Titolo: La carta
da parati gialla
Autore:
Charlotte Perkins Gilman
Traduzione
dall'inglese: Martina Romano e Anna Orfano
Casa editrice: The Pink Factory Publishing
Collana: HerStory
Genere:
Narrativa/classici, Horror
Formato: ebook
Prezzo: 2,99
ebook
Store on
line: Amazon e abbonamento KU
Data di
uscita: 31 ottobre 2021
Trama
Un testo fondamentale della letteratura femminista in una
nuovissima traduzione di Anna Orfano e Martina Romano e con la prefazione di
Cinzia Giorgio.
Il destino delle donne inascoltate in un racconto incalzante
che non vi lascerà indifferenti. Charlotte Perkins Gilman con questa opera apre
la strada alle autrici americane contemporanee. Un classico per HerStory che
non deve mancare nella vostra libreria!
Recensione
Buongiorno lettori oggi vi presento una lettura molto
particolare che in poche pagine ha saputo incuriosirmi e coinvolgermi.
La carta da parati gialla, racconta uno spaccato di un'epoca.
Evidenzia e rende protagonista un'ideologia, l'essere donna in un'epoca
patriarcale, dove anche la semplicità dello scrivere veniva vista quasi come
una forma di ribellione, inaccettabile e quindi preclusa. Uno dei tanti divieti
che fondamentalmente impedivano ad una donna di rendersi indipendente, di
esporsi e farsi ascoltare.
L'autrice vuole rendersi portavoce, attraverso le parole è
come se permettesse alla sua protagonista di urlare la sua frustrazione verso
questa condizione.
“Questa
carta da parati mi guarda come se sapesse l’influenza malvagia che ha avuto su
di me!
C’è un
punto ricorrente in cui il disegno penzola come un collo spezzato e due occhi
sporgenti ti fissano al contrario.
Mi
arrabbio per la sua impertinenza e il fatto che sia sempre lì.”
La narrazione è fluida, scorrevole e incalzante, è stato
facile entrare sotto pelle della protagonista e rivivere la sua frustrazione,
le sue ansie e vedere attraverso i suoi occhi ciò che la mente le proponeva.
L'autrice in poche pagine crea un'atmosfera leggermente
macabra, ti fa entrare nella psiche della sua protagonista e ti rende complice
del suo delirio. Comprensione e solidarietà sono i sentimenti che più mi hanno
accompagnato nella lettura.
“Il
colore è abbastanza detestabile, assurdo e irritante, ma il disegno è proprio
una tortura: pensi di averlo in pugno, ma proprio quando ti avvicini per
seguirlo, fa un salto mortale all’indietro ed eccolo l’, ti schiaffeggia, ti
butta giù e ti calpesta.
È come un
incubo.”
Le descrizioni prendono letteralmente vita, è stato facile
rivedersi all'interno della stanza e rivivere con la protagonista la vicenda. L'ambientazione
ti assorbe completamente, questo insieme al lato introspettivo, coinvolge e
accresce la curiosità verso l'autrice e il suo stile.
La prefazione è stata una perfetta anticamera di presentazione che ha dato modo di iniziare la lettura con una consapevolezza chiara e precisa.
Un racconto che consiglio assolutamente.
Alla prossima, Emanuela.
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