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giovedì 2 agosto 2018

Recensione - Un delitto quasi perfetto, la verità di Giuseppe Ghirardini - di Sara Pelizzari


Titolo: Un delitto quasi perfetto, la verità di Giuseppe Ghirardini
Autrice: Sara Pelizzari
Genere: Giallo/Noir
Self Publishing
Pagine: 162


Breve introduzione

La storia raccontata in questo breve romanzo è liberamente tratta ed ispirata ad un fatto di cronaca. Nel libro, fortemente voluto dalle sorelle di Giuseppe Ghirardini, racconto ciò che è accaduto condendo il tutto con una buona dose di fantasia.

Recensione
È una giornata che inizia come tante altre nel piccolo paese…  C’è chi abbandona controvoglia il suo caldo giaciglio per andare al lavoro, c’è chi invece è rientrato da poco dal turno di notte e non vede l’ora di riposare un po’ e poi c’è chi al lavoro purtroppo non ci deve andare e si prepara ad affrontare l’ennesima giornata alla ricerca di quell’assunzione che brama come un’oasi nel deserto.
È un giovedì come tanti, ma è destinato ad incidere un marchio indelebile nella vita di più persone e a disturbare la tranquillità di un paese poco abituato ai clamori della cronaca.
È così che inizia questo breve romanzo di Sara Pelizzari. Romanzo ispirato a un fatto realmente accaduto. Fabio Vespucci, investigatore privato di quaranticinque anni, parte da Milano per recarsi in una piccola cittadina, lasciandosi alle spalle un matrimonio in crisi con la speranza di ritrovare se stesso oltre alle due persone scomparse, le quali hanno gettato non poco caos e paura in quella piccola comunità. Franco, in un primo momento, non si è recato li appositamente per affrontare questo caso, ma il suo attaccamento al lavoro, causa dei suoi problemi all’interno della coppia, lo spingerà a prendere in mano la situazione. Deciderà così di dedicarsi alla sua seconda passione, la scrittura. E lo farà partendo proprio da questo caso, raccontando le vicende dell’uomo scomparso, Giuseppe Ghirardini, la sua sofferenza, la sua umiltà…. E lo fa immergendosi nella sua vita, ripercorrendo strade, pensieri e abitudini… mettendosi letteralmente nei suoi panni.
Cerco di distrarmi un po’, ma la mia mente continua a tornare alle immagini dei giornali locali, che gridano a gran voce la paura e lo sgomento per la scomparsa di quell’uomo…
Devo dire che Sara Pelizzari mi ha piacevolmente sorpresa con questa storia, mi ha coinvolta sin dall’inizio grazie alla sua scrittura fluida, pulita e decisa che ti tiene incollato alle pagine e ti invoglia ad andare avanti per saperne di più. Un romanzo da leggere sotto l’ombrellone in un pomeriggio di sole, una lettura leggera ma forte allo stesso tempo, capace di emozionarti. Sapere che quello che stai leggendo è realmente accaduto ha un notevole peso man mano che sfogli le pagine e di sicuro non puoi non rimanerne indifferente.
Complimenti davvero per questa scelta di trattare un tema che a volte diventa scontato ai nostri occhi…
Nella mia mente sta prendendo vita un disegno di come potrebbero essere andate le cose… Non ho né prove né indizi, ed è soltanto una mia idea… Ma di una cosa sono certo, quello  che ha coinvolto il    signor Martini prima e Giuseppe Ghirardini poi, è un piano diabolico, progettato accuratamente da tempo…
Alla prossima, Deborah.


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