Oggi il blog partecipa a questo bellissimo blog tour, essendo anche Giornata Intervista abbiamo voluto integrarle, quindi godetevi l'intervista e tante card ed estratti del primo volume sulla pagina collegata. Buona Lettura!
TITOLO: L’albero delle Fiamme Gemelle
SERIE: Twins Flames Series
AUTORE: Samantha Lombardi
EDITORE: self publishing
GENERE: fantasy/erotic romance
DATA DI PUBBLICAZIONE ebook: 23 Ottobre 2017
PREZZO:
Ebook € 2,99 (gratis su KU)
Cartaceo € 14
Cartaceo € 14
Trama
Esiste da qualche parte
l’amore che ti fa bruciare l’anima, quell’amore che ti sconvolge l’esistenza
con un semplice sguardo? Desirée, Rachel e Annika se lo sono chiesto spesso,
senza mai però riuscire a trovarlo. Loro non sono solo tre donne in carriera:
sono amiche, cresciute insieme come sorelle e nonostante il lavoro le abbia
separate, non si sono mai allontanate veramente. E
questo grazie anche a Chloe Remonet, l’unica a conoscere le loro reali
origini: sono le Elette di un’antica profezia.
Elyan, Tristan e Hildebrand non sono solo tre cavalieri
appartenenti all’Ordine dei Ridirì Crann Lasair, uno degli ordini più antichi
di Idirion. Loro sono anche i tre Roghbnaithe, i prescelti della Dea Sithya e
custodi del Crann Lasair, l’Albero Fiamma a lei consacrato. Sono il prototipo
dei principi azzurri: belli come il sole e spietati con i nemici. Temuti ed
invidiati da molti cadranno vittime di una potente maledizione che metterà in
pericolo le loro vite e lo stesso Ordine dei Ridirí Crann Lasair.
Si ritroveranno a dover affrontare un mondo sconosciuto affidando le
proprie vite nelle mani delle tre Elette, perché le loro strade sono destinate ad incrociarsi
magicamente, come i loro Mondi: distanti ma allo stesso tempo vicini.
Riusciranno a fidarsi completamente di loro? Riusciranno a superare le
iniziali diffidenze? Riusciranno i tre cavalieri a dominare i
loro istinti o saranno destinati a bruciare, come le loro anime, in un turbinio
di emozioni? Le loro vite sono destinate a cambiare. In un modo o nell’altro.
L'autrice....
Samantha Lombardi è un'archeologa laureata in Archeologia e Storia dell'Arte del Mondo Antico e dell'Oriente presso l'Università di Roma La Sapienza. Da sempre appassionata di libri e amante soprattutto dei generi fantasy, urban fantasy, young adult, erotic romance e gialli. Ha deciso finalmente di mettersi in gioco come scrittrice.
Ed ora eccoci alla terza tappa: Intervista all'autrice...
Ciao Samantha benvenuta, inizio subito con il farti la domanda di rito:
-Chi è Samantha nella vita quotidiana? Come ti descriveresti
invece come scrittrice?
Innanzi tutto grazie
per la disponibilità, mi chiamo Samantha, ho 34 anni, laureata in archeologia e
sposata da due anni con la mia… Fiamma Gemella. Lavoro come redattrice presso
un quotidiano on line e sono una… divoratrice di libri. Ho intrapreso il
mestiere dello scrivere da circa un paio di anni, a febbraio è stato pubblicato
il mio primo racconto “Una boule de neige per San Valentino”, uno dei tre prequel
de “L’albero delle fiamme gemelle”.
Samantha nella quotidianità è una donna normale che si divide tra lavoro, casa e scrittura. Come autrice mi definisco vulcanica… ho un mare di idee che cerco di imbrigliare per creare le mie storie.
Samantha nella quotidianità è una donna normale che si divide tra lavoro, casa e scrittura. Come autrice mi definisco vulcanica… ho un mare di idee che cerco di imbrigliare per creare le mie storie.
- Hai altre passioni oltre alla scrittura?
