Titolo: Villerouge
Autore: Enys LZ
Genere: Romance, MM, contemporaneo, LGBT
Trama
Villerouge è un paesino qualunque abbarbicato sul
pendio di una montagna qualunque dove non succede mai niente.
Tranne che in autunno, quando i boschi attorno a
Villerouge si colorano di tutte le calde sfumature del rosso. Ecco che allora i
turisti scoprono la bellezza primitiva di quei luoghi incontaminati e portano
con loro movimento, aspettative, novità. Il paese torna a vivere.
L'autunno è bellissimo a Villerouge.
Ma il giorno in cui Scott vede Zeph per la prima
volta non è autunno.
È primavera. Una primavera piovosa, fredda e
noiosa.
Nessuno arriva a Villerouge in primavera.
Nessuno tranne Zeph, che non è il suo vero nome.
E che forse sta fuggendo da qualcosa e sulla
strada di Scott ci è solo capitato per caso.
Link Goodreads: https://www.goodreads.com/book/show/48248147-villerouge
Incipit:
Scott prese un
profondo respiro e se ne pentì subito. Si lasciava sempre ingannare dalla
fresca aria notturna che gli accarezzava le guance alla fine del turno e si
dimenticava regolarmente che dietro il locale c’erano i maleodoranti bidoni
della spazzatura, pieni fino all’orlo dopo un intenso venerdì sera.
Non che ci fosse
mai da ammazzarsi di lavoro a Villerouge, neanche nel fine settimana. Il paese
contava tremila anime, animali domestici inclusi, e non tutti passavano le
serate a bere nell’unico bar aperto fino a tardi.
Si assicurò che la
porta sul retro fosse chiusa a chiave e fece il giro dell’edificio. Era un
modesto chalet in legno e pietra che avrebbe potuto essere un sogno romantico
per una coppia in cerca di evasione dalla metropoli se, una decina di anni
prima, il proprietario non avesse deciso di trasformarlo nel Red Alder, aperto
a oltranza fin dalle prime luci dell’alba; come facesse a rientrare delle spese
di luce e riscaldamento nei periodi morti, a Scott interessava ben poco.
Si strinse nel
giubbotto e sistemò meglio la sciarpa attorno al collo. Aprile era dietro
l’angolo, ma l’inverno sembrava aver deciso di aggrapparsi ai boschi con le
unghie e con i denti, e la primavera aveva portato poco sole e molta pioggia.
Lo sterrato sotto i suoi piedi era morbido e l’aria profumava di foglie
bagnate, doveva aver smesso da poco di piovere.
Per fortuna, pensò Scott, o sarebbe
dovuto tornare a casa sotto l’acqua scrosciante e senza ombrello, come al
solito. Sarebbero stati venti minuti molto lunghi, con il cappuccio tirato
sulla faccia e la strada un’unica, grande pozzanghera. Il Red Alder si
affacciava sulla via principale che attraversava il paese, l’unica davvero
asfaltata, ma l’inverno non aveva lasciato scampo e tra la neve, gli spartineve
e il sale per evitare il formarsi di lastre di ghiaccio, l’asfalto era ora un
groviera di buche più o meno profonde, pericolose per le auto e letali per le
caviglie.
In realtà,
Villerouge non era male. Poche persone, pochi turisti, poche prospettive, pochi
problemi. Scott era nato e cresciuto lì, figlio dei Bolsey che gestivano il
panificio in centro, ma non era mai stato una persona mattiniera e aveva
preferito il turno serale al bar piuttosto che la sveglia in piena notte per
andare a preparare il pane con i genitori. Sua madre ancora non se ne era fatta
una ragione.
Enys LZ, classe 1986,
nord-ovest Italia.
Se questo fosse il mio
vero nome avrei un codice fiscale molto interessante. Naturalmente non lo è. Enys è il nickname storico che uso dai
tempi lontani in cui, appena adolescente, scrivevo fanfiction su Slam Dunk e Il
Signore degli Anelli. LZ sono le
iniziali del mio nome reale. Mi capita spesso di pensare di aver bisogno di
entrambe queste identità: da qui lo pseudonimo.
Quando non sono Enys LZ mi
barcameno tra un lavoro qualunque, una mezza carriera in teatro, qualche
sporadica traduzione dall’inglese e lo studio del giapponese.
Nel 2019 mi lascio
trascinare con gioia nell’avventura del Lux Lab, dedicato ai romanzi M/M.
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