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martedì 17 novembre 2020

Recensione - Call Shadow #1- Cristina Rotoloni

 


Titolo: Call Shadow 1

Autore: Cristina Rotoloni

Genere: Romance suspense

Data di uscita: 4/09/2019

Pagine: 380

Distribuzione: Amazon

Romanzo autoconclusivo, collegato alla dilogia Mia e a Call Shadow 2.

 

Sinossi

 

Call Shadow, l’ombra che ti minaccia nella notte, non ha paura di morire. Non lascia spazio ai sentimenti. Il suo lavoro è la sua vita e uccidere gli riesce bene. L’incontro con Annie farà vacillare le sue certezze e la sua esistenza non sarà più la stessa. Dovrà decidere se cedere al cuore o restare di ghiaccio. Le ombre non si possono ingabbiare, ma Call deve fare i conti con la passione e due occhi color cenere che guardano in faccia e senza paura la morte.

Può una donna arginare la tempesta?

“Sta all’acqua decidere se lasciare il segno o adattarsi.”

Call Shadow sta arrivando e lui che scelta farà?

Recensione

“Io e l’ombra siamo un tutt uno non mi fa paura è il mio mantello e la mia sicurezza e la mia complice.”

Call Shadow per me è iniziato come una lenta camminata, la sua storia mi ha corteggiata con leggerezza e poco entusiasmo inizialmente, ma poi la camminata si è trasformata in una corsa e il corteggiamento in una profonda ed intensa storia d'amore. L’autrice mi ha coinvolta piano piano, la sua scrittura scorrevole e semplice, mi ha spinta di pagina in pagina legandomi ai suoi personaggi fino alla fine.

Le emozioni sono arrivate con la potenza di un tornado, è stato impossibile non emozionarmi e asciugare le lacrime.

“L’acqua è sempre acqua, ma cambia in base al suo contenitore!

Sta all'acqua decidere se lasciare il segno o adattarsi a nuovo posto.”

Il personaggio di Call è molto complesso e intricato, è sicuramente lui la star indiscussa di questa storia, di Sam invece, l’unica pecca è stato il continuo chiamare “bimba” la sua Annie, non so perché ma mi dava sui nervi, lo avrei pigliato a sberle ogni volta, sorry!!!

Ora non mi resta che vedere cosa succederà a Call, le aspettative sono altissime così com’è tanta la curiosità.

A prestissimo, Emanuela. 

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