Il messaggio
Questa piccola storia fantastica, racchiude
in se molti insegnamenti e messaggi, la lettura è sicuramente rivolta ad un
pubblico giovane e ancora acerbo, nel quale si può sperare e credere. Ma
sicuramente può essere un ottimo spunto di riflessione anche per i più grandi,
coloro che ormai si trovano già immersi nella tempesta e che grazie ad una
spinta potrebbero risvegliarsi e fermare l’incedere della devastazione.
L’autore con l’aiuto della fantasia ci mette
difronte ad un problema molto contemporaneo “La devastazione della terra”,
cerca di farci guardare il nostro mondo attraverso gli occhi di quella madre natura
che troppo spesso diamo per scontata e che ora, stanca e afflitta dal continuo
disinteresse, dall’arroganza e dalla sete di potere dell’essere umano, vuole
giustizia e vendetta.
L’uomo senza la natura, la terra e tutto ciò
che la circonda, non può esistere, ma la terra senza l’uomo sicuramente si!!!
Per molto tempo è esistito un buon equilibrio
tra natura e uomo, ma con il passare dei secoli, attraverso la sua evoluzione,
esso ha continuato ad assorbire e pretendere da lei sempre di più, tanto da
incrinare l’equilibrio e iniziare una vera e propria guerra che sembra crescere
e prendere forza con l’avanzare del tempo.
L’autore racconta proprio questo, con Il seme
della speranza, lui vuole piantare un seme nell’umanità, far germogliare
nuovamente la speranza che l’uomo nel tempo ha perso per strada, offuscato dall’odio,
dall’indifferenza e dal dolore. Lui vuole ricordarci che da soli non siamo
nessuno, ma insieme siamo forza, amore, equilibrio. Dobbiamo imparare a non
farci annebbiare la mente dal male che si nasconde nel potere e nell’arroganza,
ricordarci che se ci teniamo l’uno all’altro la ferita aperta negli anni, forse
potrà essere ricucita.
Ma lui non si sofferma solo su questo, vuole aprirci gli occhi anche sul tema dell'aiuto reciproco, sull'empatia dell'essere umano.
I suoi personaggi sbagliano e cadono perché incentrati su loro stessi e ciechi nei confronti di chi sta loro accanto, questo succede spesso anche a noi nella vita quotidiana, ci freniamo per paura, vergogna o semplicemente perché ci sottovalutiamo. Quando invece basterebbe alzare lo sguardo da terra, ascoltare il cuore e vedere negli altri noi stessi.
Emiliano Reali attraverso personaggi
fantastici mette su carta il suo personale grido d’aiuto della terra, possiamo
e dobbiamo fermarne la morte, perché senza di lei l’umanità non ha futuro!!!
A presto, Emanuela.
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