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martedì 14 agosto 2018

Recensione - Di luce, di sangue di ombre - di M.A. Mandalà


DI LUCE, DI SANGUE DI OMBRE

Autrice: M.A. Mandalà
Lunghezza stampa: 136
Dimensioni file: 1645 KB
Editore: Giovane Holden Edizioni (1 ottobre 2015)
#prodottofornitoda : ebook fornito gratuitamente dall'autrice

SINOSSI

Un’adolescente inquieta e malinconica, che fatica a relazionarsi con i suoi coetanei soprattutto a scuola dove è spesso e inevitabilmente oggetto di scherno per il suo aspetto desueto. Una rara malattia ematica rende, infatti, la sua pelle quasi traslucida e la necessità di continui controlli medici nonché di frequenti trasfusioni di sangue la rendono ancora più incerta e insicura di quanto sarebbe normale per una ragazzina di quell’età. La scoperta di essere stata adottata pare legittimare quel senso di ansia e inadeguatezza che da sempre la tormentano. Il suo desiderio di scoprire la verità sulle proprie origini la porterà così a intraprendere un lungo e periglioso viaggio che la metterà dinanzi a una verità inaspettata.
L’Autrice dà mirabilmente vita a un universo urban-fantasy in cui profumi, odori, sapori paiono evaporare dalle pagine per depositarsi nell’immaginazione del Lettore. Mischiando elementi gotici e un pizzico di romanticismo costruisce una storia agrodolce popolata di misteriose creature demoniache, di luoghi gelidi e selvaggi, di monaci in cerca di redenzione. Ma è Ginevra la vera protagonista; voce narrante, a tratti titubante e confusa, smarrita nei meandri di una vicenda più grande di lei. Eppure, capace di incantare il Lettore con la sua oscura purezza.

RECENSIONE

Una lettura gotica dalla trama accattivante, capace di innescare nel lettore una curiosità viscerale fino all’ultima pagina.
Vi racconto il mio parere su questo libro, quello che ho davvero apprezzato molto e quello che avrei preferito fosse diverso.
Attenzione, il fatto che ci sia qualcosa che io avrei voluto fosse fatto in un altro modo, non significa assolutamente che la lettura non sia stata gradevole, ma vi fornisce solo una chiave di interpretazione per capire meglio la mia recensione.
Iniziamo da quello che avrei preferito fosse diverso?
Ripeto che non si tratta assolutamente di una critica, il fatto è che a me piace davvero tanto quando la scrittura rispetta le regole dello “Show, don’t tell”, ovvero mostra, non raccontare - utilizzando dialoghi e azioni - perché, a me personalmente, questa tecnica permette di vivere in prima persona gli eventi narrati.
Al contrario, quando ciò che accade, sensazioni, pensieri etc etc… vengono descritti dall’autore, mi sembra di non essere sulla scena d’azione con i personaggi, ma di guardare la storia da lontano.
Questa ovviamente non è una critica, ci sono molti lettori a cui l’uso di questa tecnica infastidisce e toglie il piacere della lettura, ma è il fattore che mi ha fatto gradire il libro un po’ meno di quanto sarebbe stato altrimenti.
A parte questo, il vero punto di forza di “Di luce, di sangue, di ombre” è la storia. Questo non è certo il primo romanzo dark/gotico che leggo, ma difficilmente prima sono stata così totalmente rapita dallo svolgersi degli eventi, in costante attesa di scoprire cosa ancora sarebbe dovuto accadere.
Come vedete, lo stesso libro non può piacere al 100% a tutti, altrimenti si fermerebbe anche il mercato editoriale concentrandosi su una manciata di pubblicazioni, però il pregio di una storia è riuscire a farsi piacere anche da chi non è un sostenitore di uno dei suoi tratti sostanziali, che sia genere, tecnica di scrittura o altro.      
Alla prossima, Elena.




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