Beh mi piace leggere, viaggiare, fare foto,
fare piccoli lavori di bigiotteria…
- Com’è nata questa tua passione per la scrittura? Ricordi la
prima cosa che hai scritto, se si la tieni gelosamente in un cassetto?
- Cosa significa per te scrivere? E cosa vuoi trasmettere a chi
ti legge, o meglio cosa vorresti che arrivasse loro?
- Che tipo di lettrice sei? Cosa leggi e quali autori preferisci?
Sono una divoratrice instancabile di libri… Se dico che non ho un genere che mi piace in particolare direi una bugia… mi piacciono molto i fantasy e gli urban fantasy. Non disdegno però i romance, i gialli, gli erotici… Tra i miei autori preferiti ci sono Diana Gabaldon, Karen Marie Moning, Lara Adrian, Gena Showalter, Kresely Cole, J.R. Ward, R.R. Tolkien, Glen Cooper, Kethy Riches, Patricia Cornwell e Kathleen McGowan, Cecilia Randall.
- C’è un libro che hai da sempre nel cuore e che consigliresti?
- Solitamente dove ti piace leggere e scrivere?
Non c’è un posto particolare dove mi piace leggere o scrivere. L’unica mia fissa è che devo prima scrivere su carta, affiancata dalla mia fidata matita 2b, forbici e scotch… avete presente quando al pc si tagliano i pezzi e si spostano nel testo? Ecco io lo faccio anche con la carta… Giuro che ho provato a scrivere al computer, ma non ci riesco… posso passare ore con le mani sulla tastiera e guardare lo schermo e non riesco a digitare una frase… invece quando ho davanti carta e matita…. Allora sì che inizio a scrivere…
- Ed ora parlaci un po’ del tuo libro d’esordio, “Una boule de
neige per San Valentino”, di cosa parla, chi sono i personaggi?
Una boule è nata su insistenza di varie
persone che si erano stufate di accontentarsi solo dei piccoli estratti che postavo
con il contagocce… Quindi hanno iniziato a chiedere con insistenza qualcosa di
più… “Samantha dai facci un regalo per Natale….” e iniziavano a guardarmi con
gli occhi del Gatto con gli Stivali di Shrek. Questo i primi di novembre…
ovviamente non sono riuscita a scrivere ed editare per tempo… sotto
quell’aspetto sono una maniaca della perfezione… quindi la pubblicazione è
slittata a San Valentino.
La storia inizia a bordo della Bride na Ferraige, mentre sta solcando i meravigliosi mari di Idirion. Patrick, il protagonista, è un Dreik, una sorta di Pirata che naviga commerciando vari tipi di beni e a volte depredando altre navi su commissione. Renée, la protagonista femminile è un’affermata restauratrice che vive nella Parigi anni ’70.
Patrick cade vittima di una vendetta magica che lo rinchiude all’interno di una boule de neige, una di quelle palline di vetro che scuotendola smuove la neve. Questa delicata palla di vetro arriva nelle mani di Renée, con l’avviso di non lasciarla al chiar di luna, altrimenti potrebbe correre il rischio di veder apparire davanti a sé, in carne ed ossa, il personaggio rinchiuso al suo interno. Dopo qualche tempo, Althea, la gatta di Rennie, inavvertitamente sposta la boule in modo tale che la luce della luna possa illuminarla… ecco che la ragazza si ritrova il bel tenebroso Dreik nel suo soggiorno e… che cosa accadrà? Non voglio raccontarvi altro… spero solo di avervi incuriosito.
La storia inizia a bordo della Bride na Ferraige, mentre sta solcando i meravigliosi mari di Idirion. Patrick, il protagonista, è un Dreik, una sorta di Pirata che naviga commerciando vari tipi di beni e a volte depredando altre navi su commissione. Renée, la protagonista femminile è un’affermata restauratrice che vive nella Parigi anni ’70.
