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sabato 29 febbraio 2020

Review Party - Sbarre di seta - di Stefania Da Forno


TITOLO: Sbarre di seta
AUTORE: Stefania Da Forno
EDITORE: Delrai Edizioni
GENERE: Romance


Sinossi

Cosa succede quando un uomo esce di prigione e vuole vendicarsi di una donna?
Cosa sarebbe disposto a fare?
E se poi, invece, si trova legato da sentimenti?
Il mondo non è mai come lo immaginiamo, ma la dolcezza di una ragazza può trasformare un obiettivo crudele in una speranza per il futuro.
CJ e Margot non sono fatti l’uno per l’altra, ma riescono a capirsi. E questo è abbastanza per far funzionare le cose.

"Quella vendetta, seppur infantile, era come mettere la parola fine a un passato che lo aveva distrutto."

Recensione


"L'amore era dolore.
L'amore non dava soddisfazioni.
L'amore era come una pugnalata alle spalle.
L'amore era il virus che infettava chiunque lo sfiorasse.
Ma si sa, il primo amore è impossibile da dimenticare."

Credo che il detto "Il primo amore non si scorda mai" sia vero per chiunque, è una prima volta che nel bene o nel male ci segna, ci apre le porte all'amore, ci da i primi insegnamenti. Spesso ci condiziona nel profondo, così tanto da diventare un tarlo che ci accompagna senza tregua durante la nostra vita.
Questo è quello che è successo a Cj, Renie per lui era l'amore, quello vero, quello per il quale saresti disposto a tutto...


"Cj era stato la miccia, il sollievo, l'ossigeno."

La trama già racconta molto quindi non vi dirò altro.
L'autrice possiede una scrittura molto introspettiva, con estrema facilità apre le porte dell'anima dei suoi personaggi al lettore, rendendola limpida e chiara ai suoi occhi.
E' molto abile nel tenere il filo psicologico del protagonista, calamitando l'attenzione su di lui distraendolo quasi da tutto il resto, prendendolo di sorpresa verso il finale.
I personaggi sono ben delineati, è sicuramente stato semplice farli rivivere attraverso l'immaginazione.
Le descrizioni degli ambienti sono vivide e ben equilibrate con le vicende dei personaggi, questo rende la storia tridimensionale, la si vive e la si sente in ogni sua parte.
Mi è piaciuto tanto il fatto che l'autrice sottolinei questo attaccamento non voluto alle proprie radici e la voglia sfrenata di cambiamento e libertà che unisce Margot e Cj, brava anche come dicevo prima nel sorprendere il lettore. 


"Avevano entrambi bisogno di un nuovo orizzonte 
su cui riversare ogni speranza.
Quel posto era consumato, marcio e intriso di tutte le negatività 
che il mondo aveva gettato loro contro.
Uno trovava conforto nell'altra, 
eppure sapevano che sarebbe stata la loro fine."

La copertina mi ha un pò forviata inizialmente, ma una volta letta la storia capirete quanto sia azzeccata.
Una storia molto piacevole che consiglio assolutamente.
A presto, Emanuela.


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