assassino improbabile, intrighi, false piste e molto altro.

Il ritmo risulta leggermente lento, ma non toglie nulla alla storia, i personaggi sono ben caratterizzati e inquadrati, la scrittura è scorrevole, accattivante e mai noiosa.

Non amo fare i riassunti dei romanzi che leggo, diciamo che preferisco esternare ciò che il romanzo, la storia mi ha trasmesso. Ho sentito profondamente l’amore e la devozione del commissario Tarantini per il lavoro che svolge e soprattutto del suo amore perduto. Lupi, l’altro ispettore, mi ha davvero emozionato, perché non solo svolge il suo lavoro con devozione e caparbietà, ma sente il dolore delle vittime e dei loro cari, prova rabbia e risentimento per chi commette questi crimini, ci mette anima e corpo e segue ogni pista, anche quella più improbabile.

Mentre gli altri personaggi, tra cui il colpevole, fanno capire come l’animo umano sia fragile e di come sia semplice perdere il lume della ragione.

Newell il sospettato numero uno è il classico uomo impacciato, strano e soprattutto con una predisposizione a cacciarsi nei guai senza neanche saperlo. Leggendo la storia ho capito che dubitare di lui era facile e, ammetto che fino all’ultimo ho avuto il timore di aver preso un abbaglio, perché comunque non è detto che non fosse o che sia lui l’assassino, no? Di solito è sempre chi non ci si immagina. Sto provando a confondervi, lo ammetto!

Comunque non posso andare oltre, va a finire che vi svelo troppo... Che dire, per me merita molto questo romanzo, perché è riuscito a incuriosirmi e a coinvolgermi fino alla fine della storia.

Ad essere sincero ho capito leggermente prima chi fosse il colpevole, nonostante ciò, l’autore con la spiegazione mi ha spiazzato e lasciato piacevolmente di stucco, perciò complimenti per la sua audacia, dimestichezza e soprattutto per la sua fantasia.

 

Ripartì con un sorriso stampato sul volto per il pensiero della stupida paura che l’aveva assalita. Stava per rimettere i piedi sull’asfalto quando sentì dei passi sul sentiero alle sue spalle. Non fece in tempo a voltarsi. Due mani le tapparono la bocca impedendole di urlare. Ebbe l’impulso di dimenare le braccia per cercare di liberarsi, ma un calore improvviso e innaturale le riempì il collo dal lato sinistro. Sorretta dalle braccia del suo assalitore, si sentì mancare e si accasciò al suolo. Le immagini iniziarono a sfumare e i suoni si fecero ovattati prima che il mondo scomparisse.

 

Siete curiosi? Allora che ne dite di leggere questa storia, vi giuro che non ve ne pentirete.

Questa storia merita di essere letta, l’ho trovata emozionante e travolgente. Leggerò sicuramente altri romanzi di Filippo Mammoli, mi aspetto ancora tante emozioni!

Complimenti ancora all’autore.

Una lettura davvero consigliata.

Alla prossima, un saluto dal vostro Giorgio Leone.

 

 

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