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martedì 13 aprile 2021

Recensione - L’ordine - di Daniel Silva

 


Titolo: L’ordine

Autore: Daniel Silva

Genere: Thriller

Editore: HarperCollins Italia

Traduzione: Seba Pezzani

Data d'uscita: 4 Marzo 2021

Pagine: 408

 

Trama

 

Quando Papa Paolo VII muore inaspettatamente, Gabriel Allon, che si trova in vacanza a Venezia, viene convocato a Roma dal segretario personale del pontefice, l’arcivescovo Luigi Donati. Ai media è stato comunicato che il Santo Padre è morto dinfarto, ma Donati ha due ottime ragioni per sospettare che in realtà sia stato assassinato: la guardia svizzera in servizio davanti agli appartamenti papali quella sera è scomparsa, e così pure la lettera che il pontefice stava scrivendo. Una lettera indirizzata al suo vecchio amico Gabriel... Mentre facevo una ricerca nell’Archivio segreto vaticano, mi sono imbattuto in un libro davvero straordinario... Si tratta di un misterioso vangelo apocrifo che la Chiesa ha sempre tenuto gelosamente nascosto, un testo che mette in discussione l’accuratezza con cui il Nuovo Testamento tratta uno dei più grandi prodigi della Storia. Per questo motivo loscuro e potente Ordine di SantElena è disposto a tutto pur di evitare che il libro arrivi nelle mani di Allon. Non solo: sta anche complottando per impadronirsi del papato. Ed è solo l’inizio. Mentre i cardinali si radunano a Roma per il conclave, Gabriel Allon lotta contro il tempo per raccogliere le prove della cospirazione e ritrovare il volume che potrebbe mettere fine a duemila anni di odio sanguinario. La sua sarà una missione all’ultimo respiro che lo porterà da Firenze a un monastero di Assisi, e poi ai sotterranei dellArchivio segreto in Vaticano e alla Cappella Sistina, dove assisterà a un evento a cui nessun laico è mai stato ammesso prima di lui: la sacra consegna delle chiavi di San Pietro al nuovo papa. Incalzante e scritto con la consueta eleganza, L’Ordine è un romanzo straordinario che parla di amicizia e di fede in un mondo pericoloso in cui non ci sono più certezze. E ancora una volta dimostra che quando si tratta di spionaggio e intrighi internazionali Daniel Silva è il miglior autore di questa generazione.

Recensione

Questo tipo di libri mi ha sempre affascinata proprio per i collegamenti a fatti storici studiati a scuola, che, nelle mani, in questo caso dello scrittore Daniel Silva, riprendono letteralmente vita creando nella testa un vero e proprio film.

"...Noi siamo persone normali, Chiara.

Solo che abbiamo amici interessanti.

Con problemi interessanti..."

La trama è intrigante fin dalle prime pagine, l'autore si appropria di fatti storici e li rende creta tra le sue mani, li manipola, li disfa e li ricrea a suo piacimento, creando una ragnatela di eventi che accompagnano il lettore in un fantastico scenario pregno di fatti, segreti e complotti.

"Troveranno qualcosa?

I file di un computer sono un pò come i peccati, Eccellenza.

...si può ottenere l'assoluzione, ma in realtà non spariscono mai."

La curiosità e l'interesse accrescono di capitolo in capitolo, la narrazione fluida, scorrevole e molto dinamica rendono la lettura molto incalzante ed estremamente appassionante.

La ricerca dei fatti storici è evidente, così come l'abilità dell'autore nel rendere credibile e convincente ogni vicenda e fatto narrato. 

Descrizioni minuziose e dettagliate sia dei luoghi che di tutti gli aspetti che fanno da contorno alle vicende, fanno sì che ogni cosa diventi concreta nell'immaginazione di chi legge, trasportando letteralmente il lettore lì dove l'autore e i suoi personaggi vivono le loro storie. Così è facile trovarsi a camminare accanto a loro nelle vie di Firenze e Roma, a correre tra un luogo e l'altro seguendo indizi e supposizioni, a decifrare e interpretare vicende, insomma ci si sente parte di una  una vera e propria caccia storica. 

...l'ordine non avrebbe rischiato di essere smascherato.

Il Vaticano era una delle ultime monarchie assolute del mondo, una dittatura di stampo divino. Non ci sarebbero state inchieste,

il corpo del pontefice morto non sarebbe stato riesumato.

Sarebbe stato come se non fosse mai successo, o quasi..."

I personaggi sono ottimamente caratterizzati, è facile idealizzarli e farne un'immagine propria. Sono affascinanti e ricchi di aspetti e caratteristiche che li rendono unici, veri ed estremamente stimolanti.

La penna di questo autore è una linea che congiunge punti su una mappa ricca di indizi tutti da interpretare, il lettore diventa la pedina che di pagina in pagina collega, cancella e spunta ogni traccia trovata, diventando quasi la mano che muove la penna.

Ho trovato molto interessante anche la nota dell'autore che si trova a lettura terminata, qui l'autore spiega punto per punto a cosa si è ispirato, come ha trasformato i suoi eventi, cosa è reale e cosa frutto della sua mente, insomma un finale nel finale che arricchisce e alimenta se possibile ancor di più, l'interesse verso questo autore.

Lettura consigliatissima agli amanti del genere e agli appassionati dell'interpretazione storica.

A presto, Emanuela.


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