Titolo: My Queen - I am ready to share my throne
#2
Genere: Mafia/Dark/Erotic romance
Autore: Lucia Tommasi
Data di uscita: 6 maggio 2019
Romanzo
conclusivo (My King e My Queen)
SINOSSI
I
continui messaggi che arrivavano a Nick adesso hanno un volto, quello di
Karina. Mentre la rivelazione di sua madre gli fa mancare l’aria.
Diventerà
padre, ma molti dubbi fanno vacillare tutte le sue certezze. Dubbi che gli
metterà in testa sua madre che non si arrenderà facilmente alla sua storia con
Vivyan.
Il
padre di Nick cerca in tutti i modi di riappacificarsi con il figlio, vuole far
parte della sua famiglia ed essere perdonato.
Vivyan
invece si sente sola, suo padre è tutta la sua famiglia, ma lui stesso l’ha ripudiata
dopo che ha saputo che aspetta un bambino da Nick ed è andata a vivere da lui.
Adesso l’unica sua famiglia è Nick e il bambino che porta in grembo.
Anche
Jason proverà a ricongiungersi con Nick, è pentito, vuole un rapporto con lui,
ma Nick non ne vuole sapere, anche se sa che è suo fratello.
I
comportamenti di Riley però incuriosiscono Nick, cosa starà tramando? Perché è
sempre così assente? Perché non si interessa più alla sua storia con Vivyan?
Cos’ha in ballo in questo momento?
La
verità su Riley lo sconvolgerà tremendamente, ma finirà il loro rapporto o Nick
ci metterà una pietra sopra? Anche se forse ci vorrà un macigno.
Estratto
Corro e
li trovo tutt’e tre in salotto. Mamma grida in un angolo, è in lacrime, papà
tiene una pistola puntata verso Sebastian che è a pochi passi, ma anche lui
tiene una pistola puntata verso papà.
<<Che
cazzo succede qua?>> Grido e i due stronzi si voltano a guardarmi.
Eccoli
qua. Il padre che mi ha cresciuto, che è anche uno stronzo egoista, ed ora cerca
di ammazzare il padre che mi ha concepito, un uomo senza spina dorsale.
E poi
c’è la troia di mia madre che non ha saputo scegliere tra questi due coglioni.
Che quadretto insulso.
Sebastian
mi guarda con uno sguardo paterno, uno sguardo più dolce delle altre volte. Lui
mi ha sempre visto come un figlio, ma non sapeva che lo fossi realmente.
Sento
uno sparo e Sebastian cade a terra. Quel codardo di papà gli ha sparato mentre
lui si era distratto. Ho sbagliato, quello senza spina dorsale è August, non Sebastian.
Grido
il suo nome e corro da lui. <<Tranquillo.>> Premo forte sulla
ferita che è vicino al cuore e spero che August non l’abbia ucciso perché se
così fosse ucciderò anche lui.
<<Aiden chiama l’ambulanza.>>
<<Non
possiamo, arresterebbero tuo padre.>> Che lo facciano!
Mi
volto a guardare mio padre August, sembra pentito e impaurito ma poco mi
importa. <<Dovrei farlo, dovrei mandarti in prigione e fartici restare a
vita. Ma così metterei in pericolo anche me. Quindi non sognarti che lo stia
facendo per te.>> Guardo nuovamente Aiden. <<Chiama Quinn.>>
<<Già
fatto, arriva immediatamente.>> Sento di nuovo la sua voce. <<Vuoi
che chiami anche Vivyan?>>
<<No!
Lasciamola fuori da tutto questo.>>
Cerco
di svegliare Sebastian che nel frattempo ha perso i sensi.
Mia
madre gli accarezza la testa e piange. <<Che cazzo piangi? È tutta colpa
tua questo casino. Se muore sarà solo colpa tua. L’hai ucciso tu!>>
Ammetto di essere duro con lei, soprattutto in questo momento, ma è tutta colpa
sua e qualcuno deve dirglielo.
<<Come
puoi essere così crudele?>> Le lacrime le hanno fatto sciogliere il
mascara.
<<E
tu come hai potuto essere così bugiarda? Mi hai concepito con uno e ti sei
sposata l’altro. Potevi sistemare le cose, potevi sposare quello che ti aveva
messa incinta e non sarebbe successo niente. Saremmo stati tutti felici e
contenti, ma tu non potevi sposare uno come Sebastian, giusto? Tu dovevi
sposare quello più potente e più ricco.>>
<<Non
è stata una mia scelta, è stato mio padre a obbligarmi. Io glielo avevo detto
che il bambino era di Sebastian ma mio padre mi fece sposare August lo
stesso.>>
<<Quel
bastardo di tuo padre sapeva tutto??>> Interviene furioso papà.
<<Sapeva tutto e mi ha costretto comunque a sposarti?>>
<<Non
chiamare mio padre così!>>
Mio
padre grida più forte. <<Il vostro scopo era solo prendervi il mio potere
e ingrandirvi.>>
<<Come
avete fatto anche voi!>> La mamma grida più forte.
Papà ci
va giù pesante. <<Voi vi siete presi il potere con l’inganno. Io amavo
Karoline, ho sempre amato lei e mai te.>>
<<Se
l’amavi così tanto allora perché l’hai uccisa? Perché l’hai ammazzata con le
tue mani. Il suo sangue e sulle tue mani.>> Aspetta, io credevo l’avesse
fatta uccidere.
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