Patrick cade vittima di una vendetta magica che lo rinchiude all’interno di una boule de neige, una di quelle palline di vetro che scuotendola smuove la neve. Questa delicata palla di vetro arriva nelle mani di Renée, con l’avviso di non lasciarla al chiar di luna, altrimenti potrebbe correre il rischio di veder apparire davanti a sé, in carne ed ossa, il personaggio rinchiuso al suo interno. Dopo qualche tempo, Althea, la gatta di Rennie, inavvertitamente sposta la boule in modo tale che la luce della luna possa illuminarla… ecco che la ragazza si ritrova il bel tenebroso Dreik nel suo soggiorno e… che cosa accadrà? Non voglio raccontarvi altro… spero solo di avervi incuriosito.
- Da dove ti è arrivata l’ispirazione per questa storia? È tutta
fantasia o qualcuno della realtà ti ha ispirata?
Di solito le ispirazioni mi arrivano per
caso, basta assistere ad una scena (che sia di vita quotidiana o anche in tv),
ascoltare una musica, sentire uno stralcio di discorso… la Boule, come la
chiamo io, è nata così. Mi serviva qualcosa che potessi collegare a “L’albero
delle Fiamme Gemelle", ma che allo stesso tempo fosse qualcosa a sé,
quindi mi sono detta “Perché non raccontare come si sono conosciuti i genitori
delle protagoniste?”.
La prima coppia che mi è venuto in mente è stata quella formata dal Dreik e dalla restauratrice, che poi diventeranno i genitori di Annika.
Ho scelto di imprigionare Patrick in una boule perché le boule de neige sono allo stesso tempo resistenti e fragili, come può essere un amore appena nato…
La prima coppia che mi è venuto in mente è stata quella formata dal Dreik e dalla restauratrice, che poi diventeranno i genitori di Annika.
Ho scelto di imprigionare Patrick in una boule perché le boule de neige sono allo stesso tempo resistenti e fragili, come può essere un amore appena nato…
- A quali dei tuoi personaggi sei più legata e perché? Quale
invece ti ha dato più filo da torcere?
Ovviamente Patrick è parte fondamentale del
mio cuore, forse perché è il primo che ho pubblicato… poi c’è Elyan, lui beh
l’ho cucito su misura per me… E sempre lui è stato quello che mi ha dato più
filo da torcere… ha sempre fatto come gli pare mentre scrivevo….
- Ed ora veniamo alla tua prossima uscita, cosa ci puoi
raccontare?
Cosa posso dirvi… “L’albero delle Fiamme
Gemelle” è ambientato circa trent’anni dopo quello che viene raccontato nella
boule. I protagonisti sono tre Cavalieri e tre comunissime ragazze che si
ritroveranno a vivere un’avventura fuori da ogni logica. Basata sull’amore, sul
coraggio, sulla lealtà…
- Quanto e come sei cambiata dall’uscita del tuo primo libro,
come scrittrice?
Non credo di essere cambiata molto dalla
prima uscita. Forse sono diventata ancora più maniaca per quanto riguarda la
precisione dell’editing. Lo riconosco che un libro non può essere perfetto, ci
sarà sempre un piccolo refuso, un punto sbagliato o mancante…
- Hai già altri progetti in mente?
Ovvio… ho già per grandi linee le trame
degli altri due prequel (uno per i genitori di Désirée e uno per i genitori di
Rachel). Attualmente sto lavorando ai “Ferham”, uno spinoff mm, che permetterà
di capire cosa accade sulla Terra mentre le ragazze sono su Idirion e poi
nell’anno successivo, prima dell’inizio del seguito dell’Albero.
Ci sono anche altri progetti, uno dei quali avrà come protagonista il nostro Patrick.
Ci sono anche altri progetti, uno dei quali avrà come protagonista il nostro Patrick.
- Come descriveresti la tua esperienza fino ad oggi, c’è
qualcosa che cambieresti?
