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mercoledì 1 febbraio 2023

Recensione - Wolf’s Kiss (Il bacio del lupo), SERIE: The Blackwood Castle (vol. 1) - di Veronica Deanike

 

TITOLO: Wolf’s Kiss (Il bacio del lupo)

AUTRICE: Veronica Deanike

SERIE: The Blackwood Castle series (vol. 1)

GENERE: Contemporary Romance, Age-Gap, Forbidden, Retelling di Cappuccetto Rosso.

DATA DI PUBBLICAZIONE: 20/01/2023

Self Publishing

FORMATO: e-Book e cartaceo (copertina rigida e flessibile)

PAGINE: 330

 

Trama

Wolf Lennox, conte di Blackwood e potente magnate della Lennox Industry, è uno scozzese dall’animo arido. Cinico e arrogante, si divide tra Edimburgo, Londra e New York, gestendo la vita privata come gli affari. Solo due cose per lui sono più importanti del titolo e del potere: la famiglia e il castello di Blackwood, la sua casa. Rose McGregor è una giovane donna al servizio dei Lennox. Rimasta presto orfana, vive grazie alla generosità della nobile famiglia, che le ha dato un lavoro e un tetto sulla testa. Diciannovenne pura e ingenua, fin da bambina custodisce un segreto. L’amore per un uomo di quattordici anni più vecchio, fratello maggiore della sua migliore amica e primogenito del duca di Highfield: Wolf Lennox. Tanto irraggiungibile che ignora persino il suo nome. Ma quando, finalmente, la nota, ha inizio la caccia. Lui la desidera. Ha fame di lei. Nel bosco di Blackwood e fra i sentieri pericolosi in cui è condotta, Rose scoprirà che l’amore non è un sogno puro, limpido, casto. Piuttosto, somiglia agli occhi neri di un uomo che, di lei, non ha esitato a divorare anche l’anima.

Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo del primo volume di un’altra serie che ha tutti i presupposti per regalarvi tantissime emozioni, soprattutto se amate il genere.

La “The Blackwood Castle series” parte con il botto con “Wolf’s Kiss - Il bacio del lupo” di Veronica Deanike, una rivisitazione in chiave romance che mi ha coinvolta dall’inizio alla fine.

Per me è stata la prima lettura di questa autrice, anche se in realtà ho tutti i suoi libri nel kindle che attendono di essere letti. È stata una bella scoperta, la sua scrittura è esattamente come il suo protagonista maschile Wolf, ammaliante e seducente.

Veronica Deanike è riuscita nell’impresa di aprirmi le porte del castello esattamente nell’istante in cui ho girato la prima pagina, da lì in poi la sensazione che ho provato è stata di essere vissuta tra quella mura, di aver conosciuto tutti i suoi abitanti e di aver partecipato ad ogni vicenda. Affacciata ad una finestra o spiando da dietro il tronco di un albero nel bosco, ho avuto l’illusione di sentire i profumi, l’attesa crescente o forse è meglio dire la trepidazione e l’eccitazione che arrivava dritta sottopelle attraverso le parole che correvano sulle pagine.

“Voltandogli le spalle, si dimenticò della promessa appena fatta e inseguì sulle scale quella curiosa figura che indossava la sua giacca come fosse un mantello e sgambettava come una lepre in cerca della propria tana.

Si sentì eccitato.

Un’eccitazione che non provava da tempo e che aveva il sapore ancestrale della caccia.”

I personaggi sono ben caratterizzati è stato davvero semplice e immediato ricrearli nella mente, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che per quello più intimo e introspettivo. L’autrice ha fatto un ottimo lavoro di ambientazione e atmosfere, usando inchiostro e pagine ha costruito intorno al lettore un mondo vivo, concreto e palpabile. Immergersi e dimenticarsi di essere mamma e moglie per qualche ora, è stato inevitabile.

La trama è coinvolgente, mi ha richiamato alla mente alcuni sprazzi della fiaba letta da bambina. I personaggi sono cresciuti e si sono adattati a tempi più moderni e contemporanei, ho apprezzato il fatto di estremizzare i due protagonisti, lui lupo cattivo e lei preda ingenua e remissiva, se vogliamo l’autrice qui ha tenuto il filo con la fiaba.

Una rivisitazione che non si concentra solo sui protagonisti ma che presenta anche personaggi secondari come la nonna e Rufus, che regalano un tocco ironico e Alistar che mi ha conquistata e incuriosita. Dettagli che contribuiscono a rendere la storia scorrevole e coinvolgente al punto giusto.

Alla prossima, Emanuela.  

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