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giovedì 16 agosto 2018

Recensione - Lacrime di cera - di Liliana Marchesi


Titolo: Lacrime di Cera
Autrice: Liliana Marchesi
Genere: Distopico
Disponibile sia in ebook € 2,99 che in cartaceo € 14,90 (272 pagine)
Edito dalla DZ Edizioni
Data di pubblicazione: 10 Maggio 2018 (in occasione del SalTo18)
Sito dell’autrice: www.lilianamarchesi.it
#prodottofornitoda : ebook fornito gratuitamente dall'autrice



TRAMA

In un mondo distrutto dalla guerra tra classi sociali, un nuovo Impero regna Sovrano. Un Impero costruito grazie alle capacità di una società progredita, ma legato alle tradizioni dell'ormai lontano Ottocento. Un Impero servito da automi dall'aspetto umano e la pelle rivestita di cera. Protetta dalle fredde mura di un palazzo inespugnabile, in Russia Camille vive la sua vita fra balli e ricevimenti, ignara di essere prigioniera di un'utopia. Contro il proprio volere, verrà promessa al futuro Imperatore. Un uomo meschino, violento e incapace di amare. Mossa dalla disperazione e in cerca di una via di fuga scoprirà l'esistenza di un sotterraneo segreto, dove troverà Lui, sua unica possibilità di salvezza. Su quali menzogne è stato costruito l'Impero Sovrano? Cosa c'è fuori dal palazzo?

Recensione

Devo dire che questa estate sono davvero stata fortunata con le letture, ognuna mi ha lasciato qualcosa, chi più chi meno mi ha fatto viaggiare in luoghi lontani, fantastici o a volte profetici di un mondo che potrebbe essere.
In questa storia veniamo catapultati in un mondo distopico, affascinante e per certi versi specchio di una realtà futura. 
Un mondo dove i potenti tentano di rintanarsi dietro a delle alte mura, lasciando che la menzogna e la paura li elevino a intoccabili ed unici eletti.
Quanto potrà durare un mondo simile? Qualcuno sarà in grado di guardare al di là delle bugie e delle alte mura?
Potrebbe essere davvero così il mondo che ci attende?
L’autrice di questa storia con l’aiuto della sua penna ci trasporta esattamente come un treno trasporta delle merci.
Noi siamo nei vagoni di quel treno, nelle stanze buie di quel castello, attraverso gli occhi della protagonista Camille possiamo diventare protagonisti invisibili e sentire e toccare ogni cosa.

" Vi erano notti in cui gli incubi intrecciati ai ricordi si annodavano intorno alla mia anima fragile, 
impedendole di respirare, e sgattaiolare fuori dalla mia stanza abbigliata come un uomo, 
nascondendo la lunga chioma castano- dorata sotto al cappuccio di una cappa nera,
 mi aiutava ad andare avanti."

Mi è mancato il respiro quando un corsetto stringeva l’esile corpo di Camille, ho avuto paura quando nei bui sotterranei ho iniziato a capire e a scoprire ogni inganno.
E che dire di Lui quante cose si scopriranno su di lui, e che terrore ho provato nel mettermi nei suoi panni.

" Vedevo ogni cosa, percepivo ciò che mi accadeva intorno e provavo emozioni.
Il  mio cuore veniva scosso da rabbia, dolore e odio, ma qualsiasi cosa io provassi a fare, braccia e gambe non rispondevano."

Grazie alla scrittura scorrevole, ai tanti dettagli e al modo in cui l’autrice riesce a tenerti incollata alle pagine, riesci a viverti questa avventura appieno.



Colpi di scena, intrecci ed anche un amore che sembrava impossibile mi hanno catapultato per qualche ora in un bellissimo viaggio dove passato presente e futuro sembrano coesistere nello stesso momento.
Faccio davvero i miei complimenti a questa bravissima autrice che presto metterò nella mia libreria in formato cartaceo.
Consigliatissimo agli amanti del genere e non solo, perché a volte uscire dai propri binari e buttarsi su qualcosa di diverso ripaga e tanto.
A presto, Emanuela.


1 commento:

La Distopica ha detto...

Grazie di cuore cara! Sono davvero molto felice che la mia storia ti sia piaciuta. Per me sarà un onore essere presente nella tua libreria!
Un bacio! Al prossimo viaggio!