Q502. 300 anni dopo il Grande Esodo di Sylvie
Freddi
La fantascienza incontra la critica sociale in un romanzo ambientato in un
futuro post apocalittico su Marte. La Terra è disabitata, l’esistenza dell’uomo
è cambiata radicalmente ma le divisioni e i pregiudizi sono ancora presenti. In
un mondo in cui non si è trovata una conciliazione con la diversità, si muove
il protagonista Dylan, alla ricerca di una ragazza che potrebbe cambiare lo
stato delle cose. Sylvie Freddi, con una prosa lucida e ricca di spunti
scientifici, racconta di una realtà in cui la mancanza di libertà è stata
accettata, forse il peggior incubo dell’uomo contemporaneo, in cui esseri con
il ruolo di lettori mentali possono entrare nella coscienza di ognuno e spiarne
i ricordi e gli intenti. Un mondo che mai dovrebbe esistere, raccontato
attraverso il punto di vista di chi crede ancora che si può lottare per la
libertà, per la memoria e per l’uguaglianza.
Titolo: Q502. 300 anni dopo il Grande Esodo
Autore: Sylvie Freddi
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Stampa Alternativa
Collana: Eretica
Prezzo: 13 euro
Codice ISBN: 9788862226127
Sylvie Freddi in Q502 ci conduce in un futuro che tanto lontano
forse non è: l’uomo ha dovuto adattarsi a una nuova realtà per sopravvivere, ha
dovuto abbandonare la madre Terra ormai compromessa e le certezze che per
secoli hanno guidato la sua esistenza. In questo nuovo assetto costruito su
Marte, l’essere umano ha trasferito le paure ancestrali e i pregiudizi che ha
sempre conservato nel suo cuore. Il diverso è ancora visto come estraneo, come
qualcosa da combattere e non da accogliere e da cui imparare. Nuove razze si
sono affiancate all’uomo col progredire incessante della tecnologia, ma
l’aumento di conoscenza e intelligenza non ha eliminato la chiusura mentale.
C’è chi cerca di combattere creando un Comitato per la liberazione dei mutanti,
c’è chi cerca di purificare il mondo da chi ha un DNA diverso dal proprio e c’è
chi, come il protagonista Dylan, cerca di trovare un significato oltre il vano
senso di libertà in cui vive. La tecnologia permea ogni aspetto dell’esistenza
marziana: vi sono innesti che permettono di assumere identità diverse dalla propria,
la musica non è un elemento esterno ma è inserita nel palmo della mano, e si
diffonde nel corpo come il sangue, le comunicazioni avvengono tramite piccoli
ologrammi da schiacciare una volta concluse. In questo mondo tecnologico che
potrebbe conferire grandi libertà, si è osservati di continuo da grandi occhi
volanti di orwelliana memoria. L’indipendenza è merce rara, non sono spiate
solo le azioni, ma anche i pensieri. Chi vive nella città bassa non può andare
in quella alta, se non con un permesso di lavoro. L’attualità presente sotto la
maschera della fantascienza è percepita dal lettore, che può dolorosamente
constatare come gli emarginati sono purtroppo presenti in ogni storia, ma alla
fine sono proprio quelli che soffrono a determinarne il corso. Una realtà in
cui la mancanza di ossigeno -si vive con respiratori- si accompagna alla
mancanza di memoria di un mondo che non c’è più. La memoria, nel mondo di Q502,
può essere alterata e nascosta. Dopo il Grande Esodo, il ricordo e le
testimonianze del Mondo Originario sono considerati illegali. Senza memoria si
può dominare, e i potenti che guidano le sorti del popolo lo sanno. Dylan
combatterà affinché l’essere umano non dimentichi chi è, né da dove viene.
“[…] Paula prese in braccio la
piccola Q502. Era leggerissima. Le sfilò la tuta e l’adagiò nuda sul tavolo del
laboratorio. La guardò con meraviglia, era così piccola e veniva da così
lontano. A contatto con il freddo della superficie metallica, la Q502 aprì gli
occhi, erano del colore della sabbia di Marte”.
TRAMA. Nella città di Agra, su Marte, il
detective Dylan viene incaricato da una donna Qinab, appartenente a una potente
casta di mutanti scienziate, di ritrovare Q502, una ragazza scomparsa neonata
venticinque anni prima. Per cercare di avere informazioni, Dylan, aiutato dal
suo tutore Kofta, cultore della memoria e del passato, compra l’identità di un
tecnico e va a lavorare su una raccoglitrice di meteoroidi su Phobos (una delle
due lune di Marte) di proprietà dell’avido Consigliere Darkon, che
probabilmente ha rapito Q502. Dopo un’estenuante corsa nel deserto, inseguito
dai Regolatori, e dopo essere stato salvato da due mutanti, Dylan giunge a
Dharavi, la città/discarica. Qui trova Hana, la ragazza Q502, impazzita per le
torture subite durante la sua prigionia su Phobos. È solo l’inizio
dell’avventura dei due ragazzi, uniti da un segreto e da un tatuaggio di una
luna rivolta a oriente con tre puntini, che potrebbe cambiare per sempre le
sorti del mondo a cui appartengono.
BIOGRAFIA. Sylvie Freddi, romana d’origine e
torinese d’adozione, ha pubblicato il suo primo lavoro Caffè Paszkwosky nel
2016 per Stampa Alternativa, una intensa raccolta di venti racconti noir. Del
2018 è il romanzo di fantascienza Q502. 300 anni dopo il Grande Esodo,
edito ancora una volta da Stampa Alternativa, nella collana Eretica.
Nessun commento:
Posta un commento