Ciao
Emanuele, grazie per la tua disponibilità e benvenuto nel nostro piccolo blog.
Per prima cosa ti chiedo di raccontarti un po’, chi sei nella
vita, quali sono le tue passioni oltre alla scrittura e cosa ti ha spinto a
scrivere?
Ciao! Mi
chiamo e Emanuele, ho 28 anni e vivo in provincia di Milano. Nella vita mi
occupo di marketing e vendite per una società di informatica, non sono un
tecnico ma mi sono sempre piaciuti i computer e mi sono orientato (in realtà
quasi per caso) in questo settore anche se ho studiato lingue all’università.
Oltre a quanto detto mi piace l’arte in generale, in particolare l’architettura
e il cinema. Naturalmente adoro la storia, anche perché altrimenti non
scriverei romanzi storici :P
Questo è il primo romanzo che pubblichi? Quali sono state le difficoltà che
hai dovuto affrontare? Ad oggi c’è qualcosa che cambieresti o aggiungeresti?
Si, è il
primo romanzo che pubblico ed è nato da un’idea del 2010. Scrivere un romanzo
non è facile, specialmente uno storico, perché non bastano le belle idee.
Bisogna creare una storia che sia coinvolgente per il pubblico ma che non si
discosti eccessivamente dalla realtà, bisogna incanalare la propria vena
creativa secondo i canoni della mentalità e del contesto del tempo, perché il
romanzo storico deve soprattutto rendere l’idea di uno sguardo su fatti ed
eventi a noi distanti, ma non per questo irraggiungibili. Cosa cambierei? Beh è
difficile a dirsi, anche perché il romanzo d’esordio è sempre un po’
un’incognita, una sorta di esperimento, un gioco che fa lo scrittore per
mettersi alla prova.
Veniamo al libro, “L’ultimo Paleologo”. Com’è nata
l’idea? Di cosa parla? Descrivici un po’ i tuoi personaggi!
L’idea nasce
dal voler unire la mia passione per il mondo bizantino a quella per il Caucaso,
e l’assedio di Costantinopoli del 1453 è un evento fondamentale non solo per i
miei interessi personali, ma anche per tutta la storia del mondo Occidentale
(per il Rinascimento in Italia, giusto per fare un esempio). La
storia è
ambientata all’inizio nella Costantinopoli assediata dagli ottomani, partendo
dal punto di vista dei bizantini, in
seguito, si sposta nel regno caucasico di Georgia, nel quale troveranno
rifugio alcuni esuli fuggiti alla battaglia. Ci sono personaggi storici
realmente esistiti, come il basileus Costantino XI, il sultano Maometto secondo
e l’ammiraglio Baltoglu, che ho cercato di rendere nella maniera più fedele ed
umana possibile. Ma ci sono anche personaggi di fantasia che hanno ruolo di
comprimari e ci aiutano da un lato a vedere aspetti più particolari e intimi
delle varie trame, dall’altro completano interessanti intrecci.
Che tipo di lettori ambisci a conquistare? Cosa vuoi trasmettere
e soprattutto cosa vorresti arrivasse a chi ti legge?
Il mio
lettore ideale è chiunque sia interessato al romanzo storico, o in generale a
conoscere la storia di Paesi lontani, di usanze, fedi, battaglie e amori.
Perciò non è pensato per un target di specialisti.
Ambienti il romanzo ad Ancona nel 1453. Che tipo di ricerche hai
svolto? Raccontaci un po’ cosa hai visto e chi magari hai ascoltato o
intervistato!
In realtà
l’ambientazione italiana è solamente all’inizio, quasi tutto il racconto è a
Costantinopoli o in Georgia. Ho svolto molte ricerche storiche su fondi
direttamente dell’epoca o testi di autori moderni, ben più dotti e importanti
di quanto possa esserlo io. Per quanto riguarda la parte relativa all’assedio,
le fonti sono abbondanti, anche se spesso di parte, mentre l’approfondimento
sulla Georgia è stato ostico, anche perché non esistono praticamente testi in
italiano, ma solo in inglese e tedesco.
Hai altri progetti in cantiere? Ci puoi svelare qualcosa?
Assolutamente,
a breve uscirà il mio secondo romanzo, ambientato in Asia Minore nel 1295,
scritto in prima persona attraverso gli occhi del generale Alessio
Filantropeno.
Ti piacerebbe addentrarti in un altro genere? Se si quale?
Non ci ho mai
pensato, effettivamente, ma la fantascienza potrebbe essere l’alternativa più
valida!
Infine ti chiedo se ti va di mandare un piccolo messaggio pubblicitario
per convincere i lettori a leggerti!
Assolutamente!
Il libro ha una storia molto interessante e c’è davvero di tutto,
combattimenti, viaggi, storie amorose, vendette, intrighi, colpi di scena,
violenza e una fortissima evoluzione di tutti i personaggi. Se gli darete
un’opportunità, sono certo che non ve ne pentirete.
A presto e in
bocca al lupo per tutto. Emanuela
Grazie ancora
per la simpatica intervista!
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