Titolo:
Consume me
Autore:
Elvereth Ahn
Genere:
dark paranormal romance
AUTOCONCLUSIVO
Data di pubblicazione: 4
luglio 2018
Selfpublishing
Goodreads:
Sinossi
Evil:
Sono nato in una notte senza luna e senza
stelle. Un benvenuto perfetto per chi nasce con l’anima nera.
Amo distruggere, arrecare dolore. Amo
sentire le urla dei dannati.
Perché sono il figlio del Diavolo e le
tenebre sono la mia casa.
Devo portare a termine una missione:
infangare d’oscurità l’anima di una donna marchiata dall’infanzia. Hope
Anderson.
Lei rappresenta il punto di svolta per noi
demoni.
Per l’Inferno.
Ma non era previsto che risvegliasse in me
l’unica cosa che ho cercato di sopprimere fin da quando ne ho memoria.
Hope:
Sono merce di scambio.
La mia vita non mi appartiene. Lo conferma
il pentacolo capovolto impresso sul palmo della mia mano sinistra.
Il simbolo del Diavolo.
Ho scoperto parti di me che nemmeno
pensavo esistessero: il desidero di fare del male, la sete di vendetta, la
voglia di vedere scorrere il sangue.
Il buio che mi ha sempre tormentata, ora,
mi ammalia. Mi seduce grazie a degli occhi rossi capaci di consumarmi con una
passione deviata.
Il loro richiamo è potente e non riesco a
resistere.
O, forse, non voglio resistere.
Recensione
E ora parliamo del male, ogni tanto passare dal lato opposto della
barricata non è poi così brutto, soprattutto se si usa la fantasia per farlo.
Non è forse questo il bello dei libri? Essere ciò che nella realtà non potresti
mai essere, e fare ciò che mai faresti?!
In questa storia l’autrice ci parla proprio di questo, il male, il
diavolo, l’inferno e lo fa in un modo unico, usando sì la fantasia e l’immaginazione
ma ce lo presenta come se fosse normale, reale e soprattutto più vicino di
quanto pensiamo.
Si, spaventa certo, ma non è forse vero che se esiste il bene, il
paradiso, è certamente possibile che esista anche il suo opposto? Beh credo
proprio di sì, e qui la scrittrice ce lo presenta come se ci fosse stata di
persona, come se l’avesse visto con i propri occhi.
Hope scopre il male suo malgrado, nonostante lotti per non venirne
sopraffatta, questo è radicato lì in fondo alla sua anima e piano piano cerca
di farsi strada per rammentarle che non può sfuggirgli perché lei gli
appartiene.
Qui il male non può venire ostacolato dal bene, perché quando un uomo
chiama il re degli inferi, il paradiso si fa da parte e resta a guardare, nulla
può se è l’uomo a scegliere!
La scrittrice è brava nel presentarci i personaggi, li porta in
vita, ci fa sentire ogni loro più profonda emozione, ci fa vivere la loro lotta
interiore, e creando, grazie alle descrizioni di luoghi e ambienti, un vero e
proprio film mentale.
"Lei è mia.
Mia a causa del marchio.
Mia a causa del mio sangue che scorre dentro di lei.
Mia perchè ormai l'oscurità l'ha infettata.
Lei è mia perchè, nonostante l'oscurità, riesce ancora a credere nella sua umanità.
A causa di tutto ciò, e del mio cuore umano che la brama e brama la sua piccola luce, lei è mia.
E io, ormai, temo di essere suo.
Mi è piaciuto molto anche il far nascere l’amore, non il solito sdolcinato
e romantico, ma restando bene in tema ha saputo creare scene erotiche e
passionali, mai volgari e molto intense,
Che altro dire, consiglio sicuramente la lettura a chi vuole uscire
un po’ dall’aura delle solite storie d’amore, per immergersi negli inferi e
ribollire per qualche ora.
Alla prossima calda lettura, Emanuela.
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