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mercoledì 18 aprile 2018

Recensione - El Diablo - di M. Robinson




EL DIABLO
Autore: M. Robinson
Editore: Quixote Edizioni (14 febbraio 2018)


TRAMA
Dall'autrice USA Today Best Selling Author M. Robinson:
Ero spietato.
Ero temuto.
Avevo sacrificato me stesso.
Lei.
Ogni cosa…
Vivere in un mondo in cui valgo più da morto che da vivo è stata una mia scelta. Sono un uomo terribile, e non ho mai aspirato a essere nulla di diverso. Ho fatto cose di cui non sono fiero. Ho visto cose che non dovrebbero essere viste. Ho causato dolore a cui non posso rimediare.
È sempre stata una mia scelta.
Ogni decisione.
Ogni ordine.
Che fosse giusto o sbagliato, non aveva importanza.
Fino a lei. Era sotto la mia protezione, finché non è diventata la mia ossessione. Ma chi l’avrebbe salvata…
Da. Me. Stesso. Io, il diavolo. Il fato ci ha fatto incontrare. Il destino ci ha distrutti.


RECENSIONE

Un libro scritto bene che, se vi piacciono le storie in cui il protagonista è un “bello e dannato”, ambientate nella New York odierna ma più lussuosa di quanto avreste mai potuto immaginare, e con una schiera di nemici che vorrebbero solo piazzargli una pallottola in fronte causando una fine anticipata della vostra lettura, non potrà che lasciarvi soddisfatti.



Quello che mi ha convinta meno è la mano, forse un po’ calcata dall’autrice, sul voler evidenziare quanto un bravo ragazzo sia stato costretto a diventare un criminale spietato, avvertendo però sempre un senso di colpa per lo stile di vita pericoloso che chi gli vuole bene è costretto a correre a causa sua, ma inchiodato nella ferma convinzione di non potersene tirare in dietro.
Insomma, o sei cattivo fino al midollo, e questo non vuol dire che così si creerebbe un personaggio da cui sia impossibile rimanere affascinati perché la letteratura è piena di “bad boys” e maschi alpha che hanno conquistato il cuore dei lettori, oppure sei cattivo perché sei veramente costretto da una situazione inaffrontabile, e allora puoi agire in un modo pur sapendo quanto ciò ti stia facendo sprofondare all’inferno.
Dal mio punto di vista si è cercato di giustificare il protagonista (ma un personaggio dotato di un temperamento tanto forte non dovrebbe aver bisogno di un autore che gli faccia da avvocato) adducendo motivazioni troppo blande, perché non basta essere il figlio di un boss mafioso per non avere possibilità di scelta e doversi rassegnare a diventare “el diablo”: una forzatura che, a mio avviso, ha tolto un po’ di smalto al protagonista.



Il libro abbraccia un arco di tempo molto ampio (all’inizio Alejandro è un ragazzino di quattordici anni e seguiamo la sua vita fino ad un’età piuttosto matura, sessant’anni), in cui è davvero difficile riuscire a delineare i tratti di un personaggio tanto complesso come quello di Alejandro Martinez, includendo la sua trasformazione nel corso degli anni, e qualche imbeccata da parte dell’autrice sulle motivazioni che lo portano a diventare ciò che poi sarà si è resa necessaria per permettere salti temporali davvero non indifferenti, in cui con grande abilità è riuscita a creare un intreccio che ci mantiene sempre sul filo del rasoio: un romanzo ricco di colpi di scena in cui ogni tassello del racconto non lascia nulla al caso ma al contrario, contribuisce a mantenere sempre alto il livello di interesse nel lettore.
Concludendo è un libro che affascina mano a mano che si avanza nella lettura rendendo difficile chiuderlo, la scrittura è fluida, intrigante e sicuramente valorizzata pienamente da una traduzione molto ben curata: se amate i dark, le storie abitate da personaggi senza scrupoli e in cui piovono proiettili, questo sarà un libro che rimarrà di certo a lungo nella lista dei vostri preferiti.
 Alla prossima, Elena.



                                                                     

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