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domenica 23 febbraio 2020

Recensione - Il bosco delle more di gelso - di Filippo Mammoli


Titolo: Il bosco delle more di gelso
Autore: Filippo Mammoli
Genere: Romanzo, thriller
Casa editrice: Jolly Roger
Data di Pubblicazione: 18 luglio 2019
Formato: cartaceo
Pagine: 270


Sinossi

Un bambino abbandonato in fuga da tutto e da tutti, il cui nome è l’unica traccia per tentare di far luce sul suo oscuro passato.
Un caso di omicidio avvenuto in circostanze singolari con un cadavere orrendamente deturpato e reso irriconoscibile, affidato al commissario Tarantini.

Due malviventi di Malaga, signori incontrastati nel loro quartiere malfamato, intenti ad arricchirsi alle spalle del loro capo. Toccherà al vulcanico commissario livornese trapiantato in Sicilia l’arduo compito di sbrogliare questi tre fili di una matassa ingarbugliata come le antiche reti della tonnara di Scopello dove tutto comincia e tutto finisce.

Si chiude così, con un colpo di scena finale, un cerchio che ha compiuto un giro larghissimo tra le battute sagaci e i colpi di genio di Tarantini, i deliri di onnipotenza e le malefatte dei criminali spagnoli e i flash improvvisi che tornano nella memoria del bambino per regolare i conti con un passato inquietante.

Recensione

Lettori oggi vi consiglio assolutamente questo enigmatico thriller, dove le pagine saranno pezzi di un puzzle intrigato e completarlo sarà per voi un'interessante avventura.

L'autore ci racconta varie storie e ci presenta tanti personaggi, inizialmente ho faticato a stargli dietro e a comprendere dove voleva portarmi, anzi diciamo pure che questa sensazione mi ha accompagnata per l'intera lettura.


"L'importante nella vita è non arrendersi mai di fronte a niente e impegnarsi a fondo anche quando sembra che non ci sia più nulla da fare..."

Mammoli è riuscito grazie a questo suo modo di raccontare, a tenermi concentrata, mi ha incuriosita e spinta pagina dopo pagina.
E' stato davvero abile al non far capire il filo conduttore dell'intera storia, se non solo arrivati al finale.
La sua scrittura è semplice, diretta, fluida, lui ti fa credere che ogni vicenda raccontata sia fine a se stessa, butta briciole di pane sparse qua e la facendoti credere che è tutto lasciato al caso, ma credetemi niente è fatto o detto a caso, ogni cosa anche il più piccolo indizio è fatto per collegarsi e intrecciarsi a quello successivo ed è qui che sta l'arma sorprendente di questo autore.
I personaggi, sono tutti, nessuno escluso ben ideati, è facile elaborarli e farli rivivere attraverso l'immaginazione.
Mi capita poco di leggere libri ambientati in italia e ancor meno dei thriller, qui è la sicilia a fare da sfondo principale e devo dire che l'autore, nonostante non si soffermi troppo in descrizioni dettagliate, riesce attraverso i suoi personaggi, a renderla viva e trasformare le parole in immagini.
Tanti i temi affrontati, alcuni anche molto delicati, l'autore riesce a non appesantirli e nemmeno a cadere nel banale, anzi, con tatto e delicatezza, usando spesso il lato emotivo e psicologico dei personaggi, te li fa toccare con mano, diventi partecipe e crei un legame empatico con loro.
Una lettura molto interessante e consigliatissima.
A presto, Emanuela.


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