Collana:
Mira
Genere: Romance
ISBN
cartaceo: 9788899960568
ISBN ebook: 9788899960551
Pagine:
400
Costo
cartaceo: 16,50
Costo ebook: 4,99
Autrice best seller inglese.
Link acquisto: disponibili
il giorno di pubblicazione.
Sinossi
Tucker
McCoy è uno stuntman, il pericolo è il suo mestiere. La vita nomade è l’unica
che ha sempre conosciuto e la sua esistenza si alterna tra viaggi, esibizioni e
donne, tante donne. Ha per tutti un sorriso e una battuta divertente, non si
lascia mai scoraggiare dalle difficoltà, apprezzando ogni cosa per come viene.
Quando
conosce la sorella di Kestrel, il suo migliore amico, non ha idea di dove lo
porterà il coinvolgimento emotivo che lo lega a lei. Tera Hawkins è la figlia
del senatore, una donna ricca, elegante e piena di talento, che può aspirare a
uomini diversi rispetto a lui, con posizioni sociali ben più in vista. Ma lei,
TC, è rimasta affascinata dall’animo di Tucker e dai suoi mille talenti, nonché
dal suo fascino.
Tutto ha
inizio con una notte soltanto, in cui i due si promettono un’avventura
indimenticabile di passione, ma spesso l’amore unisce le differenze fino ad
annullarle. Come potrà un sentimento così totale e assoluto sopravvivere alla
diversità di prospettive future e di stili di vita?
Jane Harvey-Berrick è un’autrice di romance contemporaneo e new adult originali
ed emotivamente profondi. Trova la sua ispirazione camminando sulla spiaggia
dell’Oceano, in compagnia del cagnolino Pip. Questo è il terzo romanzo per la
Delrai Edizione e fa parte della Traveling Series composta di tre romanzi.
La Delrai Edizioni ha un obiettivo fondamentale, quello di mettersi a servizio
degli autori per la realizzazione di un grande sogno: arrivare ai lettori e
vivere con loro le storie narrate nei romanzi. La nostra casa editrice vuole
ascoltare, capire e così cercare di soddisfare le esigenze prima di tutto dello
scrittore e poi del lettore, verso un nuovo tipo di fare editoria, che si basa
sulla possibilità di creare insieme un patrimonio di passione e volontà che non
si limita soltanto all’aspetto commerciale, ma anche culturale e umano. Per
questo siamo nati e non abbiamo intenzione di arrenderci nonostante le
difficoltà.
facebook: https://www.facebook.com/delraiedizioni/
Instagram: https://www.instagram.com/delrai_edizioni/
Jane Harvey-Berrick è un’autrice di romance contemporaneo e new adult originali ed emotivamente profondi. Trova la sua ispirazione camminando sulla spiaggia dell’Oceano, in compagnia del cagnolino Pip. Questo è il terzo romanzo per la Delrai Edizione e fa parte della Traveling Series composta di tre romanzi.
La Delrai Edizioni ha un obiettivo fondamentale, quello di mettersi a servizio degli autori per la realizzazione di un grande sogno: arrivare ai lettori e vivere con loro le storie narrate nei romanzi. La nostra casa editrice vuole ascoltare, capire e così cercare di soddisfare le esigenze prima di tutto dello scrittore e poi del lettore, verso un nuovo tipo di fare editoria, che si basa sulla possibilità di creare insieme un patrimonio di passione e volontà che non si limita soltanto all’aspetto commerciale, ma anche culturale e umano. Per questo siamo nati e non abbiamo intenzione di arrenderci nonostante le difficoltà.
Instagram: https://www.instagram.com/delrai_edizioni/
Oggi la tappa che tocca al nostro blog, è quella dell'estratto, io ho scelto questo perchè come spiego nella recensione, ho amato molto il modo dell'autrice di raccontare questo piccolo mondo circense. Spero vi piaccia...
«Se devo morire, non voglio farlo in un ospedale. Sono nato per
strada, non in un edificio. Il circo è la mia vita. Un campagnolo come lei non
può capirlo, ma la mia casa è ovunque e il cielo è il suo soffitto. E lei si
sbaglia, dottore: la mia famiglia è costituita da migliaia di persone.
Migliaia. E sono tutti circensi.» Provai tantissime emozioni in quei pochi
minuti. Ero preoccupata per la salute di Ollo; sollevata dal fatto che fosse
sopravvissuto; commossa dal legame tra lui e mio fratello. Ma la cosa più
importante di tutte fu che capii finalmente a fondo il significato della parola
“famiglia”. Significava fare la cosa sbagliata per le ragioni giuste; significava
ergersi a difesa delle persone che amavi; significava accettare le loro
decisioni e supportare le loro scelte; significava amarle per quello che erano
e non per ciò che sarebbero dovute essere. Significava provare per loro un
amore incondizionato. E io sapevo di avere lì riunita la mia nuova famiglia di
circensi.
Mi è stato chiesto di trovare una parola per questa storia ed io
ho scelto
Famiglia
Perchè proprio questa parola? Leggete la mia recensione e capirete.
Recensione
Questo è il primo
libro che leggo dell’autrice, ho scoperto essere il terzo di una serie per
questo sicuramente mi dovrò rimettere in pari e andarmi a leggere gli altri.
Sicuramente ne
consiglio la lettura alle amanti del romance come me, qui troveranno pane per i
loro denti, amore, famiglia, amicizia, tradimenti e tanto altro saranno i temi
che vi terranno incollati alle pagine.
L’autrice ha una
scrittura leggera, scorrevole e intensa allo stesso tempo, attraverso le parole
riesce a farti emozionare e ha teletrasportarti nel piccolo mondo del circo
rendendoti parte di esso e dei suoi personaggi.
Quanti di noi, io
per prima, hanno spesso pregiudizi verso questo modo di essere e di vivere da
nomadi, qui l’autrice attraverso Tera e Tucker ce lo racconta, ci mette davanti
agli occhi due vite completamente diverse, ce le fa vivere attraverso l’amore
di questi due ragazzi, attraverso i loro passati, le loro paure e soprattutto
fa parlare la piccola grande famiglia di questo circo.
Ci insegna che la
famiglia non è solo quella tradizionale formata da mamma, papà e fratelli ma
che può essere molto di più….
“Mia madre amava sentirsi utile. Quindi sono sicura che sarebbe
stata felice di sapere che il suo disgusto determinato, senza motivo, snob mi
avesse aperto gli occhi su Tucker. Le ero grata. Tra le occhiatacce di mie
madre e le minacce di mio padre, io ero finalmente cresciuta. Forse era un po’
troppo tardi diventare adulti a ventisette anni, ma non importava, alla fine,
ce l’avevo fatta. Avevo già dato il preavviso al lavoro e parlato con il
padrone del mio appartamento per interrompere il contratto d’affitto. Avevo un
nuovo lavoro a Los Angeles e anche lì avrei lavorato alle pubbliche relazioni,
ma con le persone dello spettacolo e non con i politici, anche se per certi
versi si somigliavano. Non era stata una decisione difficile. Mi piaceva San
Francisco, mi piaceva il lavoro lì, mi piaceva l’appartamento che mio padre
pagava, ma io amavo Tucker.”
I personaggi sono
ben descritti e caratterizzati, ho amato molto Tera che nonostante l’essere
vissuta nell’agio, non è per niente la solita snob altolocata, non si è fatta
abbattere dai pregiudizi dei genitori ma ha saputo combatterli e vincere.
Tucker beh che
dire chi non si innamorerebbe di uno così, bello dannato ma con un cuore
enorme.
Il bello di questa
storia credo sia proprio il fatto di trovarci tante sfaccettature, si passa dall'argomento serio, a dialoghi divertenti fino ad arrivare alla pura passione dei due
protagonisti, il tutto in perfetto equilibrio e mai noioso.
"Aprii la porta, senza controllare all'occhiello, errore tipico di una inesperta, ma Tucker era appoggiato alla parete, con un'espressione più perversamente attraente di un dolce al triplo cioccolato con panna montata e zuccherini colorati.."
Ora devo
assolutamente andare a conoscere gli altri personaggi e le altre storie, quindi
restate in allerta, presto ve li racconterò.
Oggi la tappa che tocca al nostro blog, è quella dell'estratto, io ho scelto questo perchè come spiego nella recensione, ho amato molto il modo dell'autrice di raccontare questo piccolo mondo circense. Spero vi piaccia...
«Se devo morire, non voglio farlo in un ospedale. Sono nato per strada, non in un edificio. Il circo è la mia vita. Un campagnolo come lei non può capirlo, ma la mia casa è ovunque e il cielo è il suo soffitto. E lei si sbaglia, dottore: la mia famiglia è costituita da migliaia di persone. Migliaia. E sono tutti circensi.» Provai tantissime emozioni in quei pochi minuti. Ero preoccupata per la salute di Ollo; sollevata dal fatto che fosse sopravvissuto; commossa dal legame tra lui e mio fratello. Ma la cosa più importante di tutte fu che capii finalmente a fondo il significato della parola “famiglia”. Significava fare la cosa sbagliata per le ragioni giuste; significava ergersi a difesa delle persone che amavi; significava accettare le loro decisioni e supportare le loro scelte; significava amarle per quello che erano e non per ciò che sarebbero dovute essere. Significava provare per loro un amore incondizionato. E io sapevo di avere lì riunita la mia nuova famiglia di circensi.
«Se devo morire, non voglio farlo in un ospedale. Sono nato per strada, non in un edificio. Il circo è la mia vita. Un campagnolo come lei non può capirlo, ma la mia casa è ovunque e il cielo è il suo soffitto. E lei si sbaglia, dottore: la mia famiglia è costituita da migliaia di persone. Migliaia. E sono tutti circensi.» Provai tantissime emozioni in quei pochi minuti. Ero preoccupata per la salute di Ollo; sollevata dal fatto che fosse sopravvissuto; commossa dal legame tra lui e mio fratello. Ma la cosa più importante di tutte fu che capii finalmente a fondo il significato della parola “famiglia”. Significava fare la cosa sbagliata per le ragioni giuste; significava ergersi a difesa delle persone che amavi; significava accettare le loro decisioni e supportare le loro scelte; significava amarle per quello che erano e non per ciò che sarebbero dovute essere. Significava provare per loro un amore incondizionato. E io sapevo di avere lì riunita la mia nuova famiglia di circensi.
Mi è stato chiesto di trovare una parola per questa storia ed io ho scelto
Famiglia
Perchè proprio questa parola? Leggete la mia recensione e capirete.
Recensione
“Mia madre amava sentirsi utile. Quindi sono sicura che sarebbe
stata felice di sapere che il suo disgusto determinato, senza motivo, snob mi
avesse aperto gli occhi su Tucker. Le ero grata. Tra le occhiatacce di mie
madre e le minacce di mio padre, io ero finalmente cresciuta. Forse era un po’
troppo tardi diventare adulti a ventisette anni, ma non importava, alla fine,
ce l’avevo fatta. Avevo già dato il preavviso al lavoro e parlato con il
padrone del mio appartamento per interrompere il contratto d’affitto. Avevo un
nuovo lavoro a Los Angeles e anche lì avrei lavorato alle pubbliche relazioni,
ma con le persone dello spettacolo e non con i politici, anche se per certi
versi si somigliavano. Non era stata una decisione difficile. Mi piaceva San
Francisco, mi piaceva il lavoro lì, mi piaceva l’appartamento che mio padre
pagava, ma io amavo Tucker.”
"Aprii la porta, senza controllare all'occhiello, errore tipico di una inesperta, ma Tucker era appoggiato alla parete, con un'espressione più perversamente attraente di un dolce al triplo cioccolato con panna montata e zuccherini colorati.."
Nessun commento:
Posta un commento