Incredibile, è stata un’esperienza
eccezionale, che mi ha permesso di conoscere persone eccezionali, autrici di
talento che sono diventate delle ottime amiche…
- Ed infine prima di salutarci ti chiedo di scrivere qualcosa di
getto a chi ti leggerà…
Così mi mettete in crisi…. Vediamo che esce
fuori senza scrivere prima su carta…
Regno di
Oloth, Teaghais Codlata agus Oíche
Rirìa passeggiava per i giardini della
casa di Thuor e di Esyn. La mente la riportava costantemente a quello che era
accaduto qualche ora prima. Non riusciva a credere che Apros le avesse detto
apertamente che per lui non significava nulla. Eppure quello che aveva
avvertito mentre si baciavano al chiar di Luna… No, non poteva essersi
sbagliata eppure...
Chiuse gli occhi e si lasciò dominare
dalle sensazioni. Sentiva ancora le labbra morbide del dio dell’inganno sulle
sue, le loro lingue che si rincorrevano, i respiri che si facevano sempre più
rapidi… poi d’un tratto tutto era cambiato.
Apros si era staccato da lei l’aveva
guardata negli occhi e le aveva detto che baciandola aveva vinto una scommessa
fatta con suo fratello Imnoros e tutto si era trasformato nel peggiore degli
incubi.
Lei lo amava da sempre. Da quando lo aveva
incontrato secoli prima si era ressa conto che proprio quel dio così volubile
era la sua Fiamma Gemella, e in segreto gli aveva donato il suo cuore.
Quando finalmente Apros le aveva rivolto
le attenzioni che aveva sempre sognato, lei si era sentita finalmente completa,
ma poi le era stata gettata in faccia la verità. Ed era una verità troppo
crudele perchè il suo cuore restasse integro. Alle parole di Apros quello
stupido organo che batteva nel suo petto si era fermato esplodendo in mille
scaglie che le facevano male ad ogni respiro.
Calde lacrime avevano iniziato a rigarle
le guance, facendola precipitare in una voragine nera, senza via d’uscita.
«Figlia mia, quali pensieri ti affliggono?»
la voce di sua madre Esyn la riportò al presente.
«Máthair!» esclamò lei cercando di
asciugarsi le lacrime prima di voltarsi. «Non c’è nulla che mi affligge» mentì
indossando il più bello dei suoi sorrisi.
«Non mentirmi…» replicò la dea della Notte
«Vedo fin troppi umani e dei nelle tue stesse condizioni. C’è qualcuno che ti
sta facendo soffrire…»
«Oh máthair!» sospirò Rirìa gettandosi tra
le braccia della madre e scoppiando in un pianto a dirotto.
Esyn si fece più vicina, stringendola a
sé, rimanendo in silenzio per diverso tempo. Poi quando i singhiozzi della
figlia si fecero meno violenti la condusse verso una panchina vicino allo
specchio d’acqua che dominava il giardino. Si sedettero e per un po’ si
limitarono ad osservare i pesci che nuotavano nello specchio d’acqua davanti a
loro. All’improvviso fu la dea della notte a rompere il silenzio.
«Mo stóirin, pensi di aver trovato la tua
fiamma gemella?» domandò la dea.
Rirìa si limitò ad annuire prima di
rispondere «Sea, io l’ho trovata, ma lui non ha trovato me…»
«Capisco… posso sapere chi è colui che sta
facendo piangere mia figlia? È un dio o un mortale?»
«Máthair, non voglio fare il suo nome…»
sospirò la dea dei sogni. «E se mi fossi illusa? Se avessi frainteso i miei
sentimenti?»
«Stóirin, capire se una persona è la tua
fiamma gemella è semplice, devi solo ascoltare il tuo cuore».
«Ascoltare il mio cuore?»
«Sea, è la regola fondamentale… ti
renderai conto che voi due agite come due pianeti che gravitano reciprocamente
l’uno verso l’altro… e poi il suo respiro diventa il tuo e i vostri cuori
iniziano a battere all’unisono…»
«Máthair, se tutto fosse così semplice…»
sospirò la giovane dea.
«Se le tre benedette Serioi hanno deciso
che vi dovrete trovare… sta certa che tutto si sistemerà…» le disse sua madre
accarezzandole la testa.
Regno di
Oloth, Teaghais Dallamullóg
Apros era furente, si aggirava per la sua
dimora come una belva. Amava Rirìa più di sé stesso ma a causa della sua natura
non poteva ammettere la passione bruciante che prova per lei. Si malediceva in
tutte le lingue conosciute, perché le aveva detto che baciarla era solo il
frutto di una scommessa? Per la barba di Gothar, aveva da sempre desiderato
posare le sue labbra su quelle di lei e quando l’aveva fatto si era sentito
completo. Quelle labbra morbide e calde posate sotto le sue, quella lingua
impertinente che stuzzicava la sua… quando si era staccato da lei aveva sperato
di riuscire a dirle la verità, dirle che l’amava più della sua stessa vita,
invece dalla sua bocca non erano uscite altro che menzogne…
«Mallacht!!!» urlò sferrando un pugno
contro la parete bianca.
«Cosa succede Apros!» esclamò Niesis
comparendo alle sue spalle.
«Nulla!» tuonò il dio dell’inganno.
«Non me la conti giusta…» replicò la dea
della verità.
«Tanto sono nato per ingannare e mentire»
replicò senza entusiasmo Apros.
Niesis, nel frattempo si era avvicinata ad
un tavolo prese un bicchiere e versò al suo interno un liquido denso e scuro.
«Tieni bevi questo…» disse la dea
passandogli il bicchiere.
«Cos’è Niesis? Un veleno che mi aiuterà a
mettere fine al mio tormento?»
«No, ma qualcosa che ti aiuterà sì».
Apros
bevve quello che la dea gli aveva offerto e mentre ingoiava quel liquido dolce
sentì un fuoco accendersi nel suo cuore.
«Cosa mi hai dato?»
«Del vino con una goccia del mio sangue …
ora puoi raccontarmi la verità su quello che è successo» rispose Niesis.
«Ho baciato Rirìa…» rispose Apros, meravigliandosi
di sentire la verità uscire dalle sue labbra.
«Cosa?» esclamò la dea.
«Sea, hai capito bene… ho baciato la mia
Fiamma Gemella e le ho detto che quel bacio era frutto di una scommessa fatta
con il fratello» disse Apros «Mentre le dicevo quelle parole mi vergognavo di
me stesso, In quell’istante desideravo solo che le tre Seriori spegnessero la
fiamma che mi tiene in vita» aggiunse lasciandosi cadere su un seggio.
«Apros…»
«No finché posso dire la verità lasciami
parlare…» la interruppe il dio. «Mentirle mi ha spezzato il cuore, vedere i
suoi meravigliosi occhi che poco prima brillavano di desiderio riempirsi di
lacrime… è stato orribile!» Apros si portò una mano sul viso per nasconderlo,
non voleva farsi vedere mentre una solitaria lacrima gli accarezzava la
guancia.
«Apros» disse la dea inginocchiandosi
davanti a lui e posando le mani sulle sue ginocchia.
«Niesis aiutami…» la implorò il dio
«D’accordo. Se le tre benedette Serioi
hanno deciso che vi dovrete amare… sta certo che tutto si sistemerà…» rispose
lei con un dolce sorriso.
Ranga de
Chinniúint
Le tre Benedette Serioi erano intente a
leggere le fiamme di Rirìa e di Apros.
«Sorelle… il loro destino è chiaro» disse
Eluna.
«Sea, lo vedo chiaro come vedo te» rispose
Jostuna «Cosa vogliamo fare?»
«Per il momento nulla… il loro destino è
scritto, ma non si può compiere ora» affermò Rytuna tornando a guardare le
fiamme che iniziavano a danzare insieme.
Teaghais
Dallamullóg -> casa dell’inganno
Ranga de
Chinniúint -> aula del destino
Teaghais Codlata
agus Oíche -> casa del sonno e della notte
Grazie infinite per esserti raccontata è stato un piacere, in
bocca al lupo per tutto. Non perdetevi le altre fantastiche tappe.
Emanuela
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