Titolo: Il buio della verità
Serie: Mondi alternativi – volume 1 di 2
Autrice: Andretta Baldanza
Genere: Distopico (fantascienza
post-apocalittica)
Narrazione: prima persona al passato
Casa Editrice: Blitos Edizioni
Data di pubblicazione: 3 dicembre 2021
Prezzo e-book: 2,90 €
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Lunghezza di stampa: 345
Trama
xxx PARIGI 2097. L’Europa non
esiste più, la popolazione è allo stremo e la democrazia solo un ricordo, il
potere è detenuto da un unico uomo: il Presidente Perry.
La dittatura sanguinaria di Perry
è mascherata dall’abile propaganda del regime delle Ultime Terre.
Solo pochi temerari gli si oppongono, a rischio della propria vita: gli operativi della Resistenza, coordinati da un Consiglio con sede a Parigi. Il Consiglio cerca il modo di segnare un punto decisivo nella partita contro Perry e ordina il rapimento di sua figlia Tayla, allo scopo di costringere il Presidente al tavolo delle trattative. L’incarico è affidato al gruppo comandato da Declan Mallory, ma la scaltrezza politica di Perry riuscirà a volgere la situazione a proprio favore e la Resistenza si troverà a fronteggiare una minaccia inaspettata. Così, proprio mentre Tayla diventa sempre più consapevole della vera natura del governo di suo padre e lei e Declan instaurano tra loro un rapporto difficile ma profondo, i piani del Consiglio sembrano irrimediabilmente rovinati. E quando tutto sembra perduto, per cosa vale la pena lottare?
· Passione
· Intrigo
· Lealtà
· Tradimento
Si mescolano in questa storia dove la ricerca della giustizia e della libertà si fonde con le vicende personali dei personaggi, la cui unica speranza di dare un senso alla propria vita è quella di restare fedeli gli uni agli altri.
Recensione
Bentrovati a tutti, oggi ritorno con una lettura privata: “Il buio della verità” di Andretta Baldanza, un romanzo distopico dalla trama avvincente e ben congegnata.
Il fantasy non è proprio un
genere che prediligo leggere, ma quando ho scoperto che Andretta Baldanza aveva
scritto un altro libro, non ho esitato a immergermi nella sua lettura. Adoro lo
stile di questa autrice; lo trovo diretto, maturo e intenso.
Anche questa volta ho fatto bene
a fidarmi della sua penna, perché mi sono trovata davanti a un testo scorrevole,
dal ritmo incalzante e dall’ottimo intreccio narrativo; una storia che ha saputo
generare in me curiosità e desiderio di leggere senza interruzioni.
Per qualche ora sono finita in un mondo futuristico, quasi apocalittico, ambientato nella Parigi del 2097, in uno scenario post guerre e pandemie, dove la popolazione mondiale è ridotta a pochi milioni d’individui divisi in Colonie (circa il sette percento di quella pre-pandemica), vive in gravi condizioni di degrado ed è costretta a usare un unico idioma.
La storia si concentra su un gruppo di ribelli che fanno parte della Resistenza, uomini e donne che vivono in rifugi tra Londra, Parigi e Barcellona, che condividono la voglia di ribellarsi al dominio di Donald Perry, il tiranno sanguinario che comanda d’Europa, Presidente e guida delle Ultime Terre.
Io sono nato nel Cinquantasei, prima della quarta pandemia e della guerra, e ho pochissimi ricordi della vita che si svolgeva a quei tempi, anche se non credo fosse molto diversa da quella di ora. La memoria di famiglia era stata tenuta viva da mio nonno, che ricordava ancora com’era il mondo prima che tutto avesse inizio, prima che i virus e la guerra riducessero l’umanità sull’orlo dell’estinzione.
Ma conosciamo i due temerari personaggi
principali di questo romanzo.
Declan Mallory ha trent’anni, crede nella giustizia, è a capo di una cellula rivoluzionaria che combatte per la libertà. La sua missione è di rapire la figlia del Presidente allo scopo di costringerlo a trattare con la resistenza.
Declan avrebbe dovuto rappresentare tutto quello che detestavo in
questo mondo, ma per qualche motivo, non lo faceva. Era violento e brutale per
sua stessa ammissione, ma c’era qualcosa in lui che andava oltre a questo. Una
tristezza di fondo, un tormento che non abbandonava mai veramente i suoi occhi
e che mi faceva sentire se non addolorata, almeno profondamente dispiaciuta.
L’avvenente studentessa universitaria Tayla Perry-Windsor ha ventisei anni, è la figlia del Presidente d’Europa e di Elisabeth di Cambridge. Tutti la credono una ragazza viziata, abituata al lusso e alla vita mondana, ma in realtà ha un animo buono e sensibile. È all’oscuro della vera natura del governo del padre e, di nascosto, aiuta le persone deboli e indifese.
Tayla mi faceva sentire di nuovo così: vulnerabile, dolorante, incapace di sottrarmi alla malìa di una sensibilità che non volevo facesse parte di me ma che, con lei, tornava a galla come quando avevo dodici anni.
L’incontro tra i due protagonisti
non sarà privo d’incomprensioni, ma le dinamiche cambieranno a mano a mano che
entrambi si conosceranno meglio e scopriranno di provare dei sentimenti
profondi.
E come ogni storia che si rispetti, dopo il rapimento, non tutto andrà come doveva andare.
In questa storia – che mi ha tenuto incollata alle sue pagine dall’inizio alla fine – ho trovato: dialoghi scorrevoli, personaggi dalla forte personalità, trama intrigante, azione, romanticismo e anche un bel pizzico di passione.
Non mi resta quindi che consigliarvi di leggere questo romanzo e di farvi trasportare dalle parole di questa bravissima autrice italiana, sperando che il secondo e ultimo volume, dal titolo “L’alba della giustizia”, non tardi ad arrivare.
Alla prossima, Sadie.
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