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mercoledì 25 agosto 2021

Recensione - Blanky – Sour Candy - di Kealan Patrick Burke

 


TITOLO: Blanky – Sour Candy

AUTORE: Kealan Patrick Burke

USCITA: Giugno 2021

PUBBLICATO DA: Nua Edizioni

ISBN EBOOK: 978-88-31399-43-2

ISBN CARTACEO: 978-88-31399-40-1

PAGINE: 250

 

Blanky

 

In seguito alla tragica morte della figlia neonata, Steve Brannigan sta lottando per tenere insieme la sua vita. Allontanato dalla moglie, che rifiuta di vivere nella casa in cui è accaduto l’inconcepibile, e incapace di lavorare, l’uomo cerca conforto in una serie infinita di vecchie commedie e in una bottiglia di bourbon. Finché una notte non sente un suono provenire dalla stanza della sua bambina, una stanza che è stata svuotata di qualsiasi cosa possa ricordare l’esistenza della piccola… a eccezione della sua coperta preferita, affettuosamente ribattezzata Blanky.

La presenza di Blanky nella stanza prefigura l’inizio di un indicibile incubo, che minaccia di strappare via quel poco che resta del mondo in frantumi di Steve. Perché sua figlia era così affezionata a Blanky che la coperta è stata sepolta con lei…

 

Sour Candy

 

A un primo sguardo, Phil Pendleton e il piccolo Adam sono un padre e un figlio come tanti altri. Fanno passeggiate al parco, visitano fiere di campagna, musei e zoo e mangiano insieme di fronte al lago. Qualcuno potrebbe pensare che il padre sia troppo accomodante, vista la mancanza di disciplina quando il figlio fa i capricci in pubblico. Qualcuno potrebbe pensare che lo vizi, consentendogli di andare a dormire e di mangiare caramelle quando ne ha voglia. Qualcuno potrebbe pensare che tutta questa indulgenza stia cominciando a costare cara all’uomo, il cui declino fisico è sempre più evidente.

Quel che nessuno sa è che Phil è un prigioniero e che fino all’incontro fortuito al supermercato di qualche settimana prima non aveva mai visto il bambino in vita sua.

Recensione

Cari lettori, se amate il genere thriller/horror, questi due racconti ma soprattutto il loro autore non potete perderveli, è sicuramente ciò che fa per voi.

In poche pagine l'autore è stato in grado di creare una tensione crescente, instilla curiosità per poi far rabbrividire e dare il colpo di grazia con finali inaspettati e da brivido.

"Avevamo messo tutto sottochiave, nello stesso modo in cui chiudi il dolore nel tuo cuore e aspetti che il tempo vi erga intorno uno scudo."

Nel primo racconto, mi ha stregata facendo leva sul mio lato materno ed emotivo, con questo stratagemma mi ha tenuta ben salda alle pagine, ogni cosa era reale, la vedevo, la sentivo fin sotto pelle.

Nel secondo invece è il lato più fifone e pauroso di me che ha preso il sopravvento.

"C'era qualcosa di terribilmente sbagliato nel bambino, e solo incrociando il suo cammino Phil ne aveva attirato l'attenzione.

Si sentiva intrappolato in un bizzarro mondo parallelo in cui ogni cosa era deformata, ma più energicamente si sforzava di liberarsi, più ne veniva avviluppato."

Il ritmo di entrambi i racconti è molto veloce, dinamico, con suspense e tensione degne del genere.

La scrittura incalzante, fluida e molto coinvolgente, permette a chi legge di ricreare nei minimi dettagli le vicende nella mente e di rivivere così, ogni scena in modo molto vivo e reale.

Un ottima lettura che consiglio assolutamente.

Alla prossima, Emanuela.

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