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venerdì 11 febbraio 2022

Recensione - Robin - di Rachel Sandman



 Titolo: Robin

Autore: Rachel Sandman

Casa Editrice: Delrai Edizioni

Genere: Contemporary romance

Data: 13 maggio 2021

Pagine: 323

 

Trama

Jeremy Rivers è un enigma.

Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi.

Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni.

È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra rosse come il peccato.

Scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti.

Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate.

Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.

Recensione

Buongiorno lettori, oggi torno a parlarvi di Rachel Sandman, ve l’avevo fatta conoscere in più occasioni, prima con la recensione a Echo, poi con l’articolo dedicato a lei sul Summary blog di ottobre 2020.

“Una notte come tante.

Una notte che non trascorrerò da solo, almeno in parte. Una notte in cui camminerò per Boston in attesa di un’alba che arriverà, come da contratto, ma che non rischiarerà la mia vita. Non fino in fondo almeno.”

Ma ora torniamo a noi, con Robin Rachel mi ha stregata, questa autrice possiede uno stile poetico, lei fa scivolare le parole sulle pagine e poi le trasforma in immagini, ti accompagna nelle vite dei suoi protagonisti rendendoti partecipe non solo di ciò che fanno e dicono, ma soprattutto dei loro più intimi pensieri.

I protagonisti esplodono in emozioni così intense da travolgere il lettore, è impossibile rimanere inerti, verrete attratti come falene con la luce da Jeremy, vorrete conoscere Laure e da lei farvi abbracciare forte per riuscire ad assorbire almeno un poco della sua splendente aura.

“Non c’è ragione. Non c’è intelletto. Solo anime che si sfiorano, lottano, vincono. Solo corpi che si vogliono, si toccano, si vivono.”

Lo ammetto che una parte di me ha fatto il tifo anche per Aaron e il piccolo Philip, un personaggio quello di Aaron che mi ha stuzzicato parecchio la curiosità.

La trama sfiora dolcemente le pagine, l’autrice riesce a creare un senso di attesa crescente, per poi scoprire le carte e farti sciogliere in un mare di intense emozioni. L’atmosfera che si crea attorno al lettore è ricca di odori, profumi, rumori, ogni più piccolo particolare è dove deve essere, nel punto preciso per completare un quadro che s’imprimerà nella vostra testa e lì ci resterà per un bel po’. Tutto questo grazie a descrizioni che accendono l’immaginazione e illuminano il cammino durante la lettura, ricreando perfettamente ogni vicenda, luogo o persona che incontriamo.

“Non so come sia possibile ma riesce, in un modo o nell’altro, a riportarmi a galla quando sto annegando, a ripulirmi quando sono immerso nella fogna, a farmi tornare a casa quando mi perdo tra le strade sconosciute della mia mente incerta.”

Lo stile di questa giovane autrice è pura magia, è unico e riconoscibile tra mille. Parole e musica si intrecciano anche stavolta, usando come spartiti le vite dei suoi personaggi, Rachel si posa al centro del suo palco per dirigere la sua personale orchestra, fatta di parole, pensieri e note.

Siete ancora qui? Che aspettate, correte a leggere questa autrice, sono certa che non ve ne pentirete!

Alla prossima, Emanuela.

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