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giovedì 6 febbraio 2020

Recensione - Liquirizia - di Claudio Loreto


Titolo: Liquirizia
Autore: Claudio Loreto
Editore: Leucotea - Sanremo
ISBN: 978-88-94917-37-6
Pagine: 144
Pubblicazione: ottobre 2019
Presentazione al pubblico: 18-20 ottobre 2019, in occasione del “Book Pride” 2019 di Genova
Prezzo cartaceo: euro 14,90
Genere: Romanzo d’amore a sfondo storico

Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana.

Uno sparo impreciso incrocia le vite dell'ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l’irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un’altra incredibile vicenda.
Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell'Armata Rossa e "Liquirizia",  l'orsacchiotto che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio.
La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all’odio tra i popoli.

Recensione

"...gli uomini sono capaci di farsi a pezzi l'un l'altro senza neppure odiarsi, ma semplicemente perché qualcuno in qualche palazzo lontano ha firmato un pezzo di carta."

Non è mai semplice raccontare il passato se non lo si è vissuto, ci si può affidare ai ricordi di chi c'era e a ciò che la storia attraverso reperti o altro ci ha tramandato, ci vuole passione e soprattutto amore e curiosità per la ricerca e questo è sicuramente il concetto che più risalta in questo libro.

L'autore non si limita a descriverci i luoghi e i personaggi, lui porta la guerra con tutte le sue sfumature, direttamente a casa con il lettore.
I dettagli sono la vera chicca di questa storia, si forse a volte entrano troppo nello specifico (come quando si descrivo le armi ad esempio), ma è anche vero che questo da al lettore la possibilità di far rivivere ogni più insignificante dettaglio, rendendolo concreto.
Claudio Loreto trasmette credibilità, ogni vicenda narrata è così ricca di particolari, da non far dubitare mai di ciò che dice e porta alla nostra attenzione.

La storia d'amore raccontata, sembra banale, superficiale e sfuggente, ma l'autore con semplicità la rende intensa creando un legame tra i protagonisti e il lettore, che con facilità riesce ad immedesimarsi.
Una trama dal taglio quasi giornalistico in alcuni punti, ma che sa trasformarsi presto in una storia appassionata e coinvolgente.

"...Perché allo zio aveva raccontato una bugia:
non aveva affatto superato il suo infantile timore del buio, peggio che peggio con la guerra.
Per fortuna con lei c'era sempre Liquirizia.
Con il pupazzetto sul cuore poco a poco si addormentò. 
Il regalo che ora esso le faceva trovare al risveglio era quello di essere ancora viva."

Ultimo punto che ho apprezzato molto è il parlare attraverso la protagonista Tanja delle donne soldato, figura che raramente viene rappresentata e raccontata e che mi ha permesso di avere una nuova e interessante prospettiva sul tema.
Lettura consigliatissima. 
Alla prossima, Emanuela.

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