AUTRICI: Daria
Torresan, Brunilda Begaj
DATA USCITA: 20
febbraio - IN PRE-ORDER da oggi
GENERE: romantic
suspense / mafia romance
PREZZO EBOOK: €
2,99 - Kindle Unlimited
CARTACEO prossimamente
TRAMA
Alek O’Connell ha promesso: lei pagherà
per mano sua. Perché niente è sacro quanto la sua famiglia e lei ha fatto
l’errore di tradirla. Ha sempre servito la legge con integrità, determinazione
ed equilibrio, in nome del distintivo che porta. Ora, odio e vendetta gli
annebbiano la mente. Vuole umiliarla, ferirla, distruggerla. Eppure più la
detesta, più la desidera.
Sheryl Foster sa di aver sbagliato, ma non
aveva scelta. Sa che Alek non è più l’uomo di cui si è innamorata, sa che deve
temerlo. Non può fidarsi di lui, ma il suo corpo continua a tradirla e il cuore
a sperare ingenuamente. Ma lui non è il suo unico nemico. C’è un passato,
celato nel buio, che come un segugio la fiuta, la bracca. Dalla sua parte c’è
una verità che potrebbe riscattarla agli occhi dell’uomo che ama. La stessa
verità che la incatena a quel passato che non si fermerà davanti a nulla pur di
riaverla.
Estratto
Mi addossa alla parete. Il suo petto
ansante contro il mio.
La fioca luce della luna penetra dalla
piccola finestra. Delinea i contorni di Alek, ne rivela il profilo perfetto, la
bellezza inconfondibile. Temo la brama che gli offusca gli occhi.
Cosa vuole prendere di me?
E io, cosa sono disposta a concedergli?
I nostri respiri affannati sono l’unico
rumore in questa misera stanza. I suoi occhi sono fissi sulla mia bocca. Si
avvicina, poggia le mani al muro retrostante, tenendomi prigioniera.
Potrei forse sfuggirgli?
La confusione abita nella mia testa. Il
desiderio impellente di avere le sue labbra sulle mie si scontra con la
consapevolezza di quanto questo mi devasterebbe.
Sono cristallo tra le sue mani. La sua
presa mi esalta fino a distruggermi.
Nel suo sguardo vedo passare mille
emozioni. Cupidigia, rabbia, delusione e poi ancora cupidigia. È talmente
vicino che il suo fiato mi accarezza il volto.
È una tortura e ho bisogno che finisca,
o mi trascinerà in un vortice che non avrà fine. Un salto da cui non potrò più
tornare indietro.
Mi devasterà.
«Ti prego…» farfuglio, come una vittima
che chiede pietà al suo carnefice.
Le sue palpebre si strizzano appena
attorno alle due pietre azzurre. «No, Sheryl. Non è me che devi pregare.» La
scintilla di rancore splende come una cometa in un cielo nero. «Io non sono
Dio, non provo pietà. Non dimentico e, soprattutto, non perdono.»
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