Noi
siamo i migliori
Pag.: 279
Ebook: 1,99
Cartaceo: 16,00
QUARTA
DI COPERTINA
Ci sono saghe familiari oscurate dalla storia, dalla
fortuna o dal destino; talvolta la loro conoscenza resta circoscritta in ambito
locale o in studi storici specifici, mentre, a ben guardare, nascondono
un’epica narrativa intensa e avvincente. Una di queste è l’epopea della
famiglia Drengot, cinque fratelli che nel 1016, esiliati dalla Normandia e
espropriati di tutti i beni, decisero di ricostruire da zero le loro fortune
spostandosi nel meridione d’Italia. Ridotti a mercenari predoni, decimati da
dure sconfitte, nel giro di un ventennio riusciranno a divenire un elemento
chiave per la vita politica e militare del Mezzogiorno.
I Drengot, i migliori secondo l’etimologia del loro
originario nome danese, ottenendo terre e titoli nobiliari faranno da apripista
per la successiva emigrazione in massa dalla Normandia, quella che porterà nel
volgere di un secolo alla costituzione del Regno normanno di Sicilia con la
dinastia degli Altavilla.
INCIPIT
DEL LIBRO:
Fu rientrando da un pellegrinaggio fatto al monastero di
Mont-Saint-Michel, alla fine di gennaio dell'anno 1016, che Ansketil venne
investito dalle disgrazie riversatesi sulla sua famiglia, eventi che avevano
trasformato suo fratello maggiore Osmond in un criminale e gli altri in
reietti, lui compreso.
Il duca Riccardo II, diretto discendente del grande Rollo,
aveva organizzato una caccia al cervo, un'occasione per l'esuberante principe
di passare un paio di giorni con i suoi famigli più stretti nei boschi di
Lyons. Di ubriacarsi, cavalcare fino allo sfinimento, inseguire selvaggina per
ore e poi magari dedicarsi a qualche giovane serva lontani da mogli e preti
troppo invadenti.
BREVE
RELAZIONE DEL CONTESTO STORICO
Agli inizi del primo millennio il meridione d’Italia è
frazionato tra diversi poteri: Sacro Romano Impero, Impero d’Oriente, il
Papato, i principati Longobardi e i saraceni combattono costantemente per
assestare il loro dominio su queste terre particolarmente fertili e rigogliose
nel cuore del Mediterraneo.
Contemporaneamente la Normandia, formalmente unita e sotto
la guida dei discendenti di Rollone, è teatro di aspre faide familiari.
I Drengot, una famiglia della nobiltà minore ma con un
discreto potere economico, vengono brutalmente esiliati per un delitto d’onore,
attratti dai racconti dei cavalieri di ritorno dalla Terra Santa decideranno di
costituire un’armata di mercenari pellegrini per tentare di ricostruire le loro
fortune nel meridione d’Italia. Qui, tra alterne fortune, si porranno di volta
in volta al soldo del migliore offerente arrivando ad essere spesso l’ago della
bilancia in contese tra poteri molto più grandi di loro. Nel giro di un
ventennio da predoni e mercenari diventeranno nobili e ricchi signori,
stabilizzeranno il loro potere con la Contea di Aversa e faranno da apripista
per un’emigrazione di massa che porterà nella penisola centinaia di cavalieri,
uomini valorosi ma con pochi mezzi, in cerca di un riscatto.
CITAZIONE
Rainulf era bloccato sotto la bestia mentre litri di sangue
caldo misto a pezzi di intestino esplodevano sul suo volto. Sto per morire,
pensò, stava per morire per mano di un anatolico o un bulgaro, infilzato dalla
picca di un banalissimo coscritto, piantato a terra mentre non riusciva neanche
ad aprire gli occhi per vedere un'ultima volta il cielo.
(Cap. 5, Si scontrarono in luogo già famoso)
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Solo
la verità 1837 ( sequel di Solo la verità
1832)
Pag.: 311
Ebook: 1,99
Cartaceo: 17,00
INCIPIT
DEL LIBRO
Non riuscivo a dormire. Risvegliata infinite volte in
quella stanza così buia e sconosciuta.
La giornata trascorsa si mescolava nei miei sogni tra paure
e sgomenti. La mano di Terence era adagiata sulla mia spalla. Mi ritrovai improvvisamente
insicura, sola.
Avevo freddo, nonostante fosse estate e nonostante le
coperte. Era il mio corpo a essere gelido, il sangue scorreva in me di
ghiaccio. Desiderai di essere a Gineste, nella mia camera, nel mio letto così
familiare.
Per un istante pensai di alzarmi, dovevo rompere quei
pensieri che infestavano la mia mente.
Ma dove sarei andata?
QUARTA
DI COPERTINA
Dopo il matrimonio di Terence e Lee Ann, a Gineste è tempo
di abituarsi alla nuova situazione. Terence sembra essersi calato nella vita
matrimoniale alla perfezione, ma sarà lo stesso per Lee Ann?
E come potrà Lawrence convivere con l’amore non corrisposto
che lo lega a Lee Ann, la sua anima gemella ormai sposata con suo fratello?
Tutto sembra ormai essere deciso, ma era davvero solo il
matrimonio combinato tra Terence e Lee Ann la verità da scoprire o ci sono
altri segreti che hanno influenzato le vite dei tre protagonisti?
Capitolo conclusivo di “Solo la verità.”
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