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martedì 4 settembre 2018

Recensione - I fabbri degli dei - di Marco Gerri




TITOLO: I FABBRI DEGLI DEI
AUTORE: MARCO GERRI
GENERE: FANTASY
PAGINE:289
EDITORE: LETTERE ANIMATE EDITORE
#prodottofornitoda : ebook fornito gratuitamente dall'autore

TRAMA

In una terra lontana nel tempo, una guerra tra razze imperversa senza accenno di soluzione. Nel momento più buio, la forza della fede negli astri porta speranza nell'alleanza composta da elfi e nani: l'incontro con il popolo dei titani, provenienti dal Deserto dei Tre Re, cambia radicalmente le sorti del conflitto. Gal, supremo comandante dell'esercito degli elfi, ed Argo, Signore Elementale del popolo dei draghi, condurranno Rai, Sarin e Dug alla scoperta di Crisalis, delle sue culture, delle sue differenze, tra le virtù e i difetti delle razze in guerra, nel tentativo di contrastare lo Sconosciuto e le sue mire di conquista e distruzione.

RECENSIONE

Premesso che non sono un'amante del genere fantasy con elfi, orchi e creature simili annesse, devo dire che questo libro mi ha sorpresa in modo positivo.
La scrittura di Gerri è molto particolare, scorrevole e moderna ma con quel piccolo assaggio di arcaico che mi ha attratta fin da subito, forse perchè nel romanzo viene rievocata quell'atmosfera medievale di feroci battaglie e arti magiche che adoro tanto.
Inutile dire che da quando si parte a leggere il libro si viene catapultati in un mondo fantastico abitato da creature magiche buone e cattive, creature che tutti conosciamo come i classici elfi, gnomi, troll e orchi, e altre meno sentite (almeno per conto mio) come i Daghen (razza simile ai nani) i Mytriin (coloro che si occupano di affari commerciali e finanziari all'interno di questo mondo inventato) e le ninfe; ma i personaggi che spiccano nel racconto per maestosità e fama sono i Titani, i Fabbri degli Dei, discendenti dal Cacciatore, dal primo fabbro che lavorò il ferro e l'acciaio dopo che il proprio avo aveva conquistato il fuoco dalle divinità. Enormi colossi dotati di una forza sovrannaturale sembrano essere per il generale Gal, elfo fiero e dotato di grande saggezza, e per tutti i popoli devastati dalle guerre l'unica speranza di pace, l'unico barlume nell'oscurità di un mondo che soccombe giorno dopo giorno alla crudeltà di orchi e troll.
Il romanzo ha tutto ciò che ci serve: tradimenti, passioni, battaglie epiche, ironia e tanta magia, per non parlare dei personaggi ben caratterizzati e dai scenari tipici di città-fortezze immense, catene montuose, castelli, territori e lande desolate stile Signore degli anelli descritte minuziosamente dall'autore.

"...nella parte più a sud, sulla terrazza del lago sorgeva il palazzo padronale: anch’esso era sfarzoso come il mastio di Wasat, ma a differenza di quest’ultimo aveva fatture da villa signorile con un esteso parco che si affacciava direttamente sulle serene distese del lago: innumerevoli voliere tappezzavano i lati del parco dove al centro si ergeva una gigantesca fontana di marmo rosa raffigurante delle creature acquatiche, probabilmente abitanti del lago, le quali zampillavano piccoli e grandi getti d’acqua creando dei giochi curiosi quanto affascinanti..."

Personalmente il romanzo non mi dispiace, lo trovo scritto bene, la suspance aumenta mano a mano che si prosegue coi capitoli fino ad arrivare alla battaglia finale (più epica delle altre, ovviamente) e al finale (che vi lascerà sicuramente sorpresi).
L'unica cosa che avrei voluto fosse più trattata nel libro è il rapporto tra i personaggi, con annessi sentimenti, pensieri, emozioni, perchè alcune volte mi dà come l'impressione che queste siano trattate in modo piuttosto superficiale.
Per tutto il resto lo consiglio vivamente!

Alla prossima, Chiara.




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