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venerdì 20 ottobre 2017

Giornata Intervista con L'autore Antonio Rispoli



Antonio benvenuto, iniziamo subito con il chiederti un po’ di informazioni personali, (non troppe tranquillo!).

-Chi è Antonio nella vita quotidiana, che tipo di persona sei?

Ciao, Emanuela. Innanzitutto, permettimi di ringraziarti per la possibilità che mi stai dando.
Detto ciò, ti rispondo subito. Sono una persona semplice, timida e riservata; senza troppi grilli per la testa. Forse un po’ lunatico e sognatore, ma se non lo fossi, non potrei scrivere. (Sorride n.b.)

- Hai da sempre questa passione per la scrittura o è avvenuta più tardi? ci racconti un po’, da cosa hai cominciato se c'è stato qualcuno che ti ha spinto o ispirato?

Guarda, in realtà questa passione è nata per caso. Un giorno, mi misi al PC e cominciai a scrivere una storia. Col passare del tempo, vidi che cominciava a piacermi e, che quello che scrivevo aveva un discreto successo, così da farmi prendere fiducia e continuare. Ovviamente in tutto ciò, il sostegno della mia famiglia e della mia ex è stato fondamentale.

- Hai altri hobby o passioni oltre alla scrittura?

Diciamo che altri veri e propri hobby, non ne ho, però ho diversi interessi.

- Che tipo di lettore sei? quali sono i tuoi autori preferiti, italiani e non?

Purtroppo o per fortuna, non sono un lettone onnivoro. Sono un po’ schizzinoso. Tendo a leggere fino in fondo solo quello che m’interessa o che mi attrae. Non riuscirei a leggere un libro che mi annoia.
Per quanto riguarda gli autori, non ne ho di preferiti, ma mi sono piaciute opere di: Jack London, Edmondo De Amicis, Hiraide Takashi, ecc…

- Hai dei riti che svolgi abitualmente quando scrivi e leggi?

Per leggere no, mentre per scrivere ne ho diversi, però quella che adotto di più e scrivere tutto il libro e poi rileggerlo una sola volta per le correzioni. Devo fare così, altrimenti starei sempre a cambiare qualcosa e ad oggi, non avrei pubblicato nemmeno un libro. (Ride n.b.)

-Ricordi qual è stata la cosa che hai scritto per prima in assoluto? la tieni gelosamente in un cassetto?

La prima cosa che ho scritto, è stato proprio un libro. Il libro in questione è “Dominic Brave”, che paradossalmente è stato anche l’ultimo che ho pubblicato.

- Ed ora veniamo ai tuoi libri, parlacene un po’ presentaceli, che tipo di storie scrivi? c'è un filo conduttore che le accomuna?

Io, generalmente, scrivo storie di Narrativa per ragazzi, con vario genere, ma in realtà, sono libri che possono leggere anche gli adulti. L’unica cosa che serve è avere la voglia di lasciarsi trascinare dalla fantasia. 
Detto ciò:
“Dominic Brave”, racconta la storia di un ragazzo, che attraverso le vicissitudini della vita diventa un pirata.
“L’anonima M, Storia di una donna”, racconta la storia di una bambina, che diventata orfana, diventerà grande in fretta.
“Eleusis”, è ambientato nell’antica Grecia e, racconta la storia di un ragazzo che intraprenderà un lungo viaggio per contrastare un perfido semi-dio.
“Il regno di Aslom”, è una storia ambientata in un regno fantastico, dove una perfida strega, rapisce l’amata di un principe.
“Lo strano viaggio di Tomas e Dylan”, racconta di due fratellini, che maltrattati dal compagno della madre, vedendo una stella cadente, esprimono un desiderio e si trovano a viaggiare nel tempo.

“Seconda Stella” è semplicemente una raccolta di racconti, scritti tra un libro e l’altro. Il libro si divide in due parti. Nella prima parte, ci sono racconti più adatti a un pubblico adulto, mentre nella seconda parte vi sono fiabe e favole.
Rispondendo invece al filo conduttore di questi libri, ti dico che ce n’è più di uno; infatti, in ogni libro, si parla di viaggi e avventure, oltre che della famiglia.
Scusami, se mi sono dilungato un po'. (Sorride n.b.)

- Quale se c'è, dei tuoi scritti ti ha fatto più dannare e perché?

In realtà, i libri che mi hanno fatto e mi fanno dannare, sono due. Il primo, è “Dominic Brave” e il secondo, è ancora in lavorazione. In entrambi, non ho avuto e ho grandi problemi nel gestire le storie, ma dovendoli sospendere per vari motivi, quando è stato, ed è il momento di riprendere, non è facile.

- Qual è invece quella a cui sei più legato?

I libri a cui sono più legato, sono due. Il primo “Dominic Brave” appunto perché è il primo, da cui ho preso fiducia per continuare; mentre il secondo è “L’anonima M, Storia di una donna”.

- In quale dei tuoi personaggi ti identifichi maggiormente?

Diciamo che m’identifico in tutti e in nessuno. Tutti hanno più o meno tratti che mi sono affini e quindi non me la sento di sceglierne uno.

- Se potessi passare un'intera giornata nei panni di un qualsiasi personaggio letterario, chi sarebbe?

A dire il vero non me la sento di fare questa scelta. Anche perché, come un attore, con la mia fantasia posso essere chiunque ogni giorno. (Sorride n.b.)

- Da quando hai iniziato a scrivere ad oggi, com'è cambiato il tuo modo di scrivere o il tuo modo di approcciarti alla scrittura?

Diciamo che dall’inizio ad oggi, il mio modo di scrivere è sempre semplice e scorrevole, anche se a mio parere, padroneggio meglio la punteggiatura e anche il modo di scrivere è più maturo.

- C'è qualcosa che cambieresti o modificheresti nel mondo editoriale o pubblicitario? cosa ne pensi delle ce e invece del self?

Guarda, io ho avuto a che fare sia col le CE che con il self. Devo dire che il self, che ché se ne dica è un metodo ottimo che gli autori emergenti hanno per farsi conoscere; infatti, spesso le CE non prendono in considerazione autori emergenti. D’altro canto, facendo il self, c’è il problema della pubblicità. Devi farti pubblicità in prima persona e non è affatto facile. Insomma, se le CE prendessero esempio da chi fa self e viceversa, sarebbe eccezionale. In ogni caso, sono entrambe ottime scelte.

- Infine, ringraziandoti per il tempo che ci hai dedicato ti chiedo, se ti va di lasciare un commento o una frase dedicata a chi ti leggerà!

Prima di tutto, voglio ringraziarti per questa splendida chiacchierata. Mi è sembrato di parlare con una vecchia amica. Poi voglio ringraziare tutti coloro che leggeranno i miei libri per la loro fiducia e, spero che il mio lavoro gli piaccia e, che si lascino trascinare dalla fantasia.


Grazie a presto, Emanuela.

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