TITOLO: GRASS KINGS
– I RE DELLA PRATERIA
AUTORE: MATT KINDT
DISEGNATORE: TYLER JENKINS
GENERE: THRILLER -
MISTERY
PAGINE: 450
EDITORE: OSCAR VAULT
MONDADORI
TRAMA
Grass Kings è un mistery contemporaneo
scritto da Matt Kindt ed illustrato da Tyler Jenkins, ambientato in un pezzetto
di America rurale dimenticato da Dio, dove un gruppetto di autoesiliati ha
deciso di trasferirsi, recidendo ogni legame con la legge e con le regole che
essa impone.
I Grass Kings, ovvero i Re dell’Erba,
sono tre coraggiosi fratelli dalle storie differenti, ma accumunate da un velo
di sofferenza, che in questo lembo di terra fondano il Regno della Prateria, di
cui sono gli indiscussi monarchi.
RECENSIONE
“Benvenuti
nel Regno della Prateria. E qua i fessi come te vengono presi a calci in culo.”
Ho avuto il privilegio di leggere in
anteprima questa graphic novel che uscirà a Febbraio in libreria e che mi ha
conquistata subito, ma dico subito, dalla prima pagina, tenendomi incollata
fino alla fine in questo vortice psichedelico di immagini e parole.
Parliamo un attimo delle illustrazioni.
Era la prima volta che mi approcciavo ad una graphic novel e a dire il vero
sono partita anche piuttosto prevenuta, dato che non ne avevo mai “provata”
una, ma poi mi sono dovuta ricredere. Già i primi acquerelli mi hanno fatta
innamorare: i colori tenui, le sfumature, i disegni crudi e perfetti nella loro
imperfezione, tutto questo mi ha mandata letteralmente fuori di testa. Queste
pennellate hanno accompagnato molto bene i dialoghi e la storia dei Grass Kings
e delle loro bizzarre vicende, sia fuori dal Regno della Prateria, che dentro i
suoi confini.
E ora parliamo della storia. Una storia
che mi ha ricordato vagamente l’ambientazione tipica del selvaggio west,
costellata di duelli all’ultimo sguardo, complotti, parole taciute ed omertà,
ma soprattutto la voglia di non adeguarsi ad una legge che sta troppo stretta.
Robert, Bruce ed Ashur sono i monarchi
del Regno, ma prima di tutto sono fratelli. Diversi. Incompresi, ma autorevoli,
accumunati dalla voglia di libertà, dalla voglia di evasione che ogni essere
umano almeno una volta nella sua vita vorrebbe sperimentare. E se c’è una cosa
che è più sicura del loro legame, è la consapevolezza di dover tenere protetto
e privo di pericoli il Regno, la casa in cui vivono, l’istituzione che hanno
fondato sul sangue di chi prima di loro avrebbe voluto ottenere la tanto
anelata libertà.
“Questo paese
è la nostra chiesa, la nostra scuola.”
Putroppo per loro, la tranquillità che
avvolge il Regno verrà minata da una serie di sfortunati incidenti.
O, almeno, questo è quello che si vuole
far credere a tutti coloro che pensano che le morti misteriose di alcune
persone siano frutto della mente perversa di un qualche pazzo serial killer.
C’è chi gli ha già dato un nome. C’è
chi già lo teme. L’Assassino Fantasma si aggira tra un paese e l’altro, e ora,
forse, vuole smontare quel delicato equilibrio che regna nel territorio dei
Grass Kings.
E allora chi sarà mai costui? Esiste
veramente un killer tra loro o è solo il frutto dell’immaginario di persone
spaventate che non sanno dare una spiegazione logica ad avvenimenti così
inquietanti?
“Hanno
fondato un regno sulla morte che sta per essere inondato di sangue!”
Grass Kings è un capolavoro che
consiglio vivamente a chi ama il genere, certo, ma anche a chi, come me, non si
è mai sognato di leggere una graphic novel, perchè ne potrebbe rimanere davvero
sorpreso.
La lettura procede così scorrevole,
parola dopo parola, frase dopo frase, che ci si rende conto di essere alla fine
solo quando si inciampa in tavole ad acquerello inedite dei nostri cari
personaggi.
Altro punto a favore sono, appunto, i
protagonisti. Persone che sono unite nel perseguire un ideale assoluto di
libertà. Che vogliono rimanere libere da vincoli, fuori da una società corrotta
e colma di menzogne. Via da tutto ciò che potrebbe intaccare la loro
tranquillità, ma che arriverà inesorabilmente sotto forma di un truce passato a
scuoterli e a risvegliarli.
Che altro dire? Ci sarebbe così tanto,
ma rischio di diventare noiosa e prolissa.
Me ne sono innamorata. E sono sicura
che potrebbe far innamorare anche voi.
I Re dell’Erba non sono mai stati tanto
affascinanti!
Alla prossima, Chiara.
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