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sabato 2 novembre 2019

Recensione - Dietro lo sportello (un diavolo per capello) - di Candy Cos


TITOLO: Dietro lo sportello (un diavolo per capello)
AUTORE: Candy Cos
EDITORE: PAV Edizioni
GENERE: Narrativa umoristica

TRAMA

Il 7 novembre 2011 inizia la mia avventura al CUP. Ancora oggi non mi capacito della fortuna avuta. Avevo messo un’inserzione su un sito per la ricerca del lavoro ed ero stata contattata dall’agenzia che all’epoca si occupava delle assunzioni. Contratto di tre mesi, non molto, con poche prospettive dal momento che non era chiaro a chi dovesse andare l’appalto… A ogni modo, rinnovo dietro rinnovo, ricorso dopo ricorso, FINALMENTE arriva il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Il lavoro è di quelli seri, avendo spesso a che fare con la malattia e la sofferenza, ma il mio carattere allegro, poco incline all’accettazione, ha saputo cogliere il lato divertente di ogni situazione. Alcune parti sembreranno barzellette, ma sono vere! Chiaramente nel libro non faccio nomi e non menziono l’ospedale. Ogni riferimento è puramente casuale, tuttavia se qualcuno si “ritrovasse” in qualche descrizione, si faccia un esame di coscienza...

RECENSIONE

Salve cari lettori, dopo un periodo di pausa, sono tornata con una nuova lettura da proporvi.
“Dietro lo sportello (un diavolo per capello)” è un romanzo nato dalla raccolta di piccoli aneddoti (divertenti, imbarazzanti e davvero fastidiosi, e che Dio mio! Ammiro la sua pazienza) di vita quotidiana dell’autrice Candy Cos, che non avevo ancora avuto il piacere di leggere, e che si è rivelata una piacevole scoperta.
Svolgere un lavoro a stretto contatto con il pubblico è davvero difficile, difatti l’autrice in questione lavorando al CUP, ne incontra davvero di tutti i tipi.
Dal paziente tranquillo a quello irascibile, o a quello che sembra non capire neanche dove si trova, al paziente furbo che non vuole rispettare la fila o a quello che si distrae giocando al cellulare e poi “pretende” di avere nuovamente il suo turno fregandosene del paziente che sta prenotando la propria visita, violando così la privacy.
Poi ci sono i tipi strani, gli irrispettosi e imbarazzanti.



Non  parliamo poi di chi non sente o non vuol sentire, soprattutto quando si parla di soldi e di ricetta da rifare.


Cosa posso dirvi ancora, io penso che questa sia una lettura gradevole, leggera e simpaticissima, per rilassarsi e farsi due risate, e non vi nego che in alcune scenette mi ci sono rivista moltissimo, sia nei panni dell’autrice che in quella da paziente, cliente o quant’altro.
Le figuracce purtroppo le facciamo tutti, come pensare che una persona sia in “stato interessante” ma invece ha solo esagerato con le “merendine”.
Sono sicurissima che saprete cogliere l’ironia e la verità in queste simpaticissime gag.
E alcune domande vi sorgeranno spontanee, come anche le esclamazioni.

Ma davvero la gente sta così male?
Anche io sono così?
E successo anche a me!
Mi è capitato, sapessi le risate!
Che figuraccia, ricordo ancora l’imbarazzo!

Allora, cosa aspettate a immergervi in questa lettura?
Libro consigliatissimo.
Per quanto riguarda l’autrice, voglio solo farle i miei più sentiti complimenti, soprattutto per l’enorme pazienza e compostezza che ha avuto in certe occasioni. A parte questa piccola parentesi, complimenti per il libro, davvero simpaticissimo e anche le vignette, sono davvero divertenti e originali. Complimenti.
Alla prossima, un bacione Jennifer.

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