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sabato 24 marzo 2018

Recensione - Non Allontanarmi - di Alessandra Tronnolone




TITOLO: Non allontanarmi
AUTRICE: Alessandra Tronnolone
GENERE: Narrativa contemporanea / Poliziesco
PAGINE: 172





Sinossi

Amanda Wiles, detective nella Polizia di Miami, è una donna forte, tenace, ma dal passato difficile e tormentato. 
Ha subìto una violenza e una grave perdita, che l’hanno cambiata nel profondo, ma adesso una nuova indagine la attende.
Un omicidio che presenta strane analogie con un altro caso molto vicino a lei, porterà a galla verità non dette, paure e rivelazioni inaspettate. 
Amanda, però, non è sola. Erik Portes, il suo affascinante collega, farà parte di questa nuova missione che metterà entrambi davanti a inattese difficoltà.
Erik e Amanda dovranno affrontare i fantasmi del loro passato e fare chiarezza dentro di sé, per arrivare alla risoluzione, non solo dell’indagine, ma anche del loro rapporto.



Recensione


Non allontanarmi è un romanzo di quelli che leggi in un giorno. Non è solo un romanzo poliziesco, ma tratta una storia d’amore, quella di Amanda ed Eric, due detective che si trovano a dover seguire la stessa indagine e nel mentre, si vedono costretti a fare i conti con il loro amore. Lo vedono galoppare, ingarbugliarsi e intrecciarsi per l’intera storia, fino alla fine, con una notevole quantità di suspance.

Un ritmo scorrevole, veloce, che ti rapisce e che concentra in poche pagine una serie di emozioni e situazioni non propriamente facili. L’unica pecca che mi sento di dire, è che avrei preferito leggere una maggiore introspezione dei personaggi, soprattutto quello di Amanda, che rispetto agli altri protagonisti, è lei quella ad avere un vissuto più marcato. L'autrice ha messo in queste pagine temi piuttosto forti e io avrei preferito una descrizione più dettagliata e dargli il giusto phatos che meritavano. Ovvio che, trattandosi di un romanzo breve, non poteva dilungarsi troppo e lo capisco ma, in questo modo, su molti punti, ha lasciato il lettore turbato, confuso e pieno di domande.

Ciò nonostante è una lettura piacevole e che merita davvero di essere letta. Il talento c’è di sicuro.
Alla prossima Deborah.


                                                                            

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