Blogtour “Bestie
d’Italia – volume 3”
Intervista
a Alessio Del Debbio
Quinta tappa del
blogtour: 24/11/2020
Blog “La
biblioteca di Mary”
Benvenuto sul blog, Alessio.
Parlaci di te: chi sei, dove vai?
E soprattutto come e quando ti sei avvicinato alla scrittura?
Ciao a tutti e grazie per l’ospitalità.
Sono un amante dei libri, un divoratore, direi,
appassionato di storie, in particolare di fantastico e mitologia, di leggende e
folclore, di Storia e mistero. Sono questi i racconti che mi piace leggere e
che mi diverto a scrivere.
In questo frangente, ho avuto il piacere di curare
il progetto “Bestie d’Italia”, per l’associazione “Nati per scrivere”,
finalizzato a riscoprire il folclore italiano.
Mi sono sempre divertito a inventare storie, a
giocare con la fantasia e la creatività, ma solo negli ultimi anni ho iniziato
a pubblicare racconti (in riviste e antologie) e romanzi.
Parlaci del tuo racconto “L’urlo della vita”, inserito nel terzo volume di “Bestie d’Italia”. Di cosa tratta?
“L’urlo della vita” è un
racconto urban fantasy, ambientato in Sardegna negli anni Novanta. Daniel e
Marina, due ulfhednar (ossia due leggendari guerrieri lupo mutaforma), vengono
attirati sull’isola a forma di sandalo da un misterioso richiamo, proprio nei
giorni in cui le antiche potenze della natura sembrano risvegliarsi. Creature
dimenticate dagli uomini tornano a percorrere sentieri e valli, demoni
inquietanti girano di notte e tormentano gli incubi dei mortali, e un
enigmatico signore (lu diaulu, forse?) tesse la sua tela nell’ombra.
Spetta ai due fratelli scoprire il mistero.
PS: Se qualcuno ha letto il mio romanzo “La guerra
dei lupi”, vi ritroverà due personaggi, che ho voluto omaggiare con
un’avventura inedita, verificatasi qualche anno prima dei fatti narrati nel
libro. 😊
Quali creature fantastiche scopriremo leggendolo?
Nel
romanzo scoprirete molte creature fantastiche, tutte presenti nel folclore
sardo, ossia nella regione in cui è ambientato. La bestia principale è S’Erkitu,
il Toro Sacro dell’isola a forma di sandalo, una specie di toro mannaro.
Secondo la leggenda, è un uomo maledetto, costretto a mutare in una creatura
antropomorfa, con la parte superiore del corpo e la testa a forma di toro, due
grandi corna (di metallo?), con in cima collocate due candele. Il suo compito è
raccogliere le anime dei defunti.
Oltre a
Erkitu, potrete imbattervi nel terribile iskultone, una specie di
basilisco sardo, e poi nella musca mascedda, da cui è meglio non farsi
pungere, e dai drullios, demoni notturni molto terrificanti. Insomma, le
creature fantastiche non mancano in questa storia. Ah, e ci sono anche dei lupi
mannari!
Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?
In Sardegna, in particolare nella zona orientale, tra l’altopiano del Supramonte e la Foresta di Mantes, luoghi affascinanti e evocativi, anche solo a pronunciarli. E non manca una capatina nella Gola di Gorropu, molto frequentata e amata dagli escursionisti, ma anche luogo perfetto per imboscate demoniache!
La
Sardegna ha una mitologia davvero affascinante, frutto della sua storia
particolare, e spesso diversa, autonoma, rispetto a quella della penisola. Le
storie di folclore sono numerose e questo racconto vuole essere un piccolo
omaggio alla sua ricchezza culturale.
Lascia pure un estratto del racconto.
È sempre difficile scegliere un estratto, per cui scelgo l’incipit, che catapulta il lettore subito nel pieno del racconto.
“L’urlo
dei dannati scosse la casa a mezzanotte.
Madda
levò lo sguardo al tetto, solo per vedere le travi di legno tremare, come se un
gigante le stesse scuotendo. Magari fossero stati i Gentiles, di loro non
avrebbe avuto paura, ma gli antichi pastori della terra erano scomparsi,
lasciando gli uomini a sbrigarsela da soli. Tremò, prima di acchiappare il
rosario, che le era scivolato sulla gonna, e riprendere la preghiera.
Non era
bene interromperle, non con il vecchio padre moribondo nel letto di fianco. Non
con la morte che rantolava sulla soglia di casa.
Madda
aveva visto i lumini passare di fronte alla finestra. Fiochi e biechi, le
avevano ricordato che non c’erano più dèi né giganti buoni sull’isola a forma
di sandalo.
Solo
demoni.”
Quale canzone, o colonna sonora, abbineresti alla lettura del racconto?
Direi qualcosa di lirico, intenso e emozionante,
come la versione di “In the end” di Tommee Profitt. Si presta bene alle varie
atmosfere che si succedono nella storia.
Biografia
Alessio Del
Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e
oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste e in antologie,
cartacee e digitali. I suoi ultimi libri sono la saga fantasy Ulfhednar War,
composta da “La guerra dei lupi” e “I Figli di Cardea” (Edizioni Il Ciliegio,
2017), l’urban fantasy “Berserkr” (DZ Edizioni, 2017) e le antologie di
racconti fantastici “L’ora del diavolo” e “Quando Betta filava” (NPS Edizioni).
Cura il blog “i mondi fantastici”, che sostiene la letteratura fantastica italiana. Presiede l’associazione culturale “Nati per scrivere”, che organizza eventi e incontri letterari con scrittori locali. Tiene laboratori e workshop di scrittura e lettura creativa e editoria, in giro per l’Italia.
Per “Bestie d’Italia – volume 3”, ha scritto il racconto “L’urlo della vita”.
Sito
NPS: https://www.npsedizioni.it/p/bestie-ditalia-volume-3/
Amazon: https://www.amazon.it/Bestie-dItalia-3-Autori-vari-ebook/dp/B08MD75X8W
Titolo: Bestie d’Italia – volume 3
Autore: Autori vari
Editore: NPS Edizioni
Genere: antologia di racconti fantastici
Pagine: 206
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 14 euro (cartaceo) / 2,99 euro
(digitale)
ISBN: 978-88-31910-347 (cartaceo) / 978-88-31910-35-4
(ebook)
Uscita: 1 dicembre 2020 (cartaceo)
Copertina e
illustrazioni interne a cura di Marco Pennacchietti.
Quarta di copertina :
Lupi, draghi,
cervi e tori mannari. L’Italia è ricca di leggende, che si annidano, come
folletti dispettosi, nelle cantine di ogni casa, nei giardini incolti, nei
borghi antichi che costellano gli Appennini e che gridano di vita, nonostante gli
uomini fatichino a udirne la voce. Eppure, come il canto delle sirene, a volte
ammaliano i viandanti, conducendoli nei loro mondi fantastici.
Il progetto
“Bestie d’Italia” parte dal recupero delle tradizioni folcloristiche italiane,
per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il territorio,
ricco di storia, misteri e magia.
La terza tappa di questo viaggio ci porterà lungo le coste del Mar Adriatico e dello Ionio, fino alle isole del Mar Mediterraneo, in compagnia di dieci scrittori italiani.
Il volume 3 di “Bestie d’Italia” contiene dieci racconti: Il sortilegio della Biddrina, di Giuseppe Gallato; Assedio notturno, di Francesca Cappelli; Bakunin aveva ragione, di Giuseppe Chiodi; L’urlo della vita, di Alessio Del Debbio; Respiro d’inverno, di Elena Mandolini; Il cavallo d’argento, di Alessandro Ricci; Il giorno della taranta, di Alessandra Leonardi; La natura vince su tutto, di Maria Pia Michelini; Fuga da Malaperla, di Debora Parisi; Caccia al drago, di Monica Serra.
Esistono leggende nate dai barlumi sempre mutevoli dell’immaginazione, leggende che danzano nell’empireo e ardono di magia: ataviche, affondano nelle radici dell’umanità e sfuggono al controllo della logica. Alcune hanno perfino la forza di insediarsi nel mondo, di farsi carne attraverso le gesta o le colpe di esigue anime, plasmando eroi o generando mostri.
Disponibile su tutti
gli store di ebook (Amazon Kindle: https://www.amazon.it/Bestie-dItalia-3-Autori-vari-ebook/dp/B08MD75X8W
)
Disponibile su
tutti gli store di libri, in libreria (distribuzione Libro.co) e sul sito NPS
Edizioni.
Sito NPS: https://www.npsedizioni.it/p/bestie-ditalia-volume-3/
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