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sabato 19 settembre 2020

Recensione - La guerra del cuore - di Heather M. Orgeron e Kate Stewart

 


Titolo: La guerra del cuore

Titolo originale: Heartbreak Warfare

Autrici: Heather M. Orgeron e Kate Stewart

Traduttrice: Sarah JL

ISBN EBOOK: 978-88-9312-811-7

ISBN CARTACEO: 978-88-9312-704-2

Genere: Contemporaneo

Lunghezza: 390 pagine

 

Trama

 

Briggs, ricordi quando in Germania ti dissi che non potevamo parlarci una volta che le nostre strade si fossero divise?

È stato il giorno in cui ti ho spezzato il cuore. Quello che non sapevi, era che stavo spezzando anche il mio. Credevo che mi sarebbero bastati: mio marito e mio figlio. Che sarei tornata a casa, e tutto sarebbe tornato com’era…

Prima della guerra.

Prima dell’imboscata.

Prima di te.

Ma non importa quanto ci provi, non riesco a cancellare il trauma che abbiamo condiviso. Non riesco a dimenticare il modo in cui il mio cuore batteva a tempo con il tuo. La verità è che sono persa senza di te. Quando ci hanno tirato fuori da quel buco nel terreno, pensavo che l’incubo fosse finito, ma nulla poteva prepararmi alla guerra che avrei affrontato a casa.

So che è da egoisti chiedertelo, ma, ti prego, devo vederti un’ultima volta…

Con tutto il mio amore,

Scottie

 

Recensione

 

Una storia toccante. Un titolo che esprime alla perfezione la storia raccontata.

Avete presente quelle storie che non riuscite a mettere in pausa? Quelle da “ancora una pagina, ancora un capitolo e poi smetto”? Ecco, questa è una di quelle. È una storia che cattura l’attenzione sin dalle prime pagine, che ti prende e non ti lascia andare fino a quando sei arrivata alla fine, che trasmette una tempesta di emozioni: ti fa entrare in sintonia con i protagonisti, ti fa sorridere e soffrire con loro. E quando questo succede, significa che l’autrice ha fatto un ottimo lavoro, che è riuscita nel suo intento. Qui il merito non va a una bensì a due bravissime e talentuose autrici, che sono riuscite a scrivere una bella storia d’amore senza che si percepisca la scrittura a quattro mani.

 


Partire per una missione umanitaria verso il territorio nemico, per il Sergente Scelto Katy Scott, infermiera da campo dell’Esercito americano, si presenta una dura impresa fin dall’inizio. Lei non è solo un soldato, è anche una moglie e una mamma, e sa che sarà straziante non vedere per dodici lunghi mesi il suo piccolo Noah. Nonostante ciò, il richiamo alla professione è talmente forte da darle il coraggio di affrontare la situazione e partire per l’Iraq per difendere il suo Paese. Fortunatamente non partirà da sola, ma in questo viaggio per Baghdad la accompagnerà la sua migliore amica Mully.

È la madre che è in me a essere in guerra con la decisione del soldato.

Trattenendo le lacrime, guardo il mio ometto, le braccia avvolte saldamente attorno alla mia vita in una morsa stretta, e non riesco a immaginare come potrò mai lasciarlo.

Gavin non è solo il marito di Katy, è anche un Capitano dell’Esercito americano. È più vecchio di lei, è l’uomo della sua vita e il padre di suo figlio, ma è anche colui che ha compreso e accettato la sua voglia di partire. Con estrema pazienza attenderà il ritorno a casa della bella e coraggiosa moglie, senza sapere che il futuro gli riserverà gioie, ma anche tanta sofferenza.

«Sei stata creata per questo, Katy. Va’ là fuori e fa’ ciò per cui ti hanno addestrata, e se si rendesse necessario…» I suoi occhi mi supplicano. «Fa’ tutto ciò che serve per tornare a casa da noi.»

Christopher Briggs è un soldato di fanteria a Bahgdad. Texano, alto, biondo e muscoloso, ha una barzelletta sporca sempre pronta sulla punta della lingua e attira le donne come api attorno al miele. Personaggio che tutti vorrebbero nella loro compagnia perché è un ragazzo simpatico e carismatico, strafottente ma anche generoso.

Briggs non è il tipo d’uomo che passa inosservato; è quello che a una seconda occhiata fa sembrare la faccenda dell’alto, bello e tenebroso un eufemismo.

Katy sa bene che la sua condizione di donna felicemente sposata con Gavin non le permette di andare oltre all’amicizia e, anche se attratta da lui, sa che deve scoraggiare i suoi tentativi di approccio. Passano i mesi, le giornate si susseguono tra allenamenti nell’accampamento e lavoro alla clinica, le serate sono spesso dedicate a evadere dalla routine con il gioco del poker e qualche bevuta tra amici, finché arriva il giorno in cui alcuni di loro lasceranno il campo per una missione e affronteranno l’esperienza più terribile della loro vita, quella che cambierà i loro destini.

È un romanzo raccontato dal punto di vista di tre persone, Briggs, Katy e suo marito Gavin. Avremo modo così di conoscere i vari punti di vista dei protagonisti, di entrare in sintonia con i loro pensieri, i loro traumi e le loro battaglie private. Non è una lettura facile, è un romanzo duro, che affronta temi difficili da gestire, perché parla di scelte dolorose, di crudeltà, di violenza sulle donne, di elaborazione del lutto, di disturbo post traumatico da stress e soprattutto di come lo spirito umano reagisce di fronte alle difficoltà. Ma allo stesso tempo è anche un romanzo che fa emozionare e riflettere, tanto. Anche se non ho sempre accettato le scelte della protagonista, ho percepito tutta la sua fragilità, ho tifato per lei e sperato che riuscisse a emergere da quel bunker di ricordi e disperazione nel quale era finita. 

Per concludere, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo; se la pensate come me, non ne rimarrete delusi. Però vi avviso, preparate i fazzoletti, il rischio lacrime è altissimo.

Punti di forza: stile linguistico pulito e corretto, ottima scelta lessicale, grande capacità di emozionare.

Difetti: non pervenuti

Temi trattati: violenza sulle donne, disturbo post traumatico da stress, tradimento e scelte dolorose.

Messaggio pervenuto: la forza di reagire alle avversità è sempre presente nel profondo di noi, basta solo farla emergere.

Sadie


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