Titolo: Il cactus
non ha colpa
Autrice: Roberta
Marcaccio
COLLANA: ROMANCE
Pubblicato da: Triskell Edizioni
Prezzo Ebook: €
4,99
Prezzo cartaceo: €
15,00
ISBN EBOOK:
978-88-9312-918-3
ISBN CARTACEO:
978-88-9312-816-2
Genere:
Contemporaneo
Lunghezza: 200 pagine
circa
Trama
Alla soglia dei quarantacinque anni
Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo
lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato
dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette
di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere
fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle.
Ventiquattro anni di carriera fatti di rapporti umani, sedi di lavoro diverse,
dalla Romagna al Piemonte, fino alla Valle d’Aosta, legami più o meno forti coi
colleghi, amicizia e passione per un lavoro che a tratti diventa preponderante
su tutto. La storia di Rebecca è brutalmente attuale. Lo ascoltiamo al
telegiornale, lo leggiamo sui quotidiani ma quando capita diventa un duro rospo
da ingoiare. Rebecca, Giuliano, Ilaria, Vittorio, non necessariamente in
quest’ordine, sono i protagonisti di una vicenda in cui tante persone possono
identificarsi. Il lavoro per molti è rifugio, consolazione, passione, si
investono anni di vita e quando vengono a mancare certe condizioni ci si sente
traditi, come se lo facesse l’amore della nostra vita. Che strada sceglierà
Rebecca? Riuscirà a dare una nuova direzione alla sua vita? Il romanzo racconta
con emozione, ma anche una punta di ironia, una storia come ne sono accadute
tante e che non si augura a nessuno, anche se… non è forse vero che non tutti i
cactus vengono per nuocere?
Recensione
La trama già vi parla molto di ciò che troverete tra queste pagine, quindi cercherò come mio solito di raccontarvi ciò che mi ha trasmesso e che forse condividerete.
"Ma che palle la serietà, nella mia seconda vita voglio solo prendermi in giro."
Questa è una storia molto contemporanea, in cui è facile identificarsi, entrare in sintonia con la protagonista Rebecca sarà davvero molto semplice e diretto.
La narrazione è scorrevole e dettagliata, inizialmente il modo minuzioso e forse troppo descrittivo del lavoro di Rebecca e di tutto ciò che la circonda mi ha un poco raffreddata, ma poi continuando con la lettura l'autrice ti rende così partecipe e coinvolta da trasformare il tutto in una realtà parallela e in continua evoluzione, piano piano ogni pensiero ed emozione della protagonista prende forma e significato, coinvolgendo e accrescendo l'interesse di chi legge.
"Quando hai vissuto per anni imbarcata
e in mezzo al mare in tempesta,
con quale voglia desideri tornare a terra e
dimenticare il rollio della nave e il su e giù delle onde?
Non lo fai. Non lo farai mai.
Cercherai un altro mare e un'altra barca."
L'autrice racconta le fragilità di una donna che ha letteralmente condiviso ogni attimo della sua vita con il suo lavoro, racconta le sue paure, la sua voglia di superarsi ogni volta, il coraggio di mettersi in gioco, racconta di rapporti umani e lavorativi. Il punto cardine su cui ruota l'intera storia è proprio questo, Rebecca è sposata con il suo lavoro, lo vive come un vero rapporto e questo la porta ad estraniarsi quasi, se non fosse per l'amica di sempre Ilaria, suo unico contatto esterno dal lavoro. La sua esistenza gira attorno alla SoftGen, la vita sociale è quasi nulla così come i rapporti affettivi esterni al lavoro, ma per lei questo sembra essere più che sufficiente, fino a quando perde tutto, ed è qui che in un lampo si rende conto di quanto ciò che lei reputava normalità e quotidiano fosse solo un'effimera illusione.
"Quando il dolore supera le barriere della ragionevolezza,
l'anima deve fare qualcosa per alleggerire il peso.
S'inventa pensieri stupidi, rincorre immagini ridicole,
corre su terreni nuovi e prova a convincere cuore e mente
a fare lo stesso."
I personaggi sono ben caratterizzati, è facile immedesimarsi e farne un'immagine personale durante la lettura, le descrizioni di luoghi e delle vicende aiutano a rendere la storia più coinvolgente ed interessante.
Una storia sicuramente che fa riflettere tanto sulle priorità e l'importanza che si da ad ogni aspetto della propria vita, che sottolinea quanto l'essere umano sia in grado di reinventarsi e di riprendere in mano le redini nonostante le rovinose cadute. Insomma un bel messaggio tutto da leggere e condividere.
Alla prossima, Emanuela.
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