Titolo: Il treno delle
libertà
Autore: Christian
Giovanettina
Genere: Narrativa
Contemporanea
Trama
Borgo Settecase è un
paesino montano del Canton Ticino, pochissimi abitanti, tutti conoscono tutti.
La maggior parte della gente vive nel timore di Dio, sforzandosi di condurre
un’esistenza apparentemente perfetta, ma spesso nascondendo peccati noti
comunque a tutti. San Nicola è la città più vicina e per i ragazzi di Borgo
Settecase e dell’intera valle è il luogo del divertimento, mentre per gli
adulti è la porta dell’Inferno. Omar e i suoi coetanei vivono in questa realtà,
innamorati della natura che li circonda e della pace delle vallate, ma
desiderosi, appena possibile, di evadere in città per sfuggire al bigottismo e
alla monotonia paesana. Da adolescenti sprovveduti diventano giovani uomini e
per gli uomini, si sa, è più complicato affrontare le maldicenze e le accuse di
un intero paese. D’altra parte Omar desidera solo vivere liberamente, senza
catene, ma il paese gli permetterà questo?
Recensione
Salve lettori, oggi vi parlerò di un libro davvero significativo: Il treno
della libertà, un romanzo che a primo acchito non mi aveva suscitato molto
interesse, ma dopo una ventina di pagine, tutto è cambiato.
Questo romanzo parla di una storia vera, infatti
l’autore narra con maestria e scioltezza la storia della sua vita,
dell’amicizia e le avventure vissute con il suo migliore amico Omar, in un
paesino della svizzera, dove la gente sa tutto di tutti, e vive in una restrizione
mentale da far accapponare la pelle. Non vedono di buon occhio le innovazioni e
considerano il divorzio un disonore, in pratica dei bigotti fino al midollo.
L’autore inizia con il raccontare la vita dei ragazzi
nell’età dell’adolescenza, delle loro avventure, dei loro pensieri e della loro
capacità di mettersi irrimediabilmente nei guai. Delle prime lezioni di vita,
delle prime sbronze e dei molteplici rimproveri da parte dei loro genitori, che
pur essendo duri, li amano e li apprezzano.
Un romanzo davvero intenso e toccante, ma soprattutto
molto scorrevole.
Tratta di temi importanti, come l’amicizia, la
famiglia, l’amore, la perdita di una persona cara e il senso dei propri sbagli.
E di quanto un piccolo paesino possa essere diverso dalla grande città, non
solo per le auto e per le case, ma per la gente che vi abita, delle loro paure
verso il “diverso”.
Ma cosa succede se si commette un “errore, insomma un
vero peccato” in questo paese di bigotti e menti chiuse? Si viene etichettato,
schernito e spinto a fare qualcosa di impensabile…
Non voglio dilungarmi oltre, perchè finirei per
svelarvi l’intera trama, insomma, che dire ancora? Se non che questo è un
romanzo che fa davvero riflettere, e che soprattutto vale la pena di leggere.
Consiglio la lettura, non ve ne pentirete.
Alla prossima, un bacione da Nancy Jennifer Johnson!
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