Buongiorno
ragazzi e benvenuti nel mio piccolo mondo...
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Per
prima cosa presentatevi e parlateci un po’ di voi
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Com’è
nata la vostra collaborazione e da quanto tempo dura?
La nostra
collaborazione nasce 4 anni fa, Sergio (voce) e Ruggero (chitarra) si vedono
dopo anni e decidono insieme ad un altro amico di nome Ross (era il nostro
tastierista, ora trasferitosi a Vicenza) di ricominciare a suonare di nuovo
insieme. Successivamente alla band si unisce Nicola (al basso) ed infine, dopo
vari batteristi, ecco Gigi. Con noi collabora anche un tastierista che si
chiama Davide.
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Ho
letto che siete partiti (come molti) cantando delle cover, e che ora vi siete
buttati in una nuova sfida scrivendo il vostro nuovo singolo, ci raccontate un
po’ com’è nata questa canzone e chi la scritta? Qual è il vostro sound che tipo
di musica prediligete?
Sì,
suoniamo tuttora le cover nei nostri live, non le consideriamo il “diavolo” ma
un divertimento ed un piacere in più, anche se chiaramente per noi hanno un
valore ed un significato diverso rispetto alle nostre canzoni, ma fanno
comunque parte del “pacchetto”.
La nostra canzone “Contro tutti” è stata scritta da Sergio e
raccoglie una serie di emozioni e di sensazioni… c’è la ribellione e la
fragilità, c’è la poesia e l’ironia e c’è la forza trainante che è la voglia di
“sentire” ancora la vita. Poi, come è giusto che sia, ogni persona che ascolta
una canzone deve trovare il proprio significato e la propria emozione.
Il nostro sound è il rock (più o meno melodico).
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A parte l’ultimo singolo, avete scritto altro
di vostro pugno? Se si cosa vi ispira e cosa vi spinge a metterla su carta?
Cosa non deve assolutamente mancare in un testo perché diventi canzone?
Sì,
abbiamo scritto altre canzoni e ne stiamo scrivendo altre.
Metterle su carta è più che altro un’esigenza, difficile
spiegare il “bisogno” di fare qualcosa… è una spinta, una pulsione, un desiderio…
come per un pittore fare un quadro o per un poeta scrivere versi :-)
Non crediamo esista una regola precisa di cosa non debba mancare
in una canzone, forse l’impulso o il bisogno di cui accennavamo prima è proprio
quello che non deve mancare, perché è quella cosa lì che poi ti fa scrivere.
Poi naturalmente non devono mancare gli stimoli intorno a noi e dentro di noi…
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Arriva
prima il titolo o la canzone? E come lo scegliete il titolo?
Di solito prima arriva la canzone e poi il titolo e spesso lo
scegliamo dal testo della canzone, ma in generale non esiste una regola precisa
per scegliere un titolo.
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Il
nome della band? Raccontateci un po’ questa scelta?
Versi’n’versi era stato
scelto per poter fare il nostro primo concerto, eravamo insieme da poco, era il
24 giugno, giorno del solstizio d’estate, ma soprattutto la Festa della Musica
a Brescia e per potersi iscrivere era necessario scrivere il nome della band,
il tempo ormai era poco… abbiamo giocato e tirato fuori nomi che non riveleremo
mai nemmeno sotto tortura…!!! Ma è stato divertente ed alla fine abbiamo scelto
Versi’n’versi.
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Quanto
è dura farsi conoscere e risaltare nel mondo della musica? Avete progetti
futuri o programmi in atto che potete anticiparci?
Farsi
conoscere nel mondo della musica è stra-difficile, ci sono i social con i quali
si può interagire ma è anche vero che i pochi che riescono a farsi conoscere,
rispetto a tutti quelli che ci provano, possono essere definiti degli “eletti”.
Progetti per il futuro? Sì, fare canzoni inedite nuove,
registrare un EP/CD, fare un altro video, suonare un po’ in giro nei locali e
cercare di diffondere la nostra musica. Questi sono i nostri grandi desideri.
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Qual
è, se c’è la musica che più ascoltate lontano dal vostro abituale genere?
Ognuno
di noi a livello musicale ha i suoi gusti, le sue band o cantanti
preferiti.
Lontano dal nostro genere cosa ascoltiamo?
Sergio: rap italiano e pop-dance
Ruggero: dance anni ’80
Nicola: musica dance ed elettronica
Gigi: classici dell’Hard rock e dell’Heavy metal (Deep Purple su
tutti) ed un po’ tutto ciò che è stato composto negli anni ‘80
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Che
influenza a su di voi ciò che vi circonda? Siete attenti ad ogni particolare o
siete ascoltatori distratti dalla sola vostra musica?
Sai, a questa domanda che dire? Siamo sicuramente influenzati
o contaminati da ciò che accade intorno a noi, ma siamo anche delle persone
distratte ed incoscienti che si chiudono in una stanza a suonare e cantare per
non sentire il “rumore” del mondo..
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Ora
riallacciandomi al tema del mio blog, vi chiedo siete dei lettori? Se si di che
tipo, lettori seriali e mangiatori di libri, o occasionali?
Sergio:
io leggo quasi soltanto Dylan Dog… beata ignoranza!! Quindi sì, sono un lettore
occasionale!
Ruggero: tra i miei autori preferiti ci sono Nietzche e W.
Blacke
Nicola: anch’io sono un lettore occasionale
Gigi: ora leggo solo le mail che mi arrivano per lavoro e le
notizie su facebook… credo proprio di poter dire che: no, non sono un lettore…
In adolescenza però ero un divoratore seriale di libri, adoravo il genere
horror, fantasy e soprattutto fantascienza…
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Avete
dei libri o autori preferiti?
Sergio:
il mio libro preferito è “La notte viola” che aveva scritto il mio papà.
Ruggero: il mio è la Bibbia
Nicola: il mio è un libro che ho letto anni fa e mi è piaciuto
molto “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, un bel romanzo sulla
guerra e l’amicizia
Gigi: credo di aver
letto ogni scritto di Asimov sul ciclo dei robot…Sul libro preferito
probabilmente quello che più di tutti mi ha fatto andare a letto spesso tardi
perché non volevo smettere di leggere era “Lo Hobbit” di Tolkien
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Io
penso che chiunque scriva su carta i propri pensieri ed emozioni, che siano
canzoni, temi, articoli o storie hanno comunque lo stesso scopo, dare e donare
un qualcosa a chi lo legge, voi cosa ne pensate?
Come dici tu, scrivere è condividere, qualunque sia la forma
usata per farlo, è un modo per cercare di creare un circolo continuo e perpetuo
dove far girare al suo interno tutte quelle emozioni che si possono così poi
condividere tra persone anche se non ci si conosce (è un po’ come, passaci il
termine, “infettare” le persone con le emozioni…) Quando questo circolo si
espande, si diffonde e riesce a dare “quel qualcosa” a chi ascolta o a chi
legge o a chi guarda, ecco, è esattamente lì che “qualcosa” diventa magia..
Ora
termino chiedendovi se vi va di dare un vostro personale messaggio/ motto o
citazione a chi leggerà questa intervista.
Grazie
Emanuela per questa intervista, è stato un piacere per noi, continueremo a
seguirci reciprocamente su Facebook! Complimenti per il tuo blog! ;-)
Per concludere ti diciamo che la musica è stata ed è tuttora per
noi una compagna di vita che spesso è venuta in nostro soccorso, c’è stata
musica nei momenti felici e musica nei momenti bui… e noi ce la teniamo sempre
stretta, come la nostra amicizia.
Frasi famose ce ne sarebbero tante da citate ma noi preferiamo
sceglierne due direttamente dalla nostra canzone, una dice “siamo un respiro,
un battito di ali e due gocce di veleno” e l’altra “tu non fermarti INVENTA il
mondo che vuoi…”
Un abbraccio i Versi’n’versi
Se volete saperne di più eccovi la loro pagina Facebook: https://www.facebook.com/Versinversi-903148379805918/
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