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venerdì 24 settembre 2021

Recensione - La sindrome di Rubens - di A. I. Cudil

 


Titolo: La sindrome di Rubens

Autrice: A. I. Cudil

Serie: Conclusivo

Editore: Triskell Edizioni

COLLANA ROMANCE

ISBN EBOOK: 979-12-207-0073-3

ISBN CARTACEO: 979-12-207-0062-7

Genere: Romance Contemporaneo

Lunghezza: 251 pagine

 

Trama

Matthias Sallmann è un carismatico astro nascente nel panorama della critica d’arte europea.

Durante una conferenza, attira l’attenzione del grande pubblico menzionando un’intrigante teoria,

“La sindrome di Rubens”, in cui l’arte e il sesso si fondono in un legame piccante.

Quella che credeva una trovata per incuriosire i media, assume tutto un altro significato quando il professore viene contattato da una ragazza veneziana che sostiene di aver sperimentato di persona la sindrome. Dapprima è scettico nei confronti di Lidia, quando scopre che l’uomo che l’ha sedotta è niente meno che suo fratello, Karl, Matthias cambia approccio e decide di scrivere un saggio sull’argomento, facendosi aiutare proprio dai due ragazzi.

Tanja è l’assistente di Matthias da anni, lo ammira per il suo lavoro ma non può credere che la sindrome di Rubens esista davvero, soprattutto perché questa ricerca rischia di compromettere la sua amicizia con Karl.

Per Karl invece la sindrome di Rubens è stata una rivelazione, da sempre ha vissuto nell’ombra del fratello, ma quello che è successo con Lidia ha sconvolto tutto il suo mondo mostrandogli una parte di sé che soffocava. Adesso è deciso a prendersi quello che più desidera senza esitare.

Matthias è determinato a dare una svolta decisiva alla sua carriera grazie allo studio approfondito sulla sindrome di Rubens ma si ritroverà sempre più coinvolto da Lidia che con le sue stoccate e battute pungenti non sembra per nulla intimorita dalla fama del professore.

Tra le calli e i canali che bagnano Venezia quattro persone molto differenti tra loro, ma unite dalla comune passione per l’arte, dovranno fare i conti con una sindrome molto diversa da quella di

Rubens e che assomiglia pericolosamente all’amore.

Recensione

Buongiorno lettori oggi vi parlo di un romance che mi è piaciuto davvero molto, non tanto per la trama quanto per la scrittura dell'autrice che mi è arrivata sottopelle, riuscendo per qualche ora a regalarmi  attimi di pura pace mescolata abilmente ad una passione intensa ed estremamente sensuale.

"Sono un osservatore di opere d'arte e anche le persone, 

sotto molti aspetti, lo sono."

A. I. Cudil possiede una scrittura affascinante ed intensa, mi sono sentita trascinata dietro ai suoi personaggi come fossero il pifferaio magico.

L'atmosfera ricreata attraverso una semplice teoria di cui l'arte ne è sottofondo e al tempo stesso quasi personaggio, mi ha rapita fin dalle prime righe.

"L'arte non è finzione, è verità ammantata di bellezza a volte crudele."

Ho assorbito attraverso i suoi protagonisti ogni cosa, tutti i sensi erano accesi e recettivi, dandomi l'impressione di essere io stessa il personaggio raccontato.

Non è una storia particolarmente complessa o articolata, quello che la resa i miei occhi speciale in qualche modo è stata proprio l'abilità dell'autrice nel far uscire dalle pagine le vicende e fartele ruotare attorno per l'intera lettura. 

Le descrizioni danno vita ad ogni luogo, oggetto, persona. Le parole si trasformano in strade, edifici, ma soprattutto in sensazioni ed emozioni che ti arrivano così in profondità da darti l'impressione di averle vissute in prima persona.

“Ci tieni tutti legati da un filo dorato e invisibile,

vicini ma non troppo.

Come un giocoliere ci fai danzare tra le tue mani ma non ci permetti di toccarti.”

La scintilla che dà il via a tutto è la sindrome di Rubens, una teoria che intriga e appassiona come succede allo stesso professor Sallmann, lei seduce, confonde, ribalta e al tempo stesso riaccende le vite di questi personaggi, rimescolando le carte e dando il via ad un nuova e più entusiasmante partita, tra testa e cuore.

Le scene hot sono estremamente sensuali, mai volgari, l'intensità dei momenti arriva sotto pelle trasferendo ogni più piccolo brivido dal personaggio al lettore.

Un'intrigante lettura che consiglio alle amanti del romance come me.

Alla prossima, Emanuela.

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