The hate U give. Il coraggio della verità
Editore: Giunti Editore (30 agosto 2017)
TRAMA
Starr si muove tra
due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma
frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre,
determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una
doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile
equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo
migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le
prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono,
perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo
sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a
chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si
trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere:
cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è
Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può
mettere in pericolo la sua stessa vita.
RECENSIONE
Una lettura affascinante, mai pesante ma
che costringe a riflettere: uno dei migliori libri tra quelli letti quest’anno.
Una storia di denuncia sociale e
formazione che ci addentra in quella realtà che troppe volte vediamo solo
attraverso i servizi di cronaca dei telegiornali. Un romanzo facile ma con
tanti punti di riflessione, parla di violenza sociale, ingiustizia, razzismo…
“Strano, però, come funziona con i
bianchi. Essere neri è una figata, finché non diventa un problema”.
Ma tocca anche temi più adatti alla
nostra quotidianità: relazioni familiari, amicizia, dolore… ci costringe ad
indignarci, a prendere una posizione, ad aver coraggio di svelare la posizione
presa.
“Ho imparato che molto spesso le persone
sbagliano, e che tu devi decidere se i loro errori sono più grandi del tuo
amore.”
Ottimo per ragazzi e adulti, ma
soprattutto per gli adolescenti come testo di lettura a scuola su cui creare
discussioni di educazione civica e di saper vivere.
“persone come noi in situazioni come
queste diventano degli hashtag, ma di rado ottengono giustizia. Però penso che
siano tutti in attesa della volta, di quell’unica volta, in cui le cose
finiranno bene.”
Una storia su cui riflettere e
commuoversi, un inno alla giustizia e una ricerca incondizionata del coraggio
che però concede anche diversi momenti leggeri, in cui sorridere dei
protagonisti e degli imprevisti che la vita pone dietro l’angolo.
“È per questo che la gente protesta,
allora. Perché finché resteremo zitti non cambierà nulla.”
Un libro da cui trarre molti insegnamenti,
primo tra tutti:
“’Pac diceva che Thug Life, cioè “vita
da teppista”, stava per The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody. L’odio
che rovesciamo sui bambini fotte tutti.”
È un libro di cui è difficile parlare
senza rischiare di tralasciare qualche aspetto importante, e non solo per il
tema d’attualità trattato.
“Avere coraggio non significa non avere
paura, Starr. Significa andare avanti anche se si ha paura.”
La scrittura è fluida, Angie Thomas
dimostra grande abilità nella caratterizzazione di tutti i personaggi che
costituiscono l’ambiente in cui si muove e vive Starr, la coraggiosa
protagonista di questa storia. I dialoghi sono avvincenti e leggendoli si ha la
sensazione di ritrovarsi nel romanzo, in quella stanza con i protagonisti, di
sentirli gridare, arrabbiarsi, fare pace, sospirare o darsi coraggio.
Consiglio questo libro perché è scritto
bene, è attuale, tratta di razzismo senza mai diventare pesante o scontato e
soprattutto non spegne la speranza in futuro più giusto.
Alla prossima Elena.
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