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lunedì 21 ottobre 2019

Recensione - DUE RACCONTI PER UNA NOTTE - di David Berti


TITOLO: DUE RACCONTI PER UNA NOTTE
AUTORE: DAVID BERTI
GENERE: RACCONTI BREVI
PAGINE: 53
EDITORE: EFFIGI EDIZIONI


TRAMA

Due brevi racconti in bilico tra sogno e realtà, adagiati sulla linea di confine in cui queste dimensioni si contaminano arricchendosi reciprocamente. Due storie che ci porteranno a viaggiare leggeri sia fuori che dentro noi stessi, come racchiusi all'interno di una bolla di sapone sospinta dal vento. Nella prima narrazione, il lettore salirà in sella a una bicicletta attraversando la Garfagnana fino a San Pellegrino in Alpe. Un pellegrinaggio a pedali tra meravigliosi paesaggi che regala spunti di riflessione sul senso della vita. Il tutto reso ancora più intricante e avvincente da un finale a sorpresa. Nella seconda, incontreremo un singolare personaggio che, in un'atmosfera onirica, ci accompagnerà a rivivere la sua leggenda, umanizzandola. Lo vedremo scendere dal piedistallo del mito per mettersi a conversare con noi, facendoci partecipi d'emozioni e riflessioni che sentiremo nostre e profondamente attuali.

RECENSIONE

Ho trovato questi due racconti di David Berti estremamente interessanti, tuttavia per gusto mio personale ho preferito di gran lunga il secondo, intitolato “Trance alcolica”, il cui protagonista Christian si trova a compiere un bizzarro seppur profondo dialogo con un personaggio piuttosto controverso del mondo del folklore: Jack O’Lantern. E quale periodo migliore per immergersi in questo racconto se non ora che si è fatto Ottobre, con la sua magica festa di Halloween?
In questo racconto i dialoghi sono un botta e risposta ben costruiti e Jack è presentato come un personaggio tenebroso ma al contempo affascinante, ben conscio della sua attuale situazione e pronto ad aiutare chi come lui si trova a vagabondare in una vita piena di sofferenza ed incertezza.
Jack è lì con Christian per aiutarlo a trovare la sua meta, la sua via, il suo scopo nella vita, dandogli una lezione su ciò a cui potrebbe andare incontro se vivesse nell’eterno dubbio e spingendolo a compiere azioni di cui sicuramente non si pentirà, dato che la vita è un dono che va vissuto fino in fondo.

“Non devi avere paure, potresti rischiare di vagare per sempre senza meta, assetato e irrequieto, preda del malessere della tua anima.”

Ho adorato il personaggio di Jack O’Lantern in questo racconto, personaggio misterioso, ma profondamente malinconico, pronto ad evitare che altre anime in pena facciano la sua stessa fine, destinate a vagare senza uno scopo, una meta da raggiungere nella propria vita, pronto ad aiutarle e riportarle nella “retta via”, senza mai un singolo rimpianto, quasi come un macabro maestro di vita.
Viceversa, il primo racconto, intitolato “Il falco pellegrino” differisce dall’altro per le esperienze di vita dei personaggi, scelte diverse e vissuti altrettanto diversi, eppure credo ci sia un filo conduttore che accumuna questi due brevi scritti. Se ho letto bene il personaggio del “Falco pellegrino”, Sirio, sa già cosa desidera, ovvero scalare una montagna impervia con la sua bicicletta, incontrando diversi personaggi lungo la propria strada che gli insegneranno cose diverse, ma molto importanti per la sua esistenza. E il finale lascerà parecchio di stucco.

“Chissà...forse il ciclista è un pellegrino. Il viaggio, con le sue difficoltà e gioie, purifica la sua anima facendogli vomitare fuori tutte le tossine di una vita che, talvolta, porta lontani dal vero senso dell’esistenza.”

In “Trance alcolica”, anche Christian compie un viaggio surreale, quasi mistico, e per arrivare alla meta dovrà superare molti ostacoli, ma alla fine sarà rincompensato e ne rimarrà compiaciuto. Deve solo avere meno paura e affrontare ogni ostacolo a testa alta.
Insomma, sono due racconti brevi, ma dal significato molto profondo, che scavano in fondo all’animo umano, scatenando una sorta di mix di sensazioni differenti, ma appaganti e suggestionanti.
Li consiglio vivamente, sia per lo stile di scrittura, preciso ed efficace, sia per ciò che ci insegneranno alla fine, ovvero una lezione sul come smettere di esitare per buttarci a capofitto in ciò che ci piace di più, nei nostri sogni, per poterli realizzare. Due racconti delicati, leggeri, mistici, che ci faranno sognare.

Alla prossima, Chiara!


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