Titolo: Robin
Autore: Rachel Sandman
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Genere: Contemporary
romance
Data: 13 maggio 2021
Pagine: 323
Trama
Jeremy Rivers è un enigma.
Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente
razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi.
Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e
minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli
anni.
È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra
rosse come il peccato.
Scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo
pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi
mai sopiti.
Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale,
alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite
dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate.
Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo,
attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere
anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un
mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca
la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.
Recensione
Buongiorno lettori, oggi torno a parlarvi di Rachel Sandman, ve l’avevo
fatta conoscere in più occasioni, prima con la recensione a Echo, poi con l’articolo
dedicato a lei sul Summary blog di ottobre 2020.
“Una notte come
tante.
Una notte che
non trascorrerò da solo, almeno in parte. Una notte in cui camminerò per Boston
in attesa di un’alba che arriverà, come da contratto, ma che non rischiarerà la
mia vita. Non fino in fondo almeno.”
Ma ora torniamo a noi, con Robin Rachel mi ha stregata, questa
autrice possiede uno stile poetico, lei fa scivolare le parole sulle pagine e
poi le trasforma in immagini, ti accompagna nelle vite dei suoi protagonisti
rendendoti partecipe non solo di ciò che fanno e dicono, ma soprattutto dei
loro più intimi pensieri.
I protagonisti esplodono in emozioni così intense da travolgere il
lettore, è impossibile rimanere inerti, verrete attratti come falene con la
luce da Jeremy, vorrete conoscere Laure e da lei farvi abbracciare forte per
riuscire ad assorbire almeno un poco della sua splendente aura.
“Non c’è ragione.
Non c’è intelletto. Solo anime che si sfiorano, lottano, vincono. Solo corpi
che si vogliono, si toccano, si vivono.”
Lo ammetto che una parte di me ha fatto il tifo anche per Aaron e il
piccolo Philip, un personaggio quello di Aaron che mi ha stuzzicato parecchio
la curiosità.
La trama sfiora dolcemente le pagine, l’autrice riesce a creare un
senso di attesa crescente, per poi scoprire le carte e farti sciogliere in un
mare di intense emozioni. L’atmosfera che si crea attorno al lettore è ricca di
odori, profumi, rumori, ogni più piccolo particolare è dove deve essere, nel
punto preciso per completare un quadro che s’imprimerà nella vostra testa e lì
ci resterà per un bel po’. Tutto questo grazie a descrizioni che accendono l’immaginazione
e illuminano il cammino durante la lettura, ricreando perfettamente ogni
vicenda, luogo o persona che incontriamo.
“Non so come sia
possibile ma riesce, in un modo o nell’altro, a riportarmi a galla quando sto
annegando, a ripulirmi quando sono immerso nella fogna, a farmi tornare a casa
quando mi perdo tra le strade sconosciute della mia mente incerta.”
Lo stile di questa giovane autrice è pura magia, è unico e
riconoscibile tra mille. Parole e musica si intrecciano anche stavolta, usando
come spartiti le vite dei suoi personaggi, Rachel si posa al centro del suo
palco per dirigere la sua personale orchestra, fatta di parole, pensieri e
note.
Siete ancora qui? Che aspettate, correte a leggere questa autrice,
sono certa che non ve ne pentirete!
Alla prossima, Emanuela.
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