Titolo:
Un
angelo dalle ali di piombo
Autore:
Emanuel
D’Avalos
Genere:
Breve
racconto - Narrativa contemporanea
Editore: Progetto
Parole (28 aprile 2019)
Pagine:
27
Trama
A volte la
vita ti trascina tuo malgrado in un vortice dal quale ti sembra di non poter
più uscire se non attraversando il prato nero della morte. Sei lì, preso nel
sistema che ti domina e ti comanda, ci sei entrato perché non avevi altra
scelta, o forse perché credevi di non averla. Eppure dentro quel vortice può
succedere talvolta d’intravedere il modo per raggiungere la salvezza. È una
scelta anche quella, e come tutte le scelte comporta dei rischi. Non resta che
decidere se il gioco vale la candela. In un senso o nell’altro. • Racconto finalista
al concorso “Racconti campani terza edizione” •
Recensione
Ora vi parlo di questo piccolissimo racconto “Un angelo dalle
ali di piombo” di Emanuel D’Avalos.
Di questo autore ho letto vari estratti e pensieri che
condivide sui vari social, e ora incuriosita dalla trama e dalla copertina mi
sono buttata su queste sue pochissime righe.
“…quell’angelo dalle ali di piombo
colpevole soltanto di volere una vita normale, quelle ali di piombo che gli
avevano impedito di spiccare il volo verso un’esistenza fatta di onesta
quotidianità, di lavoro sudato.”
Un racconto lungo poco meno di 27 pagine in cui l’autore riesce
a trasmettere speranza, amore e paure, raccontando di un mondo, quello della Camorra
che oramai popola le pagine di giornali e telegiornali, ma che resta per
noi così lontani, quasi una mera leggenda, ma che in realtà per molti è il
quotidiano.
Emanuel ci butta a capofitto in questa coppia, ci fa entrare
nella loro casa, nelle loro paure e nelle loro speranze, facendoci toccare con
mano, grazie anche alle frasi in napoletano spesso evidenziate che aiutano il
lettore a rendere concreta la vicenda.
Una lettura che vi ruberà pochi minuti, ma che vi aprirà gli
occhi su un piccolo spaccato di vita italiana.
Alla prossima, Emanuela